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Quasi Tutti gli Articoli in questa categoria sono tratti dal sito: http://www.gamesource.it/ a cui va riconosciuto il giusto merito e va tutta la mia gratitudine per l’ottimo lavoro che svolgono

Con il nuovo titolo uscito su console e PC, Frozenbyte torna a fare parlare di sè e proprio di Shadwen ci ha parlato Kai Tuovinen, Marketing Manager dello studio finlandese.

Frozenbyte

Quattro anni dopo il rilascio di Trine 2, tocca a Shadwen! Quanto è stato difficile la transizione da un platform a uno stealth?

Di sicuro è stato un grande cambiamento, ma abbiamo utilizzato molta tecnologia di Trine 3 per riadattarla a Shadwen – il rampino è uno dei più evidenti. Quello è stato il punto di inizio per il nostro nuovo videogioco, e il resto dei pezzi si è semplicemente messo insieme da solo.

Gli stealth game non sono sempre facili da sviluppare. Quale è stato il momento più difficile nella creazione di questo titolo? Come il controllo del tempo verrà utilizzato nel gameplay?

Una delle cose più difficili è stata sicuramente l’IA di Lily – il personaggio bambina. Anche bilanciare la difficoltà dell’IA delle guardie (tuoi nemici) è stato qualcosa che ci ha dato diversi problemi. È facile fargli fare bene il loro lavoro – rendendoli esperti nel scoprire, ma ciò avrebbe reso il gioco molto difficile, quindi possiamo dire che non era la scelta migliore in questo momento.

Il controllo del tempo ti permette di nascondere i tuoi spostamenti, pianificando le tue mosse e gli agganci del rampino più facilmente (specialmente se stai usando un joystick!). Puoi fare molte più mosse quando hai tempo di pensare e valutare le opzioni.

Ci sono azioni legate al gameplay o alla trama che se fatte dal nostro personaggio cambieranno la storia o il finale?

Sì – la storia e la relazione fra Shadwen e Lily ne è influenzata e cambierà permanentemente in base alle tue azioni – sia che tu decida di uccidere o di non farlo davanti a Lily. Ci sono due finali differenti che possono essere sbloccati con tre diversi stili di gioco: completamente letale, totalmente non letale, o un misto di entrambi dove potresti uccidere e in seguito decidere di nascondere i corpi e le uccisioni da Lily.

Sappiamo già che l’obiettivo principale della nostra eroina è uccidere il Re. Abbiamo anche notato che ci sarà una ragazzina con cui ci incontreremo nelle prime fasi del gioco e che sarà importante per la storia. Come si evolverà la relazione fra questi due personaggi?

La relazione fra Shadwen e Lily si evolve mentre avanzi verso il castello del Re, attraverso i differenti distretti della città. Loro hanno alcuni dialoghi tra i livelli che sono influenzati dalle precedenti azioni e dallo stile di gioco.

Lily è molto contraria alla violenza a causa della sua educazione, così giudica negativamente se deciderai di proseguire nel tuo percorso uccidendo i nemici. Dall’altro lato, se giochi senza violenza, Lily si legherà sempre di più a Shadwen.

Quante ore ci vorranno per completare la storia?

Abbiamo sentito di gente che ha finito il gioco in poco meno di 5 ore, credo che finirlo in 5-7 ore sia una buona media. Dipende da quanto esplori, cercando le trappole ad esempio, e qual è lo stile che scegli (quello non letale forse è il più difficile), come anche l’abilità e lo stile del giocatore.

C’è inoltre la possibilità di rigiocare il titolo se vuoi vedere l’altro finale.

Avete già pensato o pianificato un seguito di Shadwen?

Abbiamo alcuni piani, ma molto dipende dalle vendite di questo titolo. È una nuova IP quindi dobbiamo vedere come va.

Cambiando argomento, ci sono possibilità di vedere Trine 4 in futuro?

Vorremmo fare un altro capitolo di Trine, quindi è possibile, ma probabilmente non subito.

Cosa possiamo aspettarci da Frozenbyte dopo Shadwen? Forse una nuova IP?

Avrete notizie di noi molto presto. Non posso rivelare ancora niente dei nostri nuovi progetti, ma ci sono molte cose in cantiere.

Grazie per il tempo che ci hai concesso.

Frozenbyte

Di seguito è possibile tutta l’intervista anche in versione originale.

Four years after the release of Trine 2, it’s Shadwen time! How difficult it was the transition from a platform to a stealth game?

It was a big change of course, but we took a lot of the tech that was created for Trine 3 and used it in Shadwen – The grappling hook being the most obvious one.  That was our starting point for making a new game, and the rest of the pieces just fell together after that.

Stealth games are never easy one to develop. What was the trickiest moment in the making of this title? How will the time-freezing power affect the gameplay?

One of the trickiest things was definitely the AI for Lily – the child character. Also balancing the difficulty of the guards’ (your opponents) AI was something that gave us a bit of trouble. It’s easy to make them very good at their jobs – experts of detection, but that would make playing a real pain, so let’s just say they’re not the brightest of the bunch at times. ?

The time freezing allows you to scope your surroundings, plan your moves ahead and aim your grappling hook/rope more easily (especially if you’re using a gamepad!). You can do a lot more crazy moves when you have some time to think and evaluate your options.

Are there any gameplay or plot-related actions playable by our character that will affect the storyline or its ending?

Yes – the storyline and the relationship between Shadwen and Lily is influenced and changed permanently depending on your actions – whether or not you decide to kill in front of Lily. There are two different endings that can be achieved by three different play styles:  Completely lethal, totally non-lethal, and a mixture of both where you might kill, but hide the bodies and kills from Lily.

We already know that the main goal of our hero will be murdering the King. We also noticed that there is going to be a young girl whom we will meet in the early stage and that we suppose will be pivotal to the story. How the relationship and links between these two characters will evolve?

The relationship between Shadwen and Lily evolves as you travel further towards the king’s castle through the different districts of the city.  The two have some dialogue in between the levels that is influenced by your previous actions and play style.

Lily is very opposed to violence because of her upbringing, so she gets quite judgmental should you opt for the killing route. On the other hand, if you play without violence, Lily can get quite attached to Shadwen and even look up to her.

How many hours are we going to spend on Shadwen in order to finish the main plot?

We’ve heard players finish the game in a bit under 5 hours the fastest, but I’d say something between 5-7 hours is a good average. It depends on how much you explore, looking for trap parts for example, and what play style you chose (non-lethal is probably the hardest), as well as the player’s experience and skill level.

There’s of course also replay value if you want to see the other ending.

Have you already thought of or planned a sequel to Shadwen?

We’ve made some plans, but they mostly depend on the sales of this first one. It’s a new IP so we’ll have to see how it does.

Changing the subject, are there any chances to see a Trine 4 in the future?

We’d like to make another Trine game at some point, so it’s possible, but probably not something for the near future.

What can we expect by FrozenByte after Shadwen? Maybe a new IP?

You should be hearing from us soon again. I can’t reveal anything about our next projects yet, but there are several things in the pipeline.

Thanks for your time.

Naughty Dog, nello sviluppare Uncharted 4, si è sbizzarrita a inserire un bel po’ di sorpresine e chicche per i fan di lunga data di tutte le sue produzioni. Ve ne diamo subito una panoramica con il nostro articolo: Uncharted 4 – Guida agli easter egg.

Crash Bandicoot

Ogni giocatore che si rispetti conosce il mitico bandicoot creato dalla Naughty Dog agli albori dell’era Playstation. Diventato in breve tempo una delle icone più rappresentative sia del brand Sony che dei suoi sviluppatori, Crash viene celebrato nell’ultima avventura di Nathan in due occasioni.
La prima farà parte del naturale walkthrough del gioco: ci ritroveremo infatti a giocare col terzo capitolo della saga del bandicoot proprio dal divano di casa Drake. Nei panni di Nathan infatti dovremo provare a battere il punteggio record di Elena, ripercorrendo uno dei livelli più celebri del titolo.

La seconda “sorpresa” invece la ritroverete nel capitolo 21 “Amore fraterno” sotto forma di tesoro o meglio un tesoro sotto forma di frutto Wumpa. Trovate i dettagli nella nostra guida ai tesori.

The Last of Us

Altro capolavoro sfornato da Naughty Dog in tempi molto più recenti rispetto a Crash Bandicoot. Gli easter egg dedicati alle peripezie di Joel ed Ellie saranno più velati e difficili da ritrovare rispetto ai precedenti ma non di certo impossibili da notare.

La prima chicca sarà anch’essa un tesoro, recuperabile all’interno del capitolo 9 “Gli Uomini Retti”, sotto il nome di Strano Pendente. Una volta preso potremo esaminarlo e, sul retro, notare la scritta Druckley ossia la fusione dei nomi dei due direttori Druckmann e Straley, rispettivamente di Uncharted 4 e The Last of Us.
Per ulteriori dettagli vi rimandiamo sempre alla nostra guida ai tesori.

Il secondo easter egg è forse quello più interessante da notare. Proprio alla conclusione del gioco, durante l’Epilogo, potremo notare un poster situato proprio nella prima stanza in cui ci ritroveremo. Qui è raffigurata una ragazza incinta con una maschera antigas e quella che sembra essere la scritta “The Last of Us: American Daughters”. Possibile che quella raffigurata sia la nostra Ellie in dolce attesa? Che il poster sia un teaser o una trovata degli sviluppatori solo il tempo potrà dimostrarlo!

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Il terzo ester egg si trova proprio accanto al precedente. Alla destra del poster di American Daughters infatti potremo notare un secondo poster dedicato a Savage Starlight 2, uno dei fumetti che si potevano raccogliere in The Last of Us.

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L’easter egg numero 4 invece lo ritroveremo nella piazza del mercato del capitolo 11 “Nascosto in bella vista”. Fra i vari mercanti infatti ve ne è uno che commercia in dischi: fra di questi è possibile notare quelli presenti anche nei negozo di dischi di The Last of Us.

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E3 Demo Fail

Durante l’E3 2015, Naughty Dog mostrò una demo di Uncharted 4 ma durante la dimostrazione il controller si scaricò, facendo restare fermo Nathan per 30 secondi. Sapendo scherzare anche su questa piccola disavventura, Naughty Dog ha inserito un easter egg riguardante proprio questo episodio: se resteremo fermi per 30 secondi nella piazza del mercato (la stessa dell’easter egg precedente) sbloccheremo il trofeo “Il Bello della Diretta”.

Jak e Daxter 

Jak e Daxter sono la coppia protagonista del platform che segnò il debutto di Naughty Dog su Playstation 2. Anche qui l’easter egg è uno dei 109 tesori conquistabili durante il gioco, avente la forma di uno dei globi Precursor, uno degli artefatti principe della saga dedicata ai due cacciatori di tesori. Anche qui potrete consultare la nostra guida.

Monkey Island

Quando si parla di ladri, mappe, tesori e pirati viene naturale pensare a Monkey Island, una delle serie di avventure grafiche più conosciute all’interno del mondo videoludico.
Durante le avventure di Nathan dovremo esaminare i quadri di alcuni pirati: uno di questi, il cui nome è sconosciuto, assomiglia molto a Guybrush Threepwood,il pirata protagonista della saga dei Lucas Art. Più avanti ritroveremo lo stesso personaggio con la scritta “Thief” sul suo quadro, tanto per restare in tema!

L’azienda polacca, responsabile dell’eccellente saga di The Witcher, ha appena dichiarato una sua probabile presenza al prossimo Electronic Entertainment Expo di Los Angeles, previsto dal 14 al 16 giugno.

Abbiamo molto lavoro da svolgere con Cyberpunk 2077. Probabilmente saremo all’E3 e mostreremo qualcosa” ha affermato Marcin Iwinski, CEO di CD Projekt RED nel corso di un’intervista “ma vi dico sin da ora che non si tratta di Cyberpunk”.

Nonostante la saga di Geralt Di Rivia sia ufficialmente finita con l’imminente DLC Blood And Wine (previsto per il 31 maggio), sono in molti a sperare in una nuova avventura dello strigo, o almeno in una versione remake dei primi due episodi, anche se molto probabilmente si tratterà dell’annuncio di una Game Of The Year Edition di The Witcher 3: Wild Hunt.

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Falcom ha pubblicato nuovi screenshot dedicati a YS: Lacrimosa of Dana, nuovo capitolo della famosa serie JRPG. In queste foto ci vengono presentati due nuovi personaggi: Miralda e Reya.

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Ricordiamo che il gioco uscirà in Giappone il 21 Luglio su Playstation Vita, mentre arriverà su Sony Playstation 4 nel corso del prossimo anno. Non si hanno notizie circa una pubblicazione in territorio europeo ma speriamo vivamente che giunga anche da noi. Per cui vi invitiamo a rimanere con noi per ulteriori novità in merito.

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Come confermato da Compile Heart è stato aggiornato il sito di Black Rose Valkyrie, JRPG in esclusiva su Playstation 4. Nel sito vengono rese note informazioni riguardanti le eroine protagoniste del gioco che avranno una sorta di sdoppiamento della personalità quando entreranno in contatto con il nemico Chimera.

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Nelle foto in basso potrete vedere, oltre alle eroine in questione, anche l’immagine finale della collector’s edition di Black Rose Valkyrie. Prenotando il gioco nella versione standard potrete avere l’artbook a cura di Kosuke Fujishima e il character design, mentre la versione da collezione include una scatola speciale, un secondo artbook, un drama CD e la colonna sonora del gioco in un case speciale.

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La nota rivista EDGE ha dedicato la copertina del suo ultimo numero a The Last Guardian, dove ha inserito un’anteprima con degli interessanti dettagli sul gioco e un’intervista al creatore Fumito Ueda.

The Last Guardian dettagli

La redazione della rivista ha avuto modo di giocare a una demo del gioco. Innanzitutto sembra che il gioco sarà molto incentrato sul genere adventure, con puzzle ambientali da risolvere grazie alla collaborazione tra il giovane protagonista (di cui ancora non conosciamo il nome, se mai sarà rivelato) e Trico, la gigantesca creatura che appare come un grifone felino.
Il protagonista disporrà di uno scudo riflettente capace di emanare un fascio di luce. Trico invece può emettere dalla coda un raggio rosso, che potrà essere riflesso dallo scudo e risolvere i vari enigmi sparsi per il gioco, anche se non è ancora chiaro come.

E riguardo a Trico, è stato sottolineato come la possente creatura sia uno spirito selvaggio e poco incline ad essere domata, al punto che non sarà detto che eseguirà le nostre indicazioni. Non sarà una grossa side-kick pronta ad eseguire i nostri comandi quindi, e vincere questa reticenza sarà parte integrante del gioco stesso. Man mano che si proseguirà nel gioco sarà nostro compito stringere sempre di più il legame tra i due protagonisti, facendo in modo che Trico diventi più mansueto. Il team di sviluppo ha lavorato molto sulla sua intelligenza artificiale in modo che fosse credibile come creatura selvaggia.
Ancora una volta insomma il team punta, non senza qualche preoccupazione, su una formula di gioco originale.

È stato confermato che The Last Guardian sarà presente al prossimo E3 e verrà presentato durante la conferenza stampa di Sony, che si terrà il 14 giugno alle 3:00 di notte. Speriamo che ne venga annunciata la data di uscita ufficiale!

 

Final Fantasy XV è il protagonista di una serie di video dedicata all’attesissimo titolo Square Enix che IGN ha iniziato a pubblicare su YouTube.

Nel primo episodio l’argomento è il lungo periodo di ben 10 anni che è stato necessario per terminare lo sviluppo del titolo. Dall’annuncio con il nome di Final Fantasy Versus XIII attraverso le varie fasi che ne hanno caratterizzato la creazione.
Nel video ascolteremo anche le testimonianze di alcuni membri del team, come il director Hajime Tabata.

Ricordiamo che l’uscita di Final Fantasy XV è prevista per il 30 settembre per PlayStation 4 e Xbox One.

Final Fantasy XV sviluppo

Se vi chiedessimo il nome dei primi cinque picchiaduro che vi vengono in mente di sicuro il titolo di cui vi parleremo oggi non farebbe parte della lista, per il semplice fatto che prima d’ora Melty Blood: Actress Again non aveva mai messo piede sul suolo europeo, rimanendo intrappolato nel Paese del Sol Levante. A nostra avviso uno tra i picchiaduro più profondi e pieni di meccaniche mai creati, che raggiunge livelli di difficoltà più alti perfino di BlazBlue o Guilty Gear (per citarne due conosciuti ai più) è sbarcato finalmente in Occidente nella sua versione Current Code.

Melty Blood Actress Again Current Code Recensione

Dal libro al picchiaduro

Melty Blood: Actress Again Current Code è un remake dell’omonimo titolo per PS2 distribuito, come vi abbiamo già anticipato, solamente in Giappone. Actress Again non era il primo picchiaduro sviluppato da Type-Moon né l’unico mezzo con il quale la stessa raccontava la storia del brand. Per arrivare alla nascita di Melty Blood dobbiamo quindi andare indietro nel tempo, più precisamente nel 2000, quando la novizia Type-Moon decide di creare la sua prima Grapich Novel – da prima non troppo apprezzata – che segnerà poi lo starting point di un universo ben più grande, che contiene anche per l’appunto  Melty Blood: Actress Again.

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L’universo messo su dai creatori del brand è molto ampio e fantasioso: i personaggi presenti nel roster  (ben 31) vanno dai liceali ai vampiri fino ad arrivare ad abomini in grado di controllare forze demoniache. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Tutto ciò appunto è merito delle moltissime grapich novel, manga e anime dedicati al titolo, che aggiungono anche carattere e spessore ai personaggi.

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Quante meccaniche! 

Se alla prima occhiata il titolo potrebbe sembrare il classico picchiaduro giapponese sulla falsa riga di BlazBlue, una volta esplorate tutte le meccaniche scoprirete che  nasconde molto di più. Prima di tutto troviamo tre stili di combattimento selezionabili prima del match: Crescent Moon, Half Moon e Full Moon, che andranno a variare profondamente il gameplay di ogni personaggio, mantenendone lo stile intrinseco ma rendendo alcune meccaniche automatiche o meno.

Melty Blood Actress Again Current Code recensione

Una volta entrati in partita, noterete in poco tempo il triplo sistema di parata, che permette di parare normalmente subendo qualche danno, creare uno scudo che pare parerà il 100% dei danni ma sprecherà la vostra barra della super e un parry che, similmente a come accadeva in Street Fighter III: Third Strike, vi permetterà premendo il tasto poco prima dell’arrivo del colpo di pararlo e esser pronti al contrattacco immediatamente.

Altrettanto corpose sono le meccaniche offensive: troviamo infatti una barra EX che potrà sfondare il 100% arrivando fino al 300% e vi permetterà di attivare ben due modalità dette Heat durante le quali avrete accesso a super dette Arc-drive diverse a seconda dello stato della barra e del Heat attivato.

Melty Blood Actress Again Current Code recensione

Forse qualche ritocchino in più…

Graficamente il titolo ci ha colpito parecchio, particolarmente gli sprite e i disegni dei personaggi principali. Le loro movenze non risultano particolarmente fluide ma comunque piacevoli da vedere e da comandare.

Ciò che forse andava ritoccato un po’ di più sono gli sfondi e i menù del titolo: entrambi gli elementi risultano fin troppo simili a quelli già visti su PS2 e in un gioco per PC del 2016 (10 anni dopo l’uscita di Actress Again) non è francamente una cosa accettabile.

Lo stile del titolo traspare anche nelle scelte della musica, in pieno stile anime e che andranno ad accentuare ancora di più l’atmosfera che il titolo punta a trasmettere

Melty Blood Actress Again Current Code recensione

In Conlusione
Melty Blood: Actress Again Current Code non è un picchiaduro per tutti, sia per la grande quantità di meccaniche che rendono il gioco appetibile per i più hardcore, ma poco accessibile ai nuovi giocatori, sia per il roster, perfetto per chi conosce l’universo messo su da Type-Moon ma assolutamente sterile per coloro che non conoscono nulla del brand. In fin dei conti però ci troviamo davanti a un remake e dobbiamo valutarne anche la qualità in quanto tale: il titolo si differisce troppo poco dalla sua versione PS2 con una grafica rivista il minimo sindacale, sfondi e menù quasi identici alla versione base e un netcode (l’unica vera novità in fin dei conti) non sempre stabile. Insomma, un titolo godibile per i fan del brand e per chi cerca tante meccaniche e combo pirotecniche in un picchiaduro, un po’ meno invece per chi non conosce l’universo del gioco e vuole solo divertirsi a tirare qualche sberla agli amici. 

Tramite due fonti, Kotaku ha diffuso la notizia che l’imponente e fantascientifico No Man’s Sky è stato posticipato. Inizialmente previsto il 22 giugno per PC e PlayStation 4, non si hanno ancora notizie certe sulla data di uscita, ma è probabile che l’ambizioso titolo di Hello Games non sarà disponibile prima di luglio o agosto 2016.
La notizia sembra essere stata confermata anche da Gamestop.

No Man's Sky

A quattordici anni dall’uscita del primo episodio per GameBoy fa la sua comparsa il terzo capitolo della serie dedicata alla genietta di Wayforward: Shantae and the Pirate’s Curse. L’incedere degli anni e il relativo cambio di esigenze e abitudini dei giocatori si è fatto sentire, portando gli sviluppatori a scendere a compromessi, eliminando totalmente alcune meccaniche caratteristiche della serie e del suo genere di appartenenza.
Piegarsi all’utenza non è mai una buona cosa, ma fortunatamente Wayforward è riuscita a non fare il passo più lungo della gamba.

Shantae and the Pirate's Curse recensione

You are a pirate!

Abbiamo sempre visto Shantae sin dal suo esordio nel lontano 2002 impegnata in una costante e demenziale crociata contro la sua nemesi piratesca Risky. In quest’ultimo capitolo invece troviamo le due rivali unite contro un male maggiore, il quale necessita della collaborazione di entrambe per essere sconfitto. Un incipit curioso visti i precedenti delle due, ma non così improbabile.
Questa collaborazione non avrà un impatto solo sulla storia del titolo ma anche nel gameplay: troviamo infatti una Shantae che ora di “genio” ha soltanto i vestiti poiché privata dei suoi poteri e che dovrà ricorrere all’aiuto del la piratessa Risky che fornirà alla protagonista potenziamenti e abilità totalmente nuove e che si distaccano del tutto dalle sue vecchie capacità.

Chi ha già giocato ai vecchi capitoli della serie saprà bene quanto le trasformazioni di Shantae rappresentassero il fulcro del gioco consentendo e obbligando i giocatori, in maniera simile a come accadeva in Symphony of the Night, a riesplorare zone già visitate per scoprire segreti o semplicemente per proseguire nell’avventura. Wayforward sarà riuscita a fare lo stesso rimuovendo una meccanica tanto importante? Assolutamente no. Sicuramente questo cambiamento rispetto ai vecchi episodi è dovuto ha una scelta voluta e ponderata, ma l’esperienza che Shantae and the Pirate’s Curse offre è sicuramente molto più casual, aperta alle nuove generazioni di videogiocatori e molto meno dedita al mai tanto amato backtracking.

Shantae and the Pirate's Curse recensione

Sempre Dritto!

Ovviamente non è solo la rimozione delle trasformazioni che rende quest’ultimo capitolo il più casual e “moderno” della serie, ma prevalentemente la gestione della mappa. Shantae è sempre stato un brand del genere che va di moda chiamare ora “Metroidvania” (per i meno smaliziati di voi vi basti sapere che si tratta di ibridi Platform/RPG/Adventure) offrendo una mappa di gioco totalmente aperta, ripercorribile in ogni momento e che si apriva sempre di più sbloccando i vari potenziamenti. Tutto ciò in Shantae and the Pirate’s Curse non accade: la mappa di gioco non sarà unica, bensì divisa in tante piccole isolette che ci porteranno pian piano alla fine dell’avventura. Ovviamente il Backtracking rimane una componente presente nel titolo, ma molto spesso fine a se stessa o utile solamente al ritrovamento di qualche tesoro e collezionabile nascosto (che comunque non sono molti e richiederanno solo qualche ora in più per essere trovati tutti).

Shantae and the Pirate's Curse recensione

La progressione del personaggio non è però meno curata rispetto ai vecchi titoli. Durante la vostra avventura Shantae apprenderà abilità sempre più potenti e utili, ma purtroppo molto classiche e già viste (pogo jump, carica e planata, solo per citarne alcune). Questo comunque non rappresenta un problema reale nel titolo a nostro avviso, in quanto non innova nulla ma non si distacca nemmeno dalle sue radici offrendo quindi un’esperienza fedele alla serie.

Ciò che non è mutato per nulla è l’ottimo level design, che si attesta comunque su livelli altissimi al netto della scelta di dividere il mondo di gioco, e la difficoltà. Il titolo offre un livello di difficoltà molto alto ma sempre bilanciato e mai ingiusto, anche se alcune zone risultano un po’ sotto tono.

Shantae and the Pirate's Curse recensione

Qualità grafica geniale

La resa grafica e la qualità tecnica nei titoli di questo brand sono ormai un punto fisso e non mancano mai in nessuna piattaforma. Ancor più che in Risky’s Revenge, qui la fluidità e la qualità sia degli sprite che dei disegni tocca livelli altissimi: lo stile caratteristico della serie qui raggiunge l’apice con colori brillanti, scenari eccentrici e illustrazioni perfette.
I ragazzi di Wayforward oltre a essere una garanzia per quanto riguarda lo stile grafico sono una certezza anche per quanto riguarda il character design, proponendo personaggi fantastici, sempre diversi e pronti a spararvi addosso una quantità di gag e battute infinita.

L’aria di estrema leggerezza che si respira giocando a questo titolo è inoltre intensificata dall’ottima colonna sonora, a tratti più aggressiva per ricordare Risky e in altri momenti più melodica in onore di Shantae, miscelando così gli elementi tipici delle, ormai due, protagoniste.

Shantae and the Pirate's Curse recensione

In conclusione

Shantae and the Pirate’s Curse strizza l’occhio ai vecchi fan della serie grazie a una difficoltà tutto sommato molto alta e uno stile caratteristico, ma cerca di piacere anche alle nuove leve grazie a un level design meno complicato e alla semplificazione di molte meccaniche. Il backtracking non più obbligatorio e la relativa esplorazione ridotta all’osso potrebbero far storcere il naso (o alzare un dito) ai fan della serie, ma sicuramente faranno avvicinare moltissimi nuovi giocatori al titolo. A nostro avviso Wayforward con quest’ultimo capitolo ha fatto molti passi indietro rispetto ai suoi vecchi lavori, ma comunque attestandosi su un livello molto alto e a tratti offrendo un’esperienza più piacevole e fluida.