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Roma - Il piano 2016-2020 di Cassa depositi e Prestiti mette a disposizione a sostegno delle imprese 117 miliardi di euro (+73% rispetto al quinquennio precedente) "e prevede un intervento a supporto di tutte le fasi del ciclo di vita delle aziende". E' quanto si legge nella nota di approvazione del piano. Tra gli altri interventi, quelli sul venture capital, innovazione e sviluppo, internazionalizzazione e rilancio.

"L'economia italiana sta crescendo, ma nonostante cio' servono azioni per sostenerla e renderla robusta. Il piano di sviluppo di Cdp arriva in un momento opportuno, e' uno strumento che si integra con le altre misure prese dal governo e si mette a cavallo tra la tutela del risparmio e lo stimolo agli investimenti privati e pubblici". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, alla presentazione del piano di Cassa Depositi e Prestiti. "Rivendico all'Italia di aver portato in Europa il fatto ci deve essere un ruolo attivo delle banche di promozione nazionale di cui Cdp e' il nostro esempio", ha aggiunto.

Il cda ha approvato oggi all'unanimita' il nuovo piano industriale di Gruppo "che prevede una forte azione di stimolo allo sviluppo dell'economia italiana secondo criteri di sostenibilita' e logica di lungo periodo". L'intervento, si legge in una nota, " punta a supportare la crescita del Paese mettendo a disposizione risorse per 160 miliardi di euro in un arco temporale quinquennale. In aggiunta, anche grazie allo status di Istituto Nazionale di Promozione attribuito da Governo italiano e UE, il Gruppo CDP sara' in grado di attrarre oltre 100 miliardi di euro di ulteriori fondi, nazionali ed esteri, pubblici e privati. Questa ulteriore dotazione sara' principalmente generata da tre fonti. L'accesso alle risorse messe a disposizione da UE e BEI, anche nel quadro del piano Juncker. I co-finanziamenti con altri intermediari finanziari, incluse le altre "National Promotional Institution". L'attrazione di capitali di investitori istituzionali privati internazionali e italiani sotto forma d'interventi stabili". "Il Piano – prosegue il comunicato – prevede un'azione organica finalizzata a indirizzare la crescita dell'Italia su quattro aree di sviluppo chiave: supporto alle istituzioni governative e agli enti locali, potenziamento delle infrastrutture, sostegno alle imprese, sviluppo del patrimonio immobiliare. L'insieme di questi interventi sara' realizzato assicurando l'equilibrio economico-patrimoniale e un adeguato livello di redditivita' dell'Istituzione".

Gia' a partire da gennaio 2016, prosegue la nota, il Gruppo Cdp avviera' profondi e complessi interventi nelle aree a maggior potenziale di sviluppo del territorio italiano. Il supporto agli enti pubblici avverra' mobilitando 15 miliardi di risorse (+ 22% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) e attraverso il rafforzamento della rete territoriale. Per contrastare i limiti posti dal Patto di Stabilita' interno, Cdp da un lato confermera' il proprio ruolo di primo finanziatore degli enti, dall'altro sviluppera' strumenti complementari ai classici mutui, quali la valorizzazione degli asset immobiliari e delle partecipazioni nelle utilities e l'ottimizzazione della gestione e dell'utilizzo dei fondi strutturali Ue. Il Gruppo, infine, supportera' il rilancio della Cooperazione internazionale". Il Piano promuove un "cambio di passo" per colmare il gap che separa l'Italia dagli altri paesi europei, causato anche dai lunghi tempi di avvio e di realizzazione delle opere. A tal fine Cdp intende avere un ruolo proattivo attraverso un'attivita' di advisory e mobilitare risorse per 24 miliardi (+23% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) a supporto della realizzazione di reti (fisiche e digitali), di nodi infrastrutturali strategici (porti, aeroporti) e dell'ammodernamento delle infrastrutture esistenti, incentivando l'utilizzo del partenariato pubblico privato. Inoltre, sara' ampliato l'accesso al mercato dei capitali attraverso il credit enhancement per le grandi infrastrutture, l'avvio di nuovi strumenti, sia equity che debito, per lo sviluppo delle piccole infrastrutture e la partecipazione a fondi infrastrutturali nazionali e internazionali. Infine, un'attenzione particolare sara' posta alla tutela ambientale, anche attraverso investimenti nel waste-to-energy e in fondi che promuovano l'efficienza energetica.

"Non ho mai visto un momento in cui sia stato tanto interesse per l'Italia come questo, dobbiamo sfruttare questo momento" ha detto il presidente di Cdp, Claudio Costamagna. "Le riforme che sono state fatte – ha proseguito Costamagna – sono apprezzate, l'Italia sta vivendo un momento nuovo e sarebbe un peccato non approfittarne. Siamo investitori pazienti e di lungo termine, ha aggiunto. (AGI)

(17 dicembre 2015)