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Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, afferma che la procedura sulla Tap è chiusa e che non può riaprirsi mettendo in discussione l'opera, salvo che emergano novità rilevanti e impreviste. “Dal punto di vista giuridico-amministrativo – ha spiegato Costa – il procedimento sarebbe chiuso, ma se ci sono delle insorgenze nuove, che noi non possiamo immaginare, siamo pronti a fare delle verifiche. Stiamo valutando se i documenti presentati dal sindaco di Melendugno contengono elementi nuovi e se effettivamente possono cambiare lo scenario. Essendo una procedura incardinata e definita, per poterla riaprire devono esserci delle novità particolarmente evidenti, tali da dimostrare che la procedura precedente non era corretta, illegittima se non addirittura illegale”. Il ministro, parlando del progetto del gasdotto Tap e dei documenti depositati al ministero dell’Ambiente dal sindaco di Melendugno, Marco Potì, ha sottolineato: “Questa verifica ha una valenza esclusivamente tecnica, giuridica e amministrativa, non c’è nulla di politico. Non ci puó essere nulla di politico su una procedura chiusa. Detto questo io farò un appunto alla presidenza del Consiglio perché è una vicenda che non riguarda solo il ministero dell’Ambiente, come è giusto che sia e in maniera molto trasparente”.