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(AGI) – Milano, 1 lug. – Doppia operazione contro il terrorismo internazionale e per la prima volta compare in Italia una cellula di affiliati all’Isis, composta anche da italiani convertiti all’Islam. Due le inchiesta partite dalle procure di Milano e Roma e condotte la prima della Polizia di Stato con la Digos e la seconda dai Ros dei Carabinieri. Dieci gli arresti ordinati dai magistrati milanesi: “e’ la prima indagine sullo Stato Islamico in Italia, tra le prime in Europa”. Ha spiegato il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli secondo il quale la cellula “non progettavano attentati in Italia” ma gli affiliati erano pronti a trasferirsi in Siria. Gli arrestati sono 4 italiani, 5 albanesi e un canadese, accusati a vario titolo di associazione con finalita’ di terrorismo e organizzazione di trasferimenti per finalita’ di terrorismo. Si tratta di appartenenti a due due famiglie poi imparentatesi tra di loro. Al centro la figura di Maria Giulia Sergio, 28 anni, (Fatima) convertitasi dopo aver sposato un uomo di fede islamica Aldo Kobuzi, e trasferitasi con lui in Siria. E’ stata lei a convincere a sposare la causa della jihad la madre, il padre e la sorella, arrestati oggi insieme ad altri arresti tra i quali una zia Kobuzi. Perquisizioni e arresti anche a Bergamo, Grosseto e in Albania.

Intercettati anche i contatti con un coordinatore del reclutamento dell’Isis che agiva dalla Turchia e organizzava i trasferimenti in Siria. Due maghrebini invece sono stati arrestati dai Ros a Roma, accusati di associazione con finalita’ di terrorismo internazionale aggravata dalla transnazionalita’ del reato. Un terzo indagato e’ gia’ detenuto per reati di terrorismo in Marocco. L’indagine e’ la prima in Italia riguardante uno dei forum affiliati ad al-Qaida, creati a partire dalla prima meta’ degli anni 2000 da simpatizzanti dell’organizzazione fondata da Bin Laden, al fine di sostenerne il programma terroristico. Lo scopo di tali forum – spiegano gli investigatori – e’ di “diffondere l’ideologia di al-Qaida allo scopo di formare nuovi proseliti”.

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Il tunisino Ahmed Masseoudi, aveva registrato presso una societa’ statunitense il dominio “i7ur.com”, acronimo arabo di “Ashak al-Hur”, in italiano “Amanti delle vergini”, denominazione fortemente simbolica, in quanto le Hur sono le vergini assegnate in Paradiso ai martiri morti in battaglia. Secondo gli investigatori, il forum offriva “una serie di contenuti, da quelli prettamente ideologici, quali video dei leader di al-Qaida o fatwe emesse da ulema affiliati all’organizzazione, a quelli piu’ specificamente operativi, come testi apologetici del terrorismo, commenti inneggianti agli autori di attentati terroristici al fine di indurre il compimento di altri, sia in Occidente, sia nei Paesi musulmani i cui governi sono ritenuti ‘apostati'”.