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“Annulla senza rinvio l’ordinanza impugnata nonché l’ordinanza applicativa della misura cautelare attualmente in esecuzione. Per l’effetto, revoca la misura cautelare dell’obbligo di dimora”.

Questo il dispositivo emesso martedì sera, al termine della camera di consiglio, dalla sesta sezione penale della Cassazione che ha accolto il ricorso del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti contro la misura cautelare a cui era stato sottoposto per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e falso nell’ambito dell’indagine ‘Angeli e demoni‘ su presunte irregolarità negli affidi di minori.

I difensori del sindaco avevano impugnato in Cassazione il provvedimento con cui il Riesame di Bologna, il 20 settembre, aveva sostituito gli arresti domiciliari (a cui Carletti era stato sottoposto dal 27 giugno) con l’obbligo di dimora nel Comune di Albinea, nonché quello con cui il gip di Reggio Emilia aveva detto ‘no’, il 25 settembre, alla revoca delle misure cautelari.

Il sostituto pg della Suprema Corte Ciro Angelillis aveva invece sollecitato, nell’udienza a porte chiuse di ieri mattina, il rigetto dei ricorsi. Entro un mese, come prevede la legge, i giudici del ‘Palazzaccio’ depositeranno le motivazioni della loro sentenza.