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(AGI) – Roma, 1 gen. – (di Massimo Maugeri) Bloccare le citta’ italiane “con targhe alterne o altri provvedimenti approssimativi e’ inutile e incide negativamente sull’umore dei cittadini e sulle speranze di ripresa economica: la soluzione su cui puntare nel medio periodo e’ quella di sviluppare le tecnologie legate all’ibrido”. Lo dice l’amministratore delegato di Toyota Italia, Andrea Carlucci, intervistato dall’Agi. Mentre le le principali citta’ italiane sono alle prese con l’emergenza smog, il numero uno italiano del colosso giapponese dell’auto rivendica la “rivoluzione” che Toyota ha iniziato quasi 20 anni fa, nel 1997, lanciando la tecnologia Hybrid, e che oggi ha portato la casa automobilistica nipponica a produrre 30 differenti modelli di auto ibrida. Secondo il manager, l’ibrido e’ “una chiara, affidabile e accessibile soluzione, di immediata applicazione”, e per questo “sarebbe auspicabile una incentivazione per la sostituzione di un parco auto, il piu’ vecchio d’Europa, ormai di difficile identificazione. Anche dopo i fatti venuti alla luce dal cosiddetto Diesel-gate”. L’impegno di Toyota, aggiunge il manager, e’ quello di “ridurre di oltre il 22% la media delle emissioni di CO2 dei nuovi modelli entro il 2020”. “Lavoriamo per ridurre la media globale delle emissioni di CO2 del 90% (rispetto alla media del 2010) – aggiunge Carlucci – grazie alla diffusione crescente di automobili a tecnologia ibrida e Fuel Cell ad idrogeno, grazie ad una serie di attivita’ e obiettivi chiave, tra cui realizzare vendite annuali globali dal 2020 di almeno 30.000 vetture equipaggiate con celle a combustibile (Fuel Cell), mettere sul mercato 1,5 milioni di vetture Hybrid all’anno per raggiungere il traguardo dei 15 milioni di unita’ entro il 2020 e ridurre di oltre il 22% la media delle emissioni di CO2 dei nuovi modelli entro il 2020 (rispetto alla media Toyota del 2010). Per questo, continua Carlucci, il dialogo con le istituzioni “e’ fondamentale”. I contatti con il governo, anche ad alto livello, sono in corso. E lo stesso manager riconosce come “significativa” l’apertura del ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che in una intervista al Corriere della Sera di qualche giorno fa ha detto che “l’Italia non ha investito a sufficienza nell’auto elettrica e a idrogeno. E questo e’ un problema”. “Per noi l’ibrido, come l’elettrico, e’ una soluzione al terribile problema dell’inquinamento – insiste Carlucci – ma un’altra strada e’, secondo Toyota, la diversificazione delle risorse energetiche: con il modello Mirai (futuro in giapponese), la prima berlina ad idrogeno al mondo prodotta in larga scala, Toyota punta allo sviluppo di una societa’ basata sull’uso dell’idrogeno”. Le soluzioni sul tavolo sono molte, dalla messa a punto di una sorta di ‘piano Grenelle’ anche per l’Italia, alla diversificazione delle risorse energetiche, fino alla necessita’ di investimenti pubblici per la realizzazione di infrastrutture per l’idrogeno. “Qualcosa si muove – dice l’ad di Toyota Italia – ed e’ positivo che lo stesso ministro Delrio confermi l’intenzione del suo ministero di sostenere lo sviluppo di un piano per dotare di impianti di idrogeno la direttrice dell’autostrada del Brennero. Noi andremo avanti – conclude l’ad di Toyota Italia – ma auspichiamo che il governo percorra tutte le strade che possano portare ad una soluzione, perche’ limitarsi a bloccare la mobilita’ dei cittadini e’ una via che nel medio-lungo periodo e’ perdente”.
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