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(AGI) – Milano, 22 ago. – Settimana nera per la Borsa di Milano, la peggiore del 2015 con il Ftse Mib da profondo rosso con un -6,46%, costato la discesa sotto quota 22mila punti (21.746). In linea l’All Share: -6,25%. Piazza Affari ha pagato come gli altri mercati internazionali un insieme di fattori che ha letteralmente terrorizzato gli investitori e avviato le vendite: in primis, i segnali macroeconomici provenienti dall’Estremo oriente che fanno temere una frenata nella crescita dell’economia cinese; il conseguente ulteriore calo del prezzo del petrolio che ormai punta deciso verso quota 40 dollari al barile; la svalutazione di diverse valute (Kazakistan e Sud Africa); le nuove nubi che si addensano sull’immediato futuro politico in Grecia dopo le dimissioni del premier, Alexis Tsipras. Uno scenario cupo che a Piazza Affari si e’ tradotto in un bagno di sangue per tutti i settori, dai finanziari agli industriali, dal lusso agli energetici. Per i bancari, Unicredit ha perso il 6,22%, Intesa Sanpaolo -6,67%, Mediobanca -7,49%, Bpm -5,97%, Mps -6,65%, quest’ultima nella settimana in cui si e’ appreso che la Banca Centrale di Norvegia e’ salita sopra il 2% del capitale. Nel risparmio gestito Mediolanum -8,51%, Azimut -8,25; tra gli assicurativi Generali ha pagato dazio con una flessione del 5,72%. Rimanendo sul listino principale, pesanti anche gli industriali (Fimeccanica -7,35%, Fca -6,93%, CnhI -12,95%) con l’eccezione di Pirelli che ha chiuso a -0,66% a quota 14,98 euro per azione, poco sotto il prezzo dell’Opa. Per quanto riguarda gli energetici, Enel -6,05%, Eni -8,17%, Saipem -4,38%; nel lusso Ferragamo -7,07%, Luxottica -8%, Tod’s -5,57%; Geox -12,16%. Telecom Italia ha invece archiviato l’ottava con un calo del 5,15% a quota 1,124 euro per azione. In netta controtendenza Prelios, risultato il miglior titolo in assoluto dell’intero listino con un +15,77%, in scia ad alcune indiscrezioni circa un potenziale interesse per la societa’ da parte di importanti investitori internazionali. (AGI) .