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Roma - Domani sera la minoranza dem si riunisce per fare il punto dopo la direzione di ieri. Per mettere a punto le prossime iniziative sul referendum sulle trivelle. La battaglia si concentra sull'appuntamento del 17 aprile, "il Pd avrebbe dovuto avere il coraggio di dire di votare no", sottolinea oggi D'Alema. Ma i renziani sono rimasti molto sconcertati dall'attacco di Cuperlo al premier. Un affondo che ha sorpreso anche lo stesso segretario e la ministra Boschi, "non me lo aspettavo", ha ammesso la responsabile delle Riforme. "Mi e' costata qualche fatica dire quelle cose – ha spiegato Cuperlo -, per carattere non sono portato a questi toni ma Renzi per esercitare la sua leadership deve sapere unire". Un ragionamento ripreso anche da D'Alema: "Renzi e' un uomo che divide, che lacera".

Il premier: allo studio 80 euro a chi percepisce pensione minima

Ma il premier non ci sta e torna all'attacco. Soprattutto sulle accuse, rilanciate dalla minoranza dem, di aver messo nel mirino magistratura e poteri forti. "Quello che accusava i magistrati in questi uffici c'era qualche anno fa. Noi vogliamo – ribadisce il presidente del Consiglio – che i magistrati parlino con le loro sentenze. E piu' vanno a sentenza e piu' siamo contenti". Ed ancora: "Non accuso i magistrati, accuso un sistema che non funziona, voglio mettere in galera i ladri, per questo incalzo i magistrati perche' siano veloci". Renzi ha rinviato la visita a Matera proprio per sgombrare il campo dalle polemiche. Ma intanto ha messo un punto fermo sulla consultazione del 17 aprile: "Spero che questo referendum, che potrebbe bloccare 11mila posti di lavoro, fallisca".

I magistrati? No, io accuso il sistema della giustizia

Il premier che ha assunto l'interim di ministro per lo Sviluppo dopo che il Capo dello Stato ha accettato le dimissioni di Federica Guidi ha ribadito la necessita' che l'Egitto collabori con le autorita' italiane sul caso Regeni e ha rilanciato l'ipotesi allo studio di allargare la platea dei destinatari degli 80 euro a chi prende la pensione minima. "Se e' cosi' mi alzo e applaudo", la risposta di Cuperlo che in serata ha sostenuto le argomentazioni avanzate dalla Boschi sull'inchiesta di Potenza. Proprio il ministro aveva invitato la minoranza Pd a finirla con le scaramucce, "lavoriamo insieme". (AGI)

Roma - "Non abbiamo ancora alzato le pensioni minime perche' e' difficile. In questo momento abbiamo dato precedenza al ceto medio, allo studio c'e' comunque l'ipotesi di allargare gli ottanta euro a chi prende la pensione minima". Lo ha annunciato il presidente del consiglio Matteo Renzi nella diretta #matteorisponde.

"Il ricalcolo delle pensioni con il contributivo lo facciamo, ma non possiamo ammazzare chi va in pensione con il retributivo", ha quindi agigunto il premier. "Io ho interesse verso il sistema contributivo, ma non possiamo tagliare le gambe a gente che ha maturato legittime aspettative. Dobbiamo trovare un punto di equilibrio, ci stiamo lavorando".

"'80 euro a pensioni minime'. Renzi vende tappeti anche su social. Irresponsabile. Pensi a manovra da 40-50mld che dovra' fare in autunno", commenta su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio. (AGI) 

Roma - "Se Virginia Raggi non vince, mi do fuoco in piazza". Lo ha detto Beppe Grillo al CorriereTv a proposito della candidata al Campidoglio sostenuta dal Movimento 5 stelle. "Non capisco come una persona possa non votare" per lei. "E' una persona perbene competente, dentro i conti da una sacco di tempo e non ha precedenti". (AGI)

(AGI) – Roma, 5 apr. – "Si bloccano le opere pubbliche e i ladri rimangono fuori…Servono sentenze. Se ne accorgeranno anche i giornalisti che oggi titolano 'Renzi attacca i magistrati'. Non accuso i magistrati, accuso un sistema che non funziona, voglio mettere in galera i ladri, per questo incalzo i magistrati perche' siano veloci". Matteo Renzi e' tornato a parlare di giustizia, precisando la portata delle dichiarazioni fatte ieri sull'inchiesta di Potenza, quando si era lamentato che "le indagini non arrivano mai a sentenza".

 "Non ne posso piu' di un Paese in cui le sentenze non arrivano, si bloccano le opere pubbliche, e i ladri restano fuori. Io voglio il contrario", ha detto il premier su Twitter, dove ha anche espresso l'auspicio che il referendum sulle trivelle fallisca.  "Spero che questo referendum, che potrebbe bloccare 11mila posti di lavoro, fallisca", ha sottolineato.

Parlando da Palazzo Chigi il premier ha poi aggiunto: "Il referendum sulle trivelle non parla di nuovi pozzi, di nuovi scavi, ma dice che le trivelle che ci sono, che sono all'avanguardia in sicurezza, vengono chiuse e che l'energia si compra da russi e arabi. Chi viene a dire a me che non siamo attenti alle rinnovabili, sappia che siamo leader sulle rinnovabili". Sul punto Renzi ha comfermato "l'obiettivo: arriviamo al 50 per cento delle rinnovabili prima della fine della legislatura sul totale dell'energia elettrica".  (AGI) .

Roma - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto con il quale si accettano le dimissioni della dottoressa Federica Guidi da Ministro dello Sviluppo Economico, e si affida l'interim del dicastero al Presidente del Consiglio dei Ministri, dottor Matteo Renzi. E' quanto si legge in una nota del Quirinale. (AGI) 

Roma – L'Italia "pretende la verita'" dall'Egitto sulla vicenda di Giulio Regeni "per ragione di Stato". Lo dice il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenendo in Senato. La ragione di Stato ci impone di difendere fino in fondo e nei confronti di chiunque la memoria di Giulio Regeni – ha detto Gentiloni – nel cui barbaro assassinio la madre ha visto palesarsi 'il male del mondo'. E' dunque per ragione di Stato che pretendiamo verita', e' per ragione di Stato che non accetteremo verita' fabbricate ad arte". "E' per ragione di Stato che non ci rassegneremo all'oblio su questa vicenda – ha aggiunto il ministro degli Esteri – ed e' soprattutto per ragione di Stato che non accetteremo che venga calpestata la dignita' del nostro Paese". "Se non ci sara' un cambio di marcia" da parte delle autorita' egiziane "il governo e' pronto a reagire con misure adeguate e proporzionali", ha sottolineato il ministro. "E' per ragione di stato che non ci rassegneremo all'oblio di questa vicenda e non consentiremo che venga calpestata la dignita' del nostro Paese", ha aggiunto. (AGI) 

Roma – "Oggi pomeriggio torna #Matteorisponde. Vi aspetto". Cosi' il premier Matteo Renzi, su twitter, annuncia la diretta sui social con la quale dalle 17 rispondera' alle domande dei cittadini. (AGI) 

Roma – "Sono andato in Parlamento a difendere l'amministratore delegato di Eni. Ho difeso l'ad di Eni perché gode della mia stima". Lo ha detto Matteo Renzi replicando alla direzione del Pd. "Difendo gli investimenti dell'Eni e chiedo a Eni di continuare a investire in Italia" ha aggiunto. (AGI) .

(AGI) – Milano, 4 apr. – L’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, critica il referendum del 17 aprile che, secondo lui, “si sta allargando alla questione trivelle si’ e trivelle no”. “La mia domanda e’: a cosa serve questo referendum?”, si e’ chiesto all’Investor day di Milano Descalzi che ha ricordato che in realta’ il quesito referendario “riguarda le 12 miglia, su cui abbiamo una legge e delle norme vigenti”. Senza dimenticare, ha aggiunto l’a.d., che “il 92-93% della produzione offshore e’ di gas, e che per piu’ del 90% queste piattaforme si trovano nel ravennate”, dove c’e’ “un turismo che si e’ sviluppato ed e’ cresciuto”. Se a questo aspetto, ha concluso, si aggiunge il fatto che “negli ultimi 50 anni non abbiamo avuto incidenti e che il gas non e’ inquinante”, allora, si e’ chiesto Descalzi, “a cosa serve questo referendum?”. (AGI)
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Roma - Matteo Renzi torna sull'inchiesta di Potenza per rivendicare "le opere sblocca-Paese", poiche' "se e' reato sbloccare le opere pubbliche io lo sto commettendo", e sfida i magistrati, chiedendo di essere interrogato e che "si facciano le sentenze sul serio, veloci".

 "Io dico se avete qualcosa da chiedere, interrogatemi. Noi non siamo come gli altri", ha detto il premier alla direzione del Pd. "Noi non siamo uguali agli altri. Sia stampato in testa a chiunque abbia dubbi. Noi non siamo quelli del legittimo impedimento o della prescrizione, ma chiediamo che si facciano le sentenze sul serio, veloci", ha aggiunto. "Sono una persona profondamente innamorata della giustizia, ho scelto di fare Giurisprudenza in un momento molto particolare", dopo le stragi di Capaci e Via D'Amelio."A me fa male quando non si arriva a sentenza. Quando dico ai giudici 'andate a sentenza' non li sto sfidando, men che meno attaccando", ha aggiunto. "Noi chiediamo ai magistrati di andare a sentenza e di parlare con le sentenze e non con interviste sui giornali".

Trivelle, Renzi "usiamo energia che c'è senza arrichcire russi e arabi" 

"Rivendichiamo la capacita' di sbloccare le opere. Bagnoli per esempio e' una realta' che grida vendetta", osserva il premier. Rivendichiamo le opere per sbloccare questo Paese". "Ci sono centinaia e centinaia di opere pubbliche, soldi pronti ad essere investiti, che servono alla comunita', perche' dire di no? Dovevamo dare una risposta", ha osservato Renzi. "Se si decide che un'opera va fatta nel 1989 lo scandalo non e' che quell'emendamento e' stato approvato ma che si sono buttate delle occasioni. Io chiedo alla magistratura italiana di indagare il piu' velocemente possibile ma di arrivare presto a sentenza".

A proposito dell'accusa di essere l'esecutivo delle lobbies, il premier ha tagliato corto: "Lo dicano a qualcun altro". "Mi si dice: i ministeri, il governo parla con gli imprenditori. Si', parliamo con gli imprenditori. Se viene Tim Cook di Apple lo ricevo, pensate che strano", ha rivendicato ancora. "Un sindaco, un presidente del consiglio incontra gli imprenditori. O vogliamo cedere alla tentazione di dire che chi crea ricchezza è cattivo? Io mi ricordo la polemica con Marchionne. Qualcuno dice di mandare via l'Eni dalla Basilicata. Certo, anche da Gela e Melfi. Poi però parliamo di decrescita felice. Ma la decrescita non è mai felice".

I PM DI POTENZA AL MINISTERO, UN'ORA E MEZZA CON LA BOSCHI

Intanto i magistrati della Procura di Potenza sono giunti alla sede del ministero dei Rapporti con il Parlamento di Largo Chigi per sentire il ministro Maria Elena Boschi in qualita' di persona informata sui fatti. I magistrati, Luigi Gay, Francesco Basentini e Laura Triasse, sono entrati da un ingresso secondario nel tentativo si evitare l'assedio di cronisti a fotografi. L'incontro è durato più di un'ora e mezza e, ha detto il procuratore Gay, era "necessario".

GRILLO, DOMANI 'ISPEZIONE' M5S A TEMPA ROSSA

Beppe Grillo, nel frattempo, ha annunciato per domani un 'blitz' 5 stelle a Tempa Rossa. "Trivellopoli: domani mattina alle 8 i parlamentari del Movimento 5 Stelle saranno al giacimento della Total di Tempa Rossa per un'ispezione", ha comunicato su twitter il leader 5 Stelle

M5S LIMA MOZIONE, SFIDUCIA FI-LEGA ENTRO DOMANI

Opposizioni al lavoro per la sfiducia nei confronti del Governo Renzi. Una mozione verra' presentata domani a Palazzo Madama, si apprende in ambienti parlamentari, da Forza Italia. Su questa si raccoglierebbe il consenso, e la firma, della Lega Nord di Matteo Salvini. Alle limature finali sta lavorando anche M5S per depositare entro stasera la sua sfiducia all'Esecutivo. L'intenzione e' di chiedere al presidente Pietro Grasso di convocare la conferenza dei capigruppo per una rapida calendarizzazione della mozione. Molti sono i parlamentari M5S partiti oggi per Potenza. Fra questi anche la presidente dei portavoce M5S a Palazzo Madama, Nunzia Catalfo, e non e' dunque detto che sia gia' stata rivolta una richiesta formale al presidente Grasso. (AGI)