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Si è avviato con alla testa uno striscione con la scritta "Casa lavoro dignità, no alla violenza fascista e mafiosa", il corteo organizzato oggi pomeriggio a Ostia dopo l'aggressione di un cronista della trasmissione 'Nemo' da parte di Roberto Spada. Diverse centinaia di persone stanno sfilando da piazza della Stazione Nuova.

18.30 Il corteo si conclude

E' terminaro in piazza Gasparri, a Nuova Ostia, al grido di "noi la mafia non la vogliamo" lo spezzone del corteo organizzato oggi pomeriggio sul litorale romano con in testa la sindaca di Roma Virginia Raggi. I manifestanti si sono fermati non lontano da dove nei giorni scorsi un cronista del programma Nemo di Rai 2 è stato colpito con una testata da Roberto Spada. 

18.15 Pd Morani, ecco perché non c'eravamo

"Ora spero sia chiaro il motivo per cui il Pd non ha aderito alla manifestazione di parte organizzata dal M5s per fini propagandistici ed elettorali". Lo scrive su Facebook Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera, per commentare gli insulti lanciati contro i giornalisti durante la manifestazione organizzata oggi a Ostia da M5S. "I grillini continuano a insultare i giornalisti. Vorrei ricordare che la manifestazione nasce per una violenza inaudita nei confronti di un giornalista. E loro continuano sulla scia di quella violenza #vergogna", conclude.

17.00 Questura, 1.000 partecipanti

Sono circa mille i partecipanti al corteo che sta sfilando oggi pomeriggio ad Ostia, mentre 500 sono i tifosi che hanno partecipato alla manifestazione commemorativa della morte di Gabriele Sandri. Lo comunica la Questura di Roma, sottolineando, in particolare, che la manifestazione per il decimo anniversario della morte di Sandri si è svolta "con grande compostezza di tutti i partecipanti e senza alcuna criticità".

16.30 Raggi: "Assenza Pd? No voglio fare polemiche"

"Oggi non voglio fare polemiche. Tra l'altro noi saremo anche alla manifestazione di giovediì prossimo, indetta da Libera ed Fnsi perché la mafia è qualcosa che si deve combattere quotidianamente". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, al corteo contro le mafie che sta sfilando per le vie di Ostia, interpellata in merito all'assenza del Pd al corteo

15.45 Raggi: "Quello che è successo è stato vergognoso"

"Questa è una manifestazione dei cittadini che si riconoscono nei valori della legalità e nel valore del combattere la criminalità e le mafie”, ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi. “Noi siamo tutti qui oggi per fare una passeggiata che è aperta a tutti dobbiamo fare questa passeggiata per dimostrare che i cittadini sono per la legalità”. "Quello che è avvenuto è stato vergognoso – ha aggiunto – e le istituzioni hanno il dovere di reagire per testimoniare che Roma e il Municipio X e Ostia ancora di più sono conto la mafia”. All'arrivo della Raggi qualche manifestante le ha chiesto di allontanarsi e defluire in fondo al corteo, dato che la manifestazione sostenuta dal Campidoglio è stata inizialmente organizzata da un comitato dal municipio X.

15.15 Fassina: "Assenza Pd è irresponsabile"

"La sinistra deve ritrovare il suo popolo ed uscire dall'arroccamento nei centri storici delle città. Il nostro abbandono di queste zone è coinciso con l'arrivo di altri ma sono arrivate risposte sbagliate". Lo ha detto il deputato di Sinistra Italiana Stefano Fassina, ad Ostia per l'avvio della manifestazione contro le mafie promossa da un comitato civico del Municipio X. A chi gli chiede come valuta l'assenza del Pd in piazza, Fassima replica: "La giudico sbagliata, un comportamento irresponsabile". 

Intanto venerdì si è svolta la manifestazione dei giornalisti, promossa dall'inviato delle Iene Dino Giarrusso, cui hanno aderito Associazione Stampa romana, Unione cronisti italiani e Rete "No bavaglio", davanti alla palestra degli Spada a Ostia, dove Roberto Spada ha aggredito una troupe tv mandando in ospedale il cronista Daniele Piervincenzi. "No alla censura sulla stampa, no ai bavagli, no a leggi liberticide", si legge su uno striscione.

La manifestazione dei giornalisti davanti la palestra

"In Italia c’è un rapporto totalmente sbagliato tra giornalisti e potere. Da sempre", spiega lo stesso Giarrusso. "Questo è colpa in parte dei giornalisti, specie quelli che arrivano ad avere un certo successo. Quando ho visto quelle immagini sono saltato sulla sedia, non possiamo accettare una cosa del genere. Dobbiamo dire che non accettiamo questo atteggiamento. Il giornalismo è parte essenziale della democrazia”.