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Bruxelles – La Nato e' pronta a sostenere e partecipare alle operazione navale nel Mare Egeo per rispondere alle richiesta di Turchia, Grecia e Germania di un intervento nella gestione dell'emergenza migranti: lo ha annunciato il segretario Usa alla difesa, Ashton Carter, al termine della sessione della ministeriale Nato dedicata al tema. (AGI)
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(AGI) – Roma, 10 feb. – Il presidente della Corte Costituzionale Alessandro Criscuolo annuncia le proprie dimissioni dall’incarico. Restera’ alla Corte come Giudice sino alla fine del mandato.
“Le dimissioni, che verranno presentate alla Corte la prossima settimana, sono determinate esclusivamente da motivi di origine familiare”, si legge in una nota della Consulta. Secondo quanto si apprende, la volonta’ di dimettersi e’ legata alle condizioni di salute della moglie, che necessita di assistenza. Criscuolo ha ritenuto che l’incarico di presidente richieda il massimo impegno e dunque, per correttezza nei confronti dell’istituzione, ha scelto di rimettere il mandato.
Il giudice Criscuolo ha comunicato stamattina la propria decisione al presidente del Senato Pietro Grasso, alla presidente della Camera Laura Boldrini e al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Nel pomeriggio ci sara’ un colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Sara’ ora necessario un passaggio formale in cui l’intero collegio dei giudici costituzionali si pronuncera’ sulle dimissioni. La seduta e’ prevista per la prossima settimana. (AGI)

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Roma  - Scoppia la bagarre in Aula al Senato, dopo alcuni interventi molto critici nei confronti del Pd, accusato di voler prendere tempo solo per risolvere i problemi interni al gruppo. La replica alle accuse spetta al capogruppo Luigi Zanda, che non ci va giù morbido: "Questi sono atteggiamenti ostruzionistici. Noi vogliamo la legge, se pensate di tenerci qui mesi a discutere sbagliate", dice alle opposizioni, lamentando "che questo clima non è il clima su cui ci siamo impegnati tutti". Paroel che vengono accolte dalle proteste di Forza Italia, Area popolare ma anche 5 Stelle. Più volte la presidente di turno, Valeria fedeli, è costretta a richiamare all'ordine, in particolare il senatore Giovanardi, che grida "bugiardo" alla volta di Zanda.

Sia FI che i 5 Stelle, hanno chiesto che si proceda con l'illustrazione degli emendamenti del solo articolo 1 del ddl Cirinnà, mentre per il Pd la conferenza dei capigruppo ieri ha stabilito che si procedesse, nella seduta di oggi, con l'illustrazione di tutti gli emendamenti. Il tema divide l'Aula: per Vincenzo Santangelo dei 5 Stelle, "non ha senso illustrare tutti gli emendamenti quando non sappiamo ancora quelli che saranno ammessi. Procediamo articolo per articolo".

Ma Zanda richiama alle decisioni assunte ieri dalla capigruppo: "Si è discusso sull'organizzazione dei lavori e in capigruppo sono stati tutti unanimi, nessuno ha sollevato obiezioni: abbiamo avuto una lunghissima discussione generale e non sono stati posti termini e nessuno in capigruppo ieri ha chiesto date finali perchè non vi erano tattiche ostruzionistiche, impegno che finora tutti hanno onorato.

Ieri Grasso ha proposto, e nessuno ha obiettato, che nella giornata di oggi iniziassimo illustrazione degli emendamenti su tutto il provvedimento e nessuno ha detto una parola, nessuno ha fiatato. Ma come facciamo a dare ordine ai lavori se ogni momento vengono sollevate questioni che non hanno mai a che vedere con il merito del ddl ma con cavilli che servono solo a prendere tempo?", insiste Zanda. Al capogruppo Pd replica il presidente dei senatori di FI, Paolo Romani: "Zanda forse oggi si è svegliato male, inutile che ci voglia provocare, non c'è nessuna vlontà ostruzionistica ma vogliamo solo dibattere un tema che è controverso nel paese e quindi anche al Senato. Nessuno vuole fare ostruzionismo – garantisce Romani – andiamo avanti ma in una maniera virtuosa, presidente Zanda non provochi l'assemblea è inutile, si parli oggi solo dell'illustrazione degli emendamenti all'articolo 1".

Interviene anche il capogruppo della Lega, Gian Marco Centinaio: "tutti hanno riconosciuto che nessuno vuole fare ostruzionismo, siete voi – dice rivolto al Pd – a non rispettare i patti. Io ritiro 4500 emendamenti adesso, vengo giù e li ritiro subito, e voi chiamate Marcucci che ritira il suo emendamento: rispettate il patto tra gentiluomini e in 24 ore vi approvate la legge. Il problema è che voi non sapete dove andare, tutte le volte alzate l'asticella. Voi siete quelli che state facendo ostruzionismo", conclude. (AGI) 

Milano – "La questione del superministro europeo del Tesoro non è il punto centrale. Oggi il problema dell'economia dell'Unione non è il superministro, ma la direzione. Perchè - questa è la tesi del nostro Governo – negli ultimi anni l'Europa ha sbagliato strada. E se vogliamo bene alle istituzioni europee, dobbiamo far sentire la nostra voce: lo facciamo per l'Europa, non per l'Italia".

Lo scrive, il presidente del consiglio Matteo Renzi, a 'Repubblica', rispondendo alla proposta del'ex direttore Eugenio Scalfari di un superministro al Tesoro dell'eurozona. (AGI)
 

Roma – Da oggi "il sistema bancario italiano è più solido". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la notte scorsa nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto per la riforma delle banche di credito cooperativo ed altre misure per il sistema creditizio tra le quali il disegno di legge per la riforma del diritto fallimentare, il recepimento dell'accordo europeo sulle garanzie pubbliche alla cartolarizzazione dei crediti bancari in sofferenza Gacs, (ndr).

Tra i provvedimenti varati al termine di una riunione del consiglio durata quasi tre ore, è stata inserita l'esenzione dell'imposte di registro per le aste giudiziarie non è prevista, invece, alcuna misura per gli indennizzi degli obbligazionisti di Carichieti, Carife, Banca Etruria e Banca Marche poichè il problema, ha assicurato il premier, sarà risolto in pochi giorni con la firma di un Dpcm e un decreto ministeriale che sono già pronti.

"Non c'è nessuno slittamento e nessun rinvio", ha sottolineato Renzi. Per indennizzare i risparmiatori delle quattro banche "non c'è bisogno di un decreto – ha spiegato – perchè nella legge di stabilità si prevede già un percorso. Bisogna aspettare il dpcm e il decreto ministeriale che avverranno nei prossimi giorni.

Riguardo alla riforma delle banche di credito cooperativo, il testo ricalca, a parte qualche dettaglio – ha fatto presente il premier – la proposta di autoregolamentazione avanzata dalle stesse banche. La novità è che gli istituti potranno non aderire alla grande holding prevista dalla riforma anche se dovranno uscire dal sistema delle Bcc.

"Abbiamo ricevuto – sono parole di Renzi – una proposta di autoregolamentazione dalle Banche di credito cooperativo e tra queste ci sono esempi di straordinaria buona gestione, gente valida di grande livello ed è un modello che non va buttato via, non buttiamo il bambino con l'acqua sporca, quindi è un modello che va difeso e protetto".

Di conseguenza, ha aggiunto, "le banche di credito cooperativo sono state da noi stimolate a preparare un piano, ce lo hanno presentato e, per larghissima parte, è stato accolto dal consiglio dei ministri. Il progetto che ci hanno presentato prevedeva di avere un gruppo che come minimo avesse un miliardo di patrimonio" e ora " possiamo immaginare che da qui ai prossimi 18 mesi ci sarà un unico gruppo che costituirà un grande ombrello di salvataggio e di coesione per tutte le banche che decideranno di stare in questo gruppo e metterà in sicurezza, nei fatti, da eventuali tensioni, dei singoli istituti".

"Rimangono le banche di credito cooperativo in una grande famiglia molto più forte di quella che c'è ora, rimangono con le loro strutture e poi se vorranno aggregarsi noi saremo ben felici perchè sarebbero più forti e noi le incoraggiamo. Il modello della banca cooperativa rimane, tuttavia devono stare dentro un sistema che avrà maggiore forza, una grande struttura bancaria di grande importanza". (AGI). 

Roma - "La sintesi si trova sulle unioni omoaffettive senza stepchild adoption, praticamente la proposta di Forza Italia che Mara Carfagna ha presentato alla Camera un anno fa. Tutti insieme , in Senato, con un po’ di coraggio, dal Pd a Forza Italia, passando per i centristi di governo dovrebbero avere la forza di arrivare a questa accordo tra cittadini legislatori responsabili che non è affatto un ulteriore ribasso ma è una base forte che parte dal riconoscimento dei diritti civili alle coppie omosessuali. A tutto il resto, i diritti dei figli di persone omosessuali in primis, si arriverà dopo attraverso il necessario e decisivo intervento di sentenze che faranno giurisprudenza e non saranno da sottoporre al vaglio complesso della politica". Con queste parole il segretario nazionale di GayLib, Daniele Priori interviene dopo la votazione a Palazzo Madama che ha visto il rinvio a martedì prossimo dell’analisi e del voto sui singoli articoli.
 
“E’ chiaro – aggiunge il presidente di GayLib, Enrico Oliari – che nessuno tra noi vuole lontanamente permettersi di giudicare o mettere all’indice l’amore di un genitore per il proprio figlio, in qualsiasi modo egli sia venuto al mondo. Tuttavia la questione non è d’amore ma di fine carattere legislativo. L’adozione, ci si può girare attorno quanto si vuole, non è un diritto della coppia che adotta ma del bambino che viene adottato e a tutt’oggi è un giudice a decidere per tutti. Da parte nostra abbiamo sempre pensato che inserire il punto nella legge poteva risultare un passaggio affrettato, politicamente e strategicamente rischioso . I fatti ci stanno dando ragione”.
 
“In questo senso – concludono Priori e Oliari – l’intervento politico di Forza Italia attraverso la responsabile del Dipartimento Libertà Civili e Diritti Umani, nonché proponente della legge sulle unioni omoaffettive, Mara Carfagna, può essere un passo decisivo che non solo metterebbe a tacere gli echi carogneschi di chi vuol far passare il centrodestra come il polo dell’ignoranza e dell’omofobia ma darebbe nuova dignità all’intero Parlamento che a grande maggioranza approverebbe un testo di legge degno e destinato al progresso sociale e civile dell’intera nazione, non soltanto, come sbagliando qualcuno pensa, della minoranza che se ne gioverebbe. Speriamo che questa ulteriore settimana di stop porti davvero consiglio e si arrivi finalmente all’approvazione della legge sulle unioni omoaffettive”. (AGI)
 

(AGI) – New York, 11 feb. – “Accoglienza e integrazione rappresentano la spina dorsale di qualunque societa’ che voglia definirsi autenticamente democratica, libera e forte: e’ una lezione che gli Stati Uniti impartiscono ancora oggi e di cui l’Unione Europea puo far tesoro per rispondere all’odierna emergenza migratoria”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento davanti alla comunita’ italo-americana nel museo Guggenheim, a New York, sollecitando “politiche coerenti e all’altezza dei valori di cui le nostre societa’ sono – e si sentono a buon diritto- rappresentate”. Il capo dello Stato, che oggi si rechera’ ad Ellis Island, “dove sono arrivati oltre quattro milioni di nostri concittadini, carichi di speranze e difficolta’, ma anche di fiducia nei confronti della terra che li avrebbe accolti”, ha ricordato come la Grande Mela abbia rappresentato “a lungo un porto di approdo per i connazionali alla ricerca di migliori condizioni di vita rispetto a quelle offerte dal nostro Paese alla fine dell’800 o all’indomani delle due guerre mondiali”. Tre milioni di italo-americani vivono oggi nei territori dello Stato di New York, New Jersey e Connecticut. “Sono, orgogliosamente, americani e italiani e nel passato e nel presente di questi Paesi hanno le loro radici. Al futuro di queste due nazioni, queste donne e questi uomini – ha affermato Mattarella – guardano con forti aspettative, consapevoli della loro grandezza e ricchezza”. (AGI)
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Roma – Il Cdm ha approvato "il ddl di riforma fallimentare" ha spiegato il premier Matteo Renzi al termine del cdm sulle banche terminato poco prima di mezzanotte dopo circa tre ore di riunione. Il governo auspica che la riforma delle banche popolari "sia recepita nel modo più intelligente e innovativo possibile dai singoli soggetti delle banche popolari, spero possano rapidamente fondersi, unirsi, aggregarsi, nel rispetto della loro autonomia" ha aggiunto Renzi sottolineando che «l'Italia ha bisogno di banche più grandi". 

A giorni intervento su indennizzi, nessun rinvio 

Nessun rinvio per l'indennizzo dei risparmiatori: le norme sono gia' previste nella legge di stabilita' e non c'era bisogno di un decreto.  Per indennizzare i risparmiatori truffati dalle 4 banche "non c'e' bisogno di un decreto perche' nella legge di stabilita' si prevede gia' un percorso bisogna aspettare il dpcm e il decreto ministeriale che avverranno nei prossimi giorni. Non c'e' nessuno slittamento e nessun rinvio", ha spiegato Renzi. "Da domani – ha detto - il sistema bancario sarà più solido dopo le scelte di questa sera".

"Abbiamo ricevuto  una proposta di autoregolamentazione dalle Banche di credito cooperativo e tra queste ci sono esempi di straordinaria buona gestione, gente valida di grande livello ed e' un modello che non va buttato via, non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca, quindi e' un modello che va difeso e protetto". Di conseguenza, ha aggiunto, "le banche di credito cooperativo sono state da noi stimolate a preparare un piano, ce lo hanno presentato e, per larghissima parte, e' stato accolto dal consiglio dei ministri. Il progetto – di autoregolamentazione – comporta la creazione di un gruppo che come minimo avesse un miliardo di patrimonio" possiamo immaginare che da qui ai prossimi 18 mesi ci sara' un unico gruppo che costituisce un grande ombrello di salvataggio e di coesione per tutte le banche che decideranno di stare in questo gruppo". I singoli istituti però non sono obbligati ad aderire: "Noi discipliniamo il diritto di non entrare in questo gruppo" – ha precisato il premier -"chi decide di muoversi in autonomia" potra' non entrare "a condizione che abbia un livello minimo di 200 milioni di riserve e ne versi il 20% all'erario" ha spiegato il premier.

Infine, è stata anticipata una parte della riforma del diritto fallimentare, "per favorire lo smobilizzo dei crediti in sofferenza – ha annunciato il presidente del Consiglio – il governo ha deciso l'esenzione dall'imposta di registro nelle aste giudiziarie"

 (AGI)

 

(AGI) – Mosca, 10 feb. – Dal 15 febbraio la Russia vietera’ le importazioni di mais e soia dagli Usa. La decisione e’ stata presa dalle autorita’ sanitarie russe, che negano ogni motivazione politica nella decisione presa.(AGI)
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(AGI) – Washington, 10 feb. – La repubblicana, Carly Fiorina, ex ad di Hewlett-Packard, 61 anni, si e’ ritirata dalla corsa per le primarie. Fiorina si candido’ sostenendo che sarebbe stata la migliore sfidante contro Hillary Clinton. I candidati alla primarie repubblicane sono ora sette.(AGI)
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