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AGI – Il prossimo ponte di Pasqua si annuncia complicato per gli spostamenti in treno sulla linea tra Roma, Bari e Lecce. Una frana il 12 marzo ha interessato la galleria Starza, causando un dissesto per circa 250 metri nel tratto tra Ariano Irpino e Montecalvo, provocando un notevole rallentamento nei collegamenti tra Nord e Sud. Rfi ha comunicato che serviranno 30 giorni per ripristinare l’infrastruttura, nel frattempo la tratta tra Foggia e Benevento rimarrà chiusa, i treni a lunga percorrenza (Alta Velocità e Intercity) saranno attestati nelle stazioni delle due città e sarà attivo un servizio sostitutivo tramite bus che garantirà i collegamenti tra le località interessate dall’interruzione, con tempi di percorrenza che varieranno in funzione del traffico stradale.

L’intervento prevede la rimozione dei detriti presenti sulla sede ferroviaria, verrà demolito e ricostruito il pozzo di areazione e ripristinata la parte strutturale dissestata della galleria. Saranno necessari, inoltre, dei monitoraggi geologici dell’area interessata dal fenomeno franoso e indagini strutturali della galleria. La circolazione sarà riattivata non appena saranno garantite le condizioni di sicurezza. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, fa sapere il Mit, “segue con grande attenzione quanto accaduto sulla linea Foggia-Caserta, dopo la frana verificatasi in Campania che ha causato la sospensione della circolazione. Salvini è in costante contatto con Rfi”. Italia Viva però denuncia: “l’Italia è spaccata in due. In quella che si prospetta come un’odissea per i cittadini che vorranno spostarsi non c’è traccia del ministro Salvini”. Mentre un gruppo di parlamentari pugliesi del centrodestra ha avanzato una serie di proposte “per chiedere un’offerta di viaggio alternativa al servizio sostitutivo in bus tra Benevento e Foggia predisposto nelle ultime ore”. Tra queste “il proseguimento dei treni che collegano Roma a Taranto fino a Brindisi e Lecce”. Sulla tratta Napoli-Bari è in corso un intervento da 5,8 miliardi di euro per la realizzazione del nuovo tracciato ad alta velocità, che consentirà di collegare la Capitale con il capoluogo pugliese (via Napoli) in tre ore, ma il cantiere richiede tempi lunghi, l’obiettivo è di avere la linea pienamente in funzione nel 2027 con delle prime riduzioni di orario già da fine 2024.

AGI – Una ragazzina di 14 anni è stata aggredita con tre coltellate, di cui una al volto, che le ha provocato un taglio suturato con 35 punti, durante l’ultima notte di festeggiamenti del Carnevale di Ravanusa. La giovane, colpita anche alla spalla e alla schiena, non è in pericolo di vita ed è stata dimessa dall’ospedale Barone Lombardo di Canicatti. I carabinieri stanno indagando per identificare l’autore o l’autrice dell’aggressione. Non è escluso che si sia trattato di una rissa. 

AGI – I poliziotti delle Digos di Ferrara, Bologna, Ravenna e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione hanno eseguito ventiquattro perquisizioni domiciliari, su delega della procura estense, nei confronti di altrettanti giovani ferraresi, indagati per apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze Armate. L’inchiesta nasce da un grave episodio avvenuto durante il periodo natalizio in un locale nel quartiere ebraico del capoluogo estense: gli indagati, presentatisi sul posto in uniforme arancione, dopo avere distribuito una serie di volantini inneggianti al Duce e al Fuhrer, avrebbero minacciato di morte alcuni clienti che tentavano di interrompere i ripetuti cori razzisti, filo-nazisti e di plauso per la morte di appartenenti alle forze dell’ordine.

 

 

Nonostante l’intervento delle volanti della Questura di Ferrara, gli indagati, tutti italiani, di età compresa tra i venti e i trent’anni, hanno continuato a inneggiare cori razzisti senza preoccuparsi delle conseguenze delle loro condotte. Gli agenti della Digos di Ferrara e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinati dalla procura della Repubblica del capoluogo emiliano, hanno sviluppato i profili dei giovani organizzando il blitz avvenuto all’alba del 14 febbraio. Sul posto sono presenti operatori specializzati della Polizia Postale, al fine di procedere alla preventiva analisi dei dispositivi informatici finalizzata alla ricerca di informazioni utili all’indagine. Alle operazioni di perquisizione ha partecipato anche il Reparto Prevenzione Crimine dell’Emilia Romagna. Le perquisizioni hanno permesso di sequestrare le uniformi utilizzate, armi bianche, volantini. e materiale di propaganda fascista.

 

 

 

 

 

 

AGI – Un capannello di giornalisti staziona in via Grazia Deledda ad Avetrana nel Tarantino davanti alla casa di Michele Misseri, scarcerato questa mattina per fine pena dopo aver scontato otto anni per il reato di occultamento del cadavere della nipote Sarah Scazzi uccisa nell’agosto 2010. La strada è piena, è vigilata da Carabinieri e Polizia, vige il divieto di transito nella stessa via Deledda come in quelle adiacenti, ma di Misseri, 70enne, contadino, ancora nessuna traccia.

L’uomo è uscito in auto dal carcere di Lecce questa mattina dopo le 7, la vettura era guidata da un’altra persona, ma non si è diretto alla propria abitazione. Avetrana è un paese del Tarantino limitrofo al Salento e tra Avetrana e Lecce ci sono solo poche decine di chilometri di distanza. Una distanza che da quando Misseri ha lasciato il carcere a ora, dovrebbe aver coperto. E invece lo zio di Sarah ha preferito rifugiarsi altrove in attesa che si calmi l’assedio attorno a lui.

Lo stesso Misseri aveva peraltro detto tramite il suo avvocato Luca Latanza di voler restare per un certo periodo tranquillo e da solo. 

Il delitto Scazzi

Michele Misseri, il contadino quasi 70enne coinvolto nella vicenda dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi, accaduto nell’agosto 2010, ha lasciato questa mattina dopo le 7 il carcere di Lecce dove era detenuto. Al momento però non ha ancora raggiunto la sua abitazione di Avetrana nel Tarantino. In tutti questi anni Michele Misseri si è ripetutamente autoaccusato dell’omicidio della nipote, ma questo comportamento non ha in alcun modo influito sulla vicenda processuale ne’ sulla sua posizione. Molte anche le lettere scritte a moglie e figlia in carcere. Misseri, in questi anni di detenzione a Lecce, ha manifestato un buon comportamento e questo gli è valso una riduzione detentiva di circa 400 giorni; la libertà è stata anticipata dal 2025 al 2024.

Nel periodo di detenzione, Misseri non ha mai chiesto alcun permesso e ha svolto in carcere piccoli lavori di falegnameria e giardinaggio. Misseri fu arrestato la notte del 6 ottobre 2010 dopo aver ammesso l’omicidio e portato i carabinieri nel luogo dove aveva occultato il cadavere della nipote. Ma il 15 ottobre successivo ritrattò la confessione, rettificandola e parlando del coinvolgimento della figlia Sabrina, che avrebbe avuto un litigio con la cugina Sarah. Sabrina è stata poi arrestata nell’ottobre 2010 mentre la madre Cosima nel maggio 2021. Per Sabrina l’accusa è concorso in omicidio volontario, per la madre concorso in omicidio e sequestro di persona. 

 

 

AGI – I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 5 uomini, di età compresa tra i 35 e i 65 anni, con precedenti in materia ambientale e associazione di tipo mafioso, titolari e dipendenti di un’azienda specializzata in attività di demolizione e movimento terra. Sono ritenuti responsabili di far parte di un’associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti, disastro e inquinamento ambientale, attività di gestione di rifiuti non autorizzata, occupazione abusiva di suolo pubblico.

 

L’operazione rappresenta l’epilogo di un’indagine iniziata nel gennaio e conclusa ad aprile 2023,  coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che avrebbe permesso di interrompere una serie di reati, tra i più pericolosi per l’ambiente e l’incolumità pubblica.Gli accertamenti dei militari sono iniziati a seguito di alcuni sopralluoghi, nei quali è stato riscontrato lo sfruttamento delittuoso del torrente Valanidi, da parte della società edile. In particolare sarebbe emersa l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale dedito alla commissione di delitti in materia ambientale.

 

La gravità dei delitti commessi, connotati da danni di irreparabile pregiudizio per l’equilibrio ambientale del sito in questione, sottolinea – secondo l’accusa – la spiccata pericolosità degli indagati, la cui spregiudicatezza è stata tale da agire esclusivamente in piena mattinata. Le indagini, di natura tradizionale e tecnica, avrebbero permesso di verificare come l’azienda, in assenza delle previste concessioni e autorizzazioni ambientali, ricevesse e trasportasse abusivamente all’interno del proprio cantiere – anche mediante false attestazioni – ingenti quantitativi di inerti, provenienti da attività edili di terzi, così da ottenere illeciti profitti, eludendo la prevista tracciabilità dell’origine, natura e destinazione.

 

Il traffico illecito veniva svolto utilizzando anche false attestazioni, mediante le quali i mezzi pesanti aziendali, con varie operazioni di scarico (all’incirca un centinaio al mese), sversavano con l’utilizzo di mezzi pesanti, sistematicamente, all’interno del greto del torrente Valanidi ingenti quantitativi di rifiuti speciali: materiale inerte e relativi residui fangosi, scarti da cantieri edili e demolizione. Erano state realizzate numerose discariche a cielo aperto collocate nell’alveo del fiume per circa un chilometro.  All’interno della fiumara – bene demaniale sottoposto a tutela paesaggistica – sarebbero state illecitamente smaltite oltre cinquemila tonnellate di rifiuti speciali.

 

Mediante i propri escavatori, fra l’altro la ditta sottraeva, impossessandosene, pietrisco costituente la base naturale del torrente per il successivo reimpiego in lavorazioni di settore. Il torrente Valanidi, certificato anche come corridoio ecologico tra due habitat naturali protetti, subiva un disastro ambientale a causa di tali forme di smaltimento, che ne determinavano l’alterazione della normale conformazione. Si creavano cosi’ insidiose barriere artificiali originate dalla stratificazione e compattazione dei materiali smaltiti, cagionando in tal modo un forte pregiudizio al naturale decorso delle acque.

 

Tale accumulo risultava essere un importante e pericoloso amplificatore del pericolo di esondazione in una zona già classificata a rischio sotto il profilo dell’assetto idrogeologico con ipotizzabili effetti devastanti per gli 83 nuclei familiari residenti nelle adiacenze. L’area, il 22 ottobre 1953, era stata colpita dall’esondazione del torrente, provocando la morte di 44 persone tra la popolazione locale. Una perizia tecnica ha certificato la compromissione della morfologia naturale del sito a causa delle operazioni che hanno causato l’incremento della possibilità di esondazione in caso di eventi pluviometrici estremi, l’aumento del rischio igienico sanitario, la deturpazione dell’area e danni agli habitat fluviali.

 

Nell’ambito della stessa attività investigativa è stato operato il sequestro preventivo dell’intero patrimonio aziendale, comprensivo di conti correnti e quote sociali, autocarri, mezzi d’opera e autovetture di lusso. Gli approfondimenti investigativi, peraltro, avrebbero consentito di verificare che gli indagati, in relazione alla medesima attività lavorativa, in passato erano già incorsi in provvedimenti antimafia che hanno portato alla confisca di precedente società operante nello stesso settore e riconducibile a cosche di ‘ndrangheta locali. 

AGI – Uno studente di
17 anni dell’Enaip (Ente nazionale Acli istruzione professionale) di Varese è stato arrestato dalla Polizia per aver aggredito una dirigente di 57 anni con tre coltellate. L’episodio è avvenuto intorno alle 8. Sul posto sono intervenuti gli agenti dell’ufficio Volanti della questura che hanno bloccato l’aggressore e sequestrato il
coltello a serramanico. La donna con tre ferite alla schiena e’ stata accompagnata all’ospedale Circolo di Varese in codice giallo. I poliziotti e la Procura per i minorenni di Milano indagano per ricostruire il movente dietro al gesto.

AGI – “È la prima volta che un ETR 1000, uno dei nostri Frecciarossa più belli, arriva a Sanremo e arriva proprio in occasione del Festival. In più, è bello il fatto di collaborare insieme alla Rai e di portare sul treno gran parte del personale Rai che lavorerà nei prossimi giorni al Festival”. Queste le parole di Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, arrivato alla stazione Termini di Roma per assistere alla partenza del treno Frecciarossa 1000 personalizzato “Sanremo 2024” che accompagnerà giornalisti e dipendenti Rai alla manifestazione canora più celebre d’Italia. 

 

“Su questo treno si canterà e ci si divertirà – aggiunge -. Noi abbiamo diverse partnership, ma quella con la Rai è particolarmente importante e il Festival è uno degli eventi più importanti. Ma io lancio già’ una sfida per il futuro: portare anche per il prossimo festival di Sanremo questa partnership”.

 

 

Oggi è un giorno “importantissimo, perché nasce questa collaborazione con la Rai per rendere questo Festival di Sanremo sostenibile. Quale mezzo migliore del treno per fare questo? Il nostro treno è molto sostenibile: è un treno nuovo che consuma il 30% di energia in meno e i suoi materiali sono al 97% riciclabili. Pensiamo anche al futuro, quindi, alle nuove generazioni. Ed e’ bellissimo farlo con il Festival di Sanremo”, ha aggiunto. 

 

“Pronti per Sanremo e questa cosa di partire tutti quanti insieme è meravigliosa. Io adoro viaggiare in treno: è il mio mezzo preferito, quindi sono molto felice di fare questo ‘treno-famiglia’. Quest’anno è ancora più’ organizzato per noi: è davvero fantastico”. Così, invece, Ema Stokholma, conduttrice radiofonica, arrivata alla stazione Termini di Roma

 

 

“Questo Sanremo sarà un grande spettacolo, con un direttore artistico, Amadeus, che ormai è un grande esperto del più’ grande spettacolo di intrattenimento. È spero che sia un Sanremo di grande livello non solo artisticamente, ma un Sanremo che aiuti a raccontare l’Italia bella, l’Italia migliore che c’e’ e che molto spesso facciamo fatica a raccontarci. In valigia ho portato dei libri, molti: il viaggio sarà abbastanza lungo, e mi aiuteranno anche a divagare rispetto alle tensioni del lavoro e delle giornate”, ha aggiunto. 

 

 

 

 

L’ex governatrice si gioca il tutto per tutto e affila le armi della comunicazione. La corsa di America 2024 è appena partita. The Donald resta l’uomo da battere. Ne parliamo con il senatore del Pd Filippo Sensi, grande esperto di politica americana, blogger e spin doctor di due premier italiani

Una testimonianza da Roma 1960: ospite di questa puntata del “road to” Milano Cortina 2026 di Agi è Giancarlo Peris, ultimo tedoforo ai Giochi estivi della Capitale. I suoi ricordi vanno quando, a soli 19 anni, vince la corsa campestre dei Giochi della Gioventù e stacca un biglietto per entrare nella storia dello sport

Il direttore di AGI Agenzia Italia presenta il “road to” Milano Cortina 2026: Rita Lofano racconta il progetto editoriale ricco di articoli, storie, video e podcast per il percorso di avvicinamento ai Giochi olimpici invernali. Che l’Italia torna a organizzare dopo la felice esperienza di Torino 2006