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AGI – Reduce dalla cocente eliminazione in Champions League ai rigori contro l’Atletico Madrid, l’Inter rallenta anche in campionato pareggiando con il Napoli nel big match della 29 giornata di Serie A. A San Siro finisce 1-1 con la rete dell’ex Jesus ad annullare il momentaneo vantaggio di Darmian. La squadra di Inzaghi interrompe la striscia di dieci successi consecutivi in campionato (dove nel 2024 aveva sempre vinto) salendo a 76 punti, ma perdendone due in favore del Milan secondo (restano comunque 14 lunghezze di vantaggio).

 

Gli uomini di Calzona centrano invece il secondo pari di fila e sesto risultato utile, salendo a quota 45. I padroni di casa provano a fare la gara sin dalle battute iniziali di gioco, creando il primo pericolo con Lautaro all’11’ (bella chiusura di Jesus) e sfiorando per due volte in pochi istanti il vantaggio giusto un paio di minuti più tardi: Darmian colpisce di testa su cross di Thuram impegnando in tuffo Meret, provvidenziale anche sulla successiva ribattuta di Lautaro.

 

Il copione della gara vede i nerazzurri con il pallino del gioco in mano, i partenopei pero’ sono attenti e compatti a concedere il meno possibile. Proprio a ridosso dell’intervallo arriva il vantaggio dell’Inter: Bastoni sfonda a sinistra ed offre al centro per Darmian, il cui mancino di prima intenzione batte Meret per l’1-0. L’avvio di ripresa è praticamente tutto di marca nerazzurra, con un paio di parate di Meret su Lautaro prima e Dimarco poi, e un tentativo di Thuram da buona posizione indirizzato alto sopra la traversa.

 

Con il passare dei minuti il Napoli cresce e viene fuori, spaventando la retroguardia di Inzaghi con due conclusioni di Traore e Anguissa (entrambe sballate), poi all’81’ i partenopei trovano il pareggio con l’ex Jesus, che segna di testa dopo una spizzata di Bastoni sul corner di Politano. Nel finale puo’ succedere di tutto, ma al triplice fischio resiste l’1-1. 

AGI – Niente sorpasso di Jannik Sinner su Carlos Alcaraz: nella semifinale del 1000 di Indian Wells, che metteva in palio anche il numero 2 del ranking, l’azzurro si è arreso in tre set allo spagnolo. Il punteggio finale recita
1-6, 6-3, 6-2 in due ore e 5 minuti di gioco, intervallate dopo appena tre game da tre ore di sospensione per il temporale che si è abbattuto sulla cittadina californiana. Per il 22enne altoatesino anche una caduta nel terzo set con una botta al braccio che è sembrata frenarlo. Alcaraz ha così centrato la seconda finale consecutiva a Indian Wells in cui affronterà il russo Daniil Medvedev, già sconfitto un anno fa. Il moscovita ha battuto lo statunitense Tommy Paul1-6, 7-6(3), 6-2.

 

La sfida è stata a due facce: Sinner ha dominato il primo set chiuso sul 6-1 mostrando una grande condizione atletica e una straordinaria efficacia dal fondo campo e al servizio. Nel secondo set il ventenne spagnolo si è ripreso, ha piazzato subito un break e si è imposto 6-3. Nel terzo la svolta è arrivata probabilmente con la caduta nel quarto game di Sinner che per recuperare una smorzata si è fatto male al braccio destro, poi massaggiato al lungo. Alcaraz si è imposto 6-2, con doppio break di vantaggio. Ora Sinner, che sul cemento di Indian Wells era già stato battuto lo scorso anno dallo spagnolo, potrà provare a prendersi di nuovo la rivincita al Masters 1000 di Miami, in programma da mercoledì prossimo al 31 marzo.

 

 

“Tutte le partite con Jannik sono speciali, contro di lui devo sempre dare il 100%”, ha ammesso uno sportivissimo Alcaraz che in campo si è più volte informato sulle condizioni del rivale dopo la caduta. “Sono stato forte mentalmente ed è molto importante”, ha aggiunto, “devi esserlo se vuoi vincere questo tipo di partite contro un avversario che sta giocando un tennis incredibile. Sono davvero molto felice di tornare in finale, soprattutto in questo torneo”.

 

L’analisi di Sinner

“Ho sentito piccoli problemi in varie parti del corpo”, ha spiegato Sinner in conferenza stampa, “mi serve un po’ di tempo per capire come mi sento, vediamo come mi sveglio e come mi sentirò stasera, a freddo. Dopo quella botta al gomito destro ho sentito dolore, mi faceva male anche la mano, ho avuto paura di peggiorare la situazione. Ma non è una scusa, lui ha giocato meglio. Sono comunque fiducioso di essere a Miami”.

 

“Nel terzo set quando sono caduto mi sono fatto male al gomito, e prima c’era stato anche un piccolo problema al ginocchio sinistro che mi si è bloccato un pochettino, Mi sono buttato senza pensarci per prendere quella palla, anche questo fa parte del gioco, della battaglia: sapevo che quello era un punto importante”. “Lui ha meritato la vittoria, questo nessuno lo può mettere in dubbio”, ha sottolineato il numero 3 del mondo, “ho sbagliato tante palle non difficili che avevo nelle corde, può succedere. Devo parlare col mio team e capire se è stato per la tensione o semplicemente per una giornata storta, che può capitare”.

 

Il tennis italiano può consolarsi almeno con Matteo Berrettini

Il tennista romano, stasera alle 22 ora italiana, sfiderà il portoghese Nuno Borges, detentore del torneo, nella finale del torneo Challenger di Phoenix, in Arizona. In semifinale il 27enne romano ha sconfitto in due set, 7-6 (2), 7-6 (2), l’australiano Aleksandar Vukic, in due ore e un quarto di gioco. “È passato tanto dall’ultimo torneo, sto cercando di divertirmi e di godere di questi momenti sul campo”, ha commentato Berrettini, numero 154 Atp, che sul cemento di Phoenix è tornato a competere grazie a una wild card dopo uno stop di sette mesi per l’infortunio alla caviglia destra rimediato allo Us Open. Per Berrettini l’approdo in finale ha richiesto una maratona di oltre cinque ore spalmate tra il pomeriggio e la sera. Appena tre ore prima della semifinale, infatti, aveva battuto nei quarti il francese Terence Atmane, numero 136 Atp, in tre set, 3-6, 7-6(1), 7-6(6), in due ore e 53 minuti di partita.

 

AGI – Cresce l’attesa per la sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz a Indian Wells. La semifinale del torneo californiano, prevista alle 21.30 (ora italiana), non mette in palio solo il secondo posto della classifica Atp ma rappresenta un capitolo tutto nuovo di una rivalità che, a partire da oggi, potrebbe trovare una definitiva consacrazione. Il 20enne spagnolo e il 22enne italiano sono pronti a prendersi il palcoscenico occupato, fino a non molto tempo fa, dalla triade Federer, Nadal, Djokovic. Il primo ha già detto basta con il tennis giocato, il secondo lotta per ritrovare una condizione fisica accettabile mentre il terzo, ancora numero uno del mondo, è partito con il freno tirato in un 2024 che appare per lui sempre più difficile e complicato.

 

Alcaraz è stato il primo a sollevare un titolo del Grande Slam agli US Open del 2022, dove ha eliminato Sinner in uno dei migliori match degli ultimi anni. Lo spagnolo, tuttavia, sta vivendo un periodo complicato, il più lungo della sua carriera senza alzare un trofeo. L’ultimo è stato il clamoroso e indimenticabile successo a Wimbledon, nel luglio scorso, su Novak Djokovic che gli ha permesso di conquistare il suo secondo titolo major. La sua ultima finale risale ad agosto e nelle ultime settimane ha sofferto di problemi fisici, tra cui un infortunio alla caviglia subito a febbraio a Rio de Janeiro. Nell’ultima settimana, tuttavia, il giocatore di Murcia è ha ritrovato stimoli, fiducia e una condizione accettabile: elementi fondamentali per portare a termine la missione di difendere il titolo del Masters 1000 di Indian Wells, dove ha perso un solo set, al debutto, contro Matteo Arnaldi.  

 

Match dopo match, Alcaraz ha alzato il suo livello di gioco superando agevolmente Felix Auger-Aliassime, Fabian Marozsán e Alexander Zverev, quest’ultimo in un match sospeso per due ore a causa di un’insolita invasione di api. “Ero pronto a servire e ho visto alcune api in giro, pensavo fossero solo poche. Ma ho visto il cielo e ce n’erano migliaia che volavano intorno, si attaccavano ai miei capelli, venivano verso di me. È stato pazzesco. Una di loro mi stava pungendo. Ho cercato di allontanarmi, ma era impossibile, così sono scappato. Mi fanno un po’ paura”, ha ammesso.

 

 

L’ex numero uno del mondo ha spiegato che dovrà rivedere la sua strategia per fermare l’inarrestabile ascesa di Sinner. “Onestamente, non so come affronterò il match. È il miglior tennista del mondo in questo momento, senza dubbio”, ha elogiato Alcaraz. “Sta giocando in modo incredibile, non ha mai perso quest’anno. Mi piace molto vederlo giocare”. Per poi ammettere: “Sarà sicuramente il match più difficile che giocherò quest’anno”. Alcaraz, in conferenza stampa, ha poi risposto a una domanda sul documentario in uscita per Netflix. “È emozionante per me fare un progetto così. È qualcosa su cui stiamo lavorando da un po’. Mostreremo non solo il mio lato professionale come tennista, ma anche il mio lato personale. Il mio team, la mia famiglia e io ci divertiremo a realizzare questa docuserie e credo che anche la gente si divertirà a conoscermi un po’ meglio”. 

 

L’ascesa di Sinner

L’altoatesino si è fatto aspettare un po’ di più rispetto ad Alcaraz ma la sua crescita, negli ultimi mesi, è stata inarrestabile. Sinner vive una serie aperta di 19 vittorie consecutive ed è 16-0 nel 2024. In questa corsa, simile a una maratona, ha inanellato i successi a Rotterdam e, soprattutto, agli Australian Open, il primo agognato e desiderato titolo del Grande Slam. Anche il suo percorso a Indian Wells è stato rimarchevole, chiedere a Kokkinakis, Struff, Shelton e Lehecka. Sebbene Alcaraz si sia imposto agli US Open e in due Masters 1000, Sinner conduce i testa a testa per 4-3 e ha vinto gli ultimi due incontri. Ora ha la possibilità di vendicare la sconfitta del 2023, sempre in semifinale, a Indian Wells e di strappare ad Alcaraz la posizione n. 2 del ranking ATP. 

 

“È sempre divertente giocare con Carlos”, ha detto Sinner. “Siamo buoni amici fuori dal campo e cerchiamo di dare il 100% quando ci troviamo a giocare”. “È molto difficile affrontarlo, soprattutto quando serve molto bene. Non vedo l’ora di sfidarlo di nuovo”, ha aggiunto. Chi dovesse prevalere troverebbe in finale uno tra il russo Daniil Medvedev e l’americano Tommy Paul che incroceranno le racchette nell’altra semifinale del torneo. 

 

 

AGI – Sarà sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz alle semifinali del torneo Atp 1000 di Indian Wells, in California. Il tennista azzurro ai quarti di finale ha superato in due set (duplice 6-3) il ceco Jiri Lehecka, 32esima testa di serie del tabellone, in un’ora e 28 minuti. Alcaraz ha invece regolato in due set (6-3/6-1) il tedesco Alexander Zverev. Migliaia di fan non vedono l’ora di assistere alla sfida che mette in palio la seconda posizione delle classifiche mondiali. 

 

 

Non una partita da ricordare quella tra Sinner e Lehecka con l’italiano che ha svolto, bene, il compito, senza sbavature ma anche senza acuti. Serviva vincere e Sinner lo ha fatto in maniera diligente, con percentuali in battuta non eccellenti, ma senza lasciare alcun margine all’avversario, al primo quarto di finale a questo livello. Lehecka aveva già catturato gli scalpi di giocatori come Tsitsipas e Rublev ma, nella giornata doierna, ha messo in fila molti errori non forzati e pochi vincenti. Un’altra vittoria convincente per Sinner in un 2024, finora, perfetto, con 16 vittorie in altrettante partite. 

 

AGI – Jannik Sinner alle 19 ora italiana torna in campo a Indian Wells per giocarsi il quarto di finale contro il 22enne ceco Jiri Lehecka, numero 26 del mondo capace di battere il numero 5 Andrej Rublev e il greco Stefanos Tsitsipas nel Masters 1000 californiano. L’altoatesino ci arriva da imbattuto in stagione con 15 vittorie in altrettante partite (più altri tre match vincenti dello scorso novembre in Coppa Davis) e appena quattro set concessi (uno lasciato a Djokovic e due a Medvedev all’Open d’Australia, più uno a Monfils a Rotterdam). Il record, ancora lontanissimo, appartiene a John McEnroe che nel 1984 vinse 42 partite di fila. 

 

La giornata di ieri ha sancito la qualificazione ai quarti di Daniil Medvedev: il russo, quarta testa di serie, ha regolato con un doppio 6-4 Grigor Dimitrov, numero 13 del seeding, e per un posto in semifinale se la vedrà con Holger Rune. Il danese, settimo favorito del tabellone, l’ha spuntata su Taylor Fritz (n.12) per 2-6 7-6(2) 6-3, annullando un match-point sul 4-5 del secondo parziale. Ai quarti è approdato anche Casper Ruud (n.9), che dopo quasi due ore e mezza di battaglia ha superato Gael Monfils 3-6, 7-6(3), 6-4: sulla sua strada c’è ora Tommy Paul, giustiziere di Luca Nardi. 

 

A Indian Wells non sono mancate le sorprese: agli ottavi Aryna Sabalenka, seconda testa di serie, è uscita per mano di Emma Navarro, numero 23 del tabellone: 6-3, 3-6, 6-2 a favore della statunitense che se la vedrà ora con Maria Sakkari, nona forza del seeding, che ha eliminato Diane Parry per 6-2 3-6 6-3. A completare il quadro dei quarti di finale sarà la sfida fra Coco Gauff e Yue Yuan. La 20enne di Delray Beach, testa di serie numero 3, si sbarazza per 6-0 6-2 di Elise Mertens (n.23) mentre la cinese sorprende Daria Kasatkina (n.11) in tre set, 4-6, 6-4, 6-3.

AGI – Jannik Sinner va ai quarti di finale nel torneo degli Atp di Indian Wells. Il tennista italiano ha battuto l’americano Ben Shelton in due set con il punteggio di 7-6 e 6-1. 

 

Non è stata una vittoria semplice per l’atleta altoatesino, che ha chiuso il primo set in modo movimentato, ottenendo il primo set point sul 5-4 al servizio, parato da Shelton su un tiro fortunato con la striscia di rete. Pur non riuscendo a convertire tre break point nella partita successiva, offrendo quindi un punto su un doppio fallo nel tie-break, Sinner non è crollato e non ha perso la calma. Più solido, ha concluso il set con un colpo a rete, stringendo con gioia la racchetta.

 

Il ventiduenne italiano, numero 3 del mondo, ha giocato una partita non brillante ma concreta, sufficiente a contrastare il numero 16 al mondo. “Oggi è stata una nuova sfida contro un avversario mancino, con un servizio eccellente. Sono sempre emozionato da questo tipo di sfide, come quella del mio avversario del prossimo turno di cui so poco”, ha detto Sinner, che giovedì affronterà ai quarti il ​​ceco Jiri Lehecka, che ha sconfitto il greco Stefanos Tsitsipas (6-2, 6-4).

AGI – Nel Masters 1000 di Indian Wells impresa di Luca Nardi che si è qualificato per gli ottavi eliminando Novak Djokovic in tre set, 6-4, 3-6, 6-3. Il 20enne pesarese, numero 123 del mondo, si è imposto in due ore e 20 minuti sul numero uno del ranking e del seeding che aveva conquistato per cinque volte il torneo californiano (2008, 2011, 2014, 2015 e 2016) in cui tornava a giocare dopo cinque anni di assenza a causa dell’obbligo vaccinale. Con questo successo l’azzurro sale già virtualmente alla posizione 96 del ranking, migliorando il record personale di quota 106.

 

Per Nole la sconfitta è un autentico choc anche perchè Nardi è il giocatore con la classifica più bassa ad averlo mai sconfitto in un 1000 o in uno Slam (superato il sudafricano Kevin Anderson, numero 122 quando si impose a Miami nel 2008).
“Penso sia stato un miracolo, perchè sono un ragazzo di 20 anni, fuori dai primi cento al mondo, che è riuscito a battere Novak. E’ pazzesco”, ha commentato Nardi dopo aver battuto il suo idolo di cui ha la foto in camera. “Penso che prima di questa notte nessuno mi conoscesse”, ha osservato il tennista marchigiano, “spero che il pubblico abbia apprezzato lo spettacolo. Sono super contento di questa partita. Alla fine non so come sono riuscito a tenere duro”.

 

Nardi, reduce dalle Next Gen ATP Finals di novembre, era stato ripescato nel tabellone di Indian Wells come ‘lucky loser’ ed era approdato direttamente al secondo turno grazie al forfait dell’argentino Toma Martin Etcheverry. Dopo aver battuto il cinese Zhang Zhizhen, numero 50 Atp, contro Djokovic ha sfoggiato un tennis aggressivo e preciso. E dopo un primo set ben controllato ha reagito al ko nel secondo tornando a dominare nel terzo.
Agli ottavi Nardi troverà il numero 17 del mondo, l’americano Tommy Paul, che ha battuto in due set il francese Ugo Humbert.
Djokovic ha assicurato che cercherà di rifarsi ai Miami Open dopo aver accusato una “giornata davvero negativa”.

 

“Miami è li’, quindi vediamo”, ha detto del prossimo Masters. “Non mi piaceva non giocare il Sunshine Double (Indian Wells e Miami, ndr) negli ultimi due anni. Volevo davvero giocare. Volevo davvero venire (quest’anno) e mi piace molto stare sia a Indian Wells che a Miami”.
Per Nole si è riaffacciato l’incubo italiano dopo il ko con Jannik Sinner nelle semifinali degli Australian Open, più di sei settimane fa. “è entrato come lucky loser nel main draw, quindi non aveva nulla da perdere e ha giocato alla grande”, ha osservato il 24 volte campione del Grande Slam parlando di Nardi. “Ha meritato di vincere. Sono rimasto più sorpreso dal mio livello. Il mio livello era davvero, davvero pessimo”.  

AGI – Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, in lotta per la seconda posizione delle classifiche mondiali, continuano a marcarsi stretti anche al Master 1000 di Indian Wells. I due tennisti hanno offerto, nella notte italiana, due prestazioni convincenti e dominanti per accedere al quarto turno del torneo californiano. L’azzurro ha battuto il tedesco Jan-Lennard Struff 6-3, 6-4 mentre lo spagnolo, campione uscente di Indian Wells, ha superato, con una vittoria per 6-2, 6-3, il canadese Felix Auger-Aliassime. “È stata una partita quasi perfetta per me”, ha dichiarato Alcaraz, che ha strappato il servizio ad Auger-Aliassime quattro volte. “Mi sono mosso bene, ho giocato in modo aggressivo e ho commesso meno errori“.  Alcaraz ha vinto gli ultimi cinque giochi del set d’apertura e ha fatto il break all’inizio del secondo, ripetendo la vittoria sul canadese nei quarti di finale del 2023. 

 

Per quasi tutti gli analisti, è stata una grande dimostrazione di forza da parte di Alcaraz, che non vince un titolo da quando ha conquistato il suo secondo Grande Slam con uno straordinario trionfo su Novak Djokovic a Wimbledon lo scorso anno. Il mese scorso è uscito dagli Australian Open nei quarti di finale e ha perso in semifinale a Buenos Aires, prima di procurarsi una distorsione alla caviglia e ritirarsi dalla partita inaugurale a Rio de Janeiro. “Ho giocato a un livello di tennis davvero alto, molto più alto del primo turno”, ha detto lo spagnolo. “La mia fiducia è calata un po’, ho fatto fatica ogni giorno durante gli allenamenti”, ha ammesso. “Sto cercando di recuperare più fiducia che posso”.

Sinner è stato altrettanto spietato nell’attaccare il suo avversario, mettendo a segno il suo diciassettesimo successo consecutivo a partire dalla vittoria in Coppa Davis a novembre. L’altoatesino non ha asciato scampo all’avversario ‘sparando’ ben 27 vincenti.  “Ci siamo preparati attentamente, ho cercato di imparare i suoi movimenti”, ha detto Sinner. “Ho giocato bene e ho servito con efficacia sotto pressione. Nel complesso posso essere molto soddisfatto di oggi, mi sentivo davvero bene in campo”. 

 

Negli altri incontri, la quinta testa di serie Andrey Rublev è stata sconfitta per 6-4, 6-4 dall’emergente ceco Jiri Lehecka. Alex de Minaur, decima testa di serie, ha dominato il finalista di Dubai Alexander Bublik per 7-5, 6-0. L’australiano affronterà Alexander Zverev, vincitore per 7-6 (9/7), 6-3 su Tallon Griekspoor.  Stefanos Tsitsipas ha eliminato il beniamino del pubblico di casa Frances Tiafoe, che un anno fa aveva raggiunto i quarti in California.

 

 

AGI – Una vittoria fondamentale per chiudere con largo anticipo il discorso salvezza. Il Monza vince 3-2 contro il Genoa dopo la rimonta subita dai padroni di casa, decisiva la rete di Daniel Maldini che regala la decima vittoria stagionale a Raffaele Palladino. Nel prossimo turno i brianzoli sfideranno il Cagliari.

I liguri, ancora a +10 sul Sassuolo e sul terz’ultimo posto, sfideranno la Juventus.

 

La gara del Ferraris si è infiammata immediatamente, alla prima vera occasione la squadra di Palladino è passata in vantaggio: assist di testa di Colpani all’8′ del primo tempo, per Pessina è stato semplicissimo ribadire in rete. Il vantaggio dei lombardi ha scosso i padroni di casa, dopo dieci minuti Dany Mota si è inventato un gol da copertina, sempre su assist di Colpani: sforbiciata dal limite e pallone praticamente imparabile per Martinez.

 

Al 26′ i biancorossi, in maglia bianca da trasferta, hanno sfiorato la terza rete con una conclusione violenta dalla distanza da parte dello stesso Colpani, il pallone però si è schiantato sul palo grazie anche alla deviazione del portiere rossoblu’.

 

Viste le premesse, Gilardino nella ripresa ha stravolto la squadra con tre cambi, Spence, Malinovskyi e Vitinha sono entrati rispettivamente al posto di Vogliacco, Strootman e Frendrup. Il nuovo assetto tattico ha sorpreso gli ospiti, al 6′ di gioco Feliciani, richiamato dal Var, ha assegnato un calcio di rigore al Grifone per un fallo di mano di Pablo Mari’: dal dischetto Gudmundsson si è fatto prima ipnotizzare da Di Gregorio, poi sulla respinta l’islandese ha accorciato le distanze.

 

Il pareggio è arrivato al 23′ dopo un errore in mediana di Akpa-Apro, Vitinha ha preso palla sulla trequarti per poi inventarsi il piazzato sul palo lontano. Nel momento migliore del Genoa, a undici minuti dal 90′, il Monza è tornato nuovamente in vantaggio con una ripartenza fulminea, sul tiro di Valentin Carboni – respinto da Martinez -, il più veloce è stato Daniel Maldini, entrato in campo da pochi minuti. In pieno recupero i padroni di casa hanno sfiorato la rete in una mischia confusa nell’area avversaria, ma Di Gregorio è riuscito a tenere il pallone sulla linea. 

AGI  – Dopo il successo di Jannik Sinner, che a Indian Wells ha battuto agevolmente l’australiano Thanasi Kokkinakis 6-3, 6-0, due azzurri sono stati eliminati dal torneo californiano, primo 1000 della stagione. Matteo Arnaldi ha ceduto in tre set, 6-7 (5), 6-0, 6-1 al numero due del mondo Carlos Alcaraz e Flavio Cobolli si è arreso in due set, 6-4, 6-4, a un altro spagnolo, Roberto Carballas Baena. Arnaldi, numero 40 del mondo, ha giocato un grande primo set e per oltre un’ora ha tenuto testa al due volte campione Slam. Poi è salito in cattedra il numero 2 del mondo che nel secondo set ha commesso appena due errori e ha infilato 10 game di fila fino al 6-0, 4-0. “Alzare il mio livello negli scambi, anche lunghi, è stata la chiave della vittoria”, ha spiegato al termine della partita lo spagnolo che affronterà al terzo turno il canadese Felix Auger-Aliassime, numero 31 del mondo, impostosi sul francese Constant Lestienne, numero 100. Cobolli deve ancora rinviare la sua prima vittoria in un Masters 1000: il 21enne fiorentino ha ceduto 6-4, 6-4 a Carballes Baena, il numero 64 del mondo che ora trova Daniil Medvedev. Tra le donne continua il grande momento di Jasmine Paolini che ha liquidato la 36enne tedesca Tatkana Maria 6-3, 6-3 e raggiunge per la terza volta il terzo turno a Indian Wells. La 28enne di Castenuovo di Garfagnana, numero 14 Wta, agli ottavi troverà la russa Anna Kalinskaya e può sperare dopo il forfait di Elena Rybakina, numero 4 del mondo e campionessa in carica. Eliminata l’altra azzurra Elisabetta Cocciaretto, numero 60 del Wta: la 23enne di Fermo ha ceduto 6-3, 6-2 alla statunitense Peyton Stearns. Battuta anche Camila Giorgi, scesa al numero 106 del ranking, sconfitta 6-3, 7-5 dalla ceca Linda Noskova.