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Quasi Tutti gli Articoli in questa categoria sono tratti dal sito: http://www.gamesource.it/ a cui va riconosciuto il giusto merito e va tutta la mia gratitudine per l’ottimo lavoro che svolgono

Immortals of Aveum

Dopo il suo annuncio ai The Game Awards 2022, lo sparatutto Immortals of Aveum è tornato a mostrarsi nel nuovo trailer che potete visionare qui sopra. Sviluppato da Ascendant Studios, compagnia fondata dall’ex direttore creativo di EA e Sledgehammer Games Bret Robbins, e pubblicato da Electronic Arts, questo interessante ibrido tra gli FPS e gli action-GDR fantasy a base di magie e sigilli ha ricevuto una data d’uscita ufficiale.

I giocatori vestiranno i panni di Jak, un Magnus (ovvero un mago da battaglia, così definita dal team) che si ritrova improvvisamente capace di gestire enormi poteri magici. Grazie a ciò viene reclutato da una squadra con lo scopo di sovvertire una battaglia che coinvolge i 2 reami di Lucium e Rasharn per il controllo delle fonti di magia di Aveum, il mondo dove sarà ambientato il gioco.

Immortals of Aveum

Immortals of Aveum sarà il titolo d’esordio dello studio di Robbins e sarà sviluppato in Unreal Engine 5.1, l’ultima versione aggiornata del celebre motore grafico di Epic Games. Come ci comunica il trailer, il nuovo titolo dell’etichetta EA Originals arriverà in tutto il mondo dal 20 luglio 2023 su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC.

L’articolo Immortals of Aveum ha una data d’uscita ufficiale proviene da GameSource.

Paper Mario 2

Secondo un utente di Famiboards, Intelligent Systems sarebbe al lavoro su una versione rimasterizzata di Paper Mario Il Portale Millenario per Nintendo Switch. Questo gioco, originariamente uscito su GameCube nel 2004, si appresta a compiere vent’anni e potrebbe quindi essere il momento giusto per una riedizione, come accaduto per Metroid Prime Remastered, uscito vent’anni dopo il lancio dell’originale su GameCube nel 2002 negli Stati Uniti e nel marzo 2003 in Europa.

Paper Mario 2

Paper Mario Il Portale Millenario, sequel di Paper Mario, ha riscosso un notevole successo e recentemente è nata una petizione per portarlo su Switch con l’hashtag #RemasteredTheThousandYearDoor. Tuttavia, recuperare una copia del gioco originale non è semplice poiché è fuori produzione da molti anni e le copie disponibili sul mercato secondario hanno spesso prezzi molto alti.

Paper Mario 2

Secondo quanto riportato dalla fonte, almeno tre dipendenti di Intelligent Systems avrebbero confermato che lo studio sta lavorando all’edizione rimasterizzata di Paper Mario Il Portale Millenario per Nintendo Switch. Lo sviluppo del gioco sarebbe iniziato dopo il lancio di Paper Mario The Origami King, ma al momento non è stata ancora annunciata la data di uscita. Tuttavia, è probabile che si saprà di più nei prossimi mesi.

L’articolo Paper Mario e il Portale Millenario: in arrivo su Nintendo Switch? proviene da GameSource.

Final Fantasy XVI

È stato annunciato nella notte da PlayStation un nuovo State of Play dedicato a Final Fantasy XVIl’atteso action-rpg di casa Square-Enix.

L’evento verrà trasmesso attraverso i canali ufficiali PlayStation questo giovedì 13 Aprile 2023 alle ore 23:00 (ora italiana).

Verranno mostrati ben 20 minuti di uno dei action-rpg più attesi del 2023.

Non vengono fatti riferimenti al altri giochi o produzioni nel PlayStation Blog, pertanto ci aspettiamo che questo State of Play sia dedicato esclusivamente a Final Fantasy XVI.

Dal PlayStation Blog:

Dal momento in cui Final Fantasy XVI ha esordito nel nostro PlayStation 5 Showcase del 2020, i fan di tutto il mondo hanno atteso con impazienza i dettagli sull’ambientazione dark fantasy del gioco, sui potenti Eikon e i loro Dominanti e sul sistema di combattimento spettacolare anticipato nei primi trailer.

Siamo lieti di annunciarvi che la trasmissione di State of Play di questa settimana si concentrerà su tutto questo e molto altro. Seguite la diretta su Twitch o YouTube il 13 aprile alle 23:00 CEST, poi preparatevi per il lancio su PS5 di Final Fantasy XVI il 22 giugno. 

 

Final Fantasy XVI

Ricordiamo che il gioco è entrato recentemente in fase gold e l’uscita è prevista per il 22 Giugno 2023 solo su PlayStation 5.

L’articolo Un nuovo State of Play dedicato a Final Fantasy XVI proviene da GameSource.

Afterlife VR

Il gioco Horror in Realtà Virtuale Afterlife VR uscirà sul PlayStation VR2 il 19 Aprile. Il gioco è Pubblicato da Perp Games ed è stato sviluppato da Split Light Studios. Afterlife VR è uscito originariamente su Steam in Accesso Anticipato il 13 Maggio 2022, seguito dalla versione completa uscita più tardi il 15 Settembre dello stesso anno.

Afterlife VR

Nel Gioco Interpreteremo Adam Bernhard, un giovane Ufficiale di Polizia che durante una notte di pattuglia riceverà una chiamata, che cambierà la sua vita per sempre. Scopri i segreti ben nascosti nelle profondità del Black Rose Mental Hospital. Scopri cosa si nasconde dietro le porte dell’ospedale, dove Allison La sorella Minore di Adam è stata mandata di recente. Ci sono dei collegamenti tra le sparizioni di Pazienti,infermieri e lo studio sul Fenomeno degli Indigo Children?

Afterlife VR è attualmente disponibile su Steam, dove è stato ben accolto dalle recensioni di persone che lo hanno giocato sulla piattaforma.

L’articolo Afterlife VR per PS VR2 uscirà il 19 Aprile proviene da GameSource.

In coda alla clip su Clive e su Torgal, Square Enix ha condiviso ulteriori informazioni circa Final Fantasy XVI. Quando il conto alla rovescia per il lancio in esclusiva PlayStation 5 si sta facendo via via più esiguo, il sedicesimo capitolo della celebre serie di JRPG ha ancora delle sorprese in serbo per i giocatori.

Final Fantasy XVI

A dimostrarlo sono per esempio le ultime dichiarazioni del produttore Naoki Yoshida in merito alla struttura del mondo di Final Fantasy XVI rispetto a delle iterazioni precedenti. In una recente intervista rilasciata al portale Play Magazine, il portavoce dell’azienda nipponica ha infatti rivelato che il titolo “vanterà quella che in genere è chiamata una world map. Saranno presenti delle aree in cui sarà possibile viaggiare, seguendo poi le missioni da completare. Una volta portata a termine una missione, si ritornerà in un hub che viene chiamato The Hideaway. Si potrà comunque tornare nei luoghi già visitati in qualsiasi momento. Anzi, a volte sarà necessario recarvisi per affrontare nuove missioni secondarie”.

Final Fantasy XVI

Yoshida ha esplicitato la similitudine con Final Fantasy X e Final Fantasy XII, con Clive che sarà libero di esplorare le aree scoperte in precedenza. Per altri dettagli sul gioco potete fare riferimento alla nostra anteprima.

L’articolo Final Fantasy XVI: world map come il X e il XII proviene da GameSource.

Floppy Disk - Mario Bros. 40 anni

I titoli della serie dedicata a Mario compiono 40 anni, un traguardo davvero importante e che fa comprendere quanto l’idraulico di Nintendo abbia rappresentato un cardine per il successo dell’azienda giapponese, nonché quanto gli anni siano volati per l’espansione del videogioco fino ad arrivare ai giorni nostri.

Donkey Kong Arcade

Prima di diventare uno dei capisaldi del genere platform e fenomeno di massa, Mario si è presentato al grande pubblico in maniera un po’ diversa da come siamo abituati ad identificarlo oggi: la prima apparizione del baffuto idraulico in salopette avvenne infatti nel 1981 nel titolo arcade Donkey Kong. In questo gioco l’eroe di turno è un carpentiere, noto col nome di Jumpman, impegnato nell’impresa di salvare la sua fidanzata dalle grinfie del gorillone Donkey Kong, un altro leggendario personaggio Nintendo. Sappiamo bene che Jumpman altri non è che Mario e infatti lo ritroviamo col suo appellativo definitivo in un nuovo gioco arcade a lui dedicato e dall’eloquente titolo di Mario Bros. Sulla data di uscita del nuovo arcade ci sono versioni discordanti, infatti c’è chi parla di Giugno o Luglio 1983 ma il giorno ufficiale per l’anniversario di Mario Bros. è databile piuttosto al 4 Aprile 1983, 40 anni fa.

Mario Bros. Arcade 40 anni

Nel nuovo cabinato a lui dedicato, il baffuto carpentiere ha cambiato mestiere ed è diventato un idraulico, palesando il suo nome in Mario, e stavolta non è da solo nelle sue imprese ma è accompagnato da Luigi, fratello che da lì in poi diverrà inseparabile, nonché suo socio in affari. I due idraulici in salopette sono inviati ad indagare nel sottosuolo di New York dopo l’apparizione di strane creature nelle intricate fognature della metropoli. Lo scopo del gioco è molto semplice: liberare ogni fase, delle 99 che lo compongono, da un certo numero di nemici visualizzati a schermo per poter quindi procedere alla fase successiva. Mario non ha ancora l’abilità di abbattere i nemici saltando sulla loro testa ma può ribaltarli colpendo da sotto la piattaforma sulla quale si trovano, per poi calciarli e ottenere una moneta (qui vediamo ben riconoscibili i famosi koopa della serie). In alternativa a questa tecnica è possibile colpire il blocco “POW” che si trova al centro dello schema di gioco, e utilizzabile per un massimo di 3 volte per fase, in modo da stordire e ribaltare tutti i nemici simultaneamente. Ovviamente le creature non restano “stordite” all’infinito ma solo per un breve lasso di tempo (circa 6 secondi) e dunque, come del resto ci insegnano tutti i platform e i titoli arcade, il tempismo risulta qui essenziale.

Mario Bros. Arcade 40 anni

A fine partita, da buon cabinato arcade, ci sarà quindi un punteggio finale incrementabile eliminando quanti più nemici possibile durante le varie fasi e le fasi bonus. Mario Bros., inoltre, permette di sfidarsi con un altro giocatore o affrontare il titolo in co-op utilizzando Mario e Luigi per raggiungere in maniera più agevole l’obiettivo di liberare il sottosuolo di New York. Mario Bros. venne poi rilasciato su NES nella Serie dedicata ai Classici Arcade, su Atari 2600, Atari 5200 e Atari 7800, oltre a vari home computer come il Commodore 64, lo ZX Spectrum e l’Amstrad CDC.

Mario Bros. Arcade 40 anni

Le vendite del titolo inzialmente raggiunsero risultati al di sotto delle aspettative con circa 2000 cabinati piazzati a luglio 1983 negli Stati Uniti a differenza del Giappone dove risultò il terzo maggior successo arcade nello stesso mese. La crisi dei videogiochi del 1983, nota in Giappone come Atari Shock, non influenzò più di tanto il mercato arcade, a differenza delle console casalinghe, e infatti Nintendo raggiunse poi ottimi risultati anche in America arrivando a 3800 cabinati di Mario Bros. venduti. Sul fronte porting verso le console, parliamo di numeri decisamente più alti con 1.63 milioni di copie vendute su Famicom e 2.28 milioni di copie vendute globalmente per NES. In totale, considerando anche il porting su Atari 2600, Mario Bros. ha venduto quasi 4 milioni di copie a livello globale.

Dietro al successo di Mario Bros. ci sono due nomi ricorrenti in casa Nintendo per quegli anni: Shigeru Miyamoto e Gunpei Yokoi, cioè le stesse menti dietro la creazione di Donkey Kong. In questo nuovo titolo, una delle principali novità fu la proposta di Gunpei Yokoi di rendere Mario immune alle cadute da qualsiasi altezza, cosa che in Donkey Kong avrebbe portato invece alla morte di Jumpman. Nonostante le titubanze iniziali, questa abilità ritenuta sovrumana ma plausibile, venne implementata e Miyamoto creò un prototipo del gioco in cui Mario saltava e rimbalzava qua e là, rimanendone soddisfatto. Anche l’idea di combattere i nemici colpendoli dal basso giunse dal buon Gunpei Yokoi e piacque molto a Shigeru Miyamoto che la incluse, come sappiamo, nel gioco finale. Per quanto riguarda il cambio di mestiere per il suo protagonista, Miyamoto ritenne che, vista l’apparizione di Mario con tuta, cappello e baffoni in Donkey Kong, quella dell’idraulico sarebbe stata la mansione più idonea rispetto al carpentiere. L’idraulico sarebbe risultato, inoltre, più adatto come personaggio all’interno dell’ambientazione di gioco caratterizzata da una vasta rete di tubature giganti che rappresentavano le fognature presenti nel sottosuolo di New York.

Mario Bros. Arcade 40 anni

Sul fatto che Jumpman abbia cambiato nome in Mario, aleggia una leggenda riguardante il proprietario dello stabile che venne affittato a Nintendo of America in quegli anni e che si trovava a Tukwila, una cittadina della contea di King nello stato di Washington. Si trattava di un certo Mario Segale che, come suggerisce il nome, era un italo-americano. L’evento che portò al cambio di nome sarebbe stata l’irruzione di Segale, durante lo sviluppo di Donkey Kong, all’interno degli uffici Nintendo per reclamare il pagamento dell’affitto scaduto, redarguendo Minoru Arakawa, presidente di Nintendo of America, di fronte ai vari impiegati presenti. Non sappiamo i dettagli nello specifico ma è evidente che l’evento rimase ben impresso nella mente di Arakawa e degli sviluppatori presenti, tanto da portare alla decisione di Miyamoto di ribattezzare Jumpman in Mario.

Mario Segale Mario Bros. Arcade 40 anni

Mario Bros. ha anche un altro primato “ufficiale” che riguarda la prima apparizione di Luigi in un videogioco, ricondotta da Nintendo proprio a questo titolo. Tuttavia si tratta di un errore in quanto il fratello di Mario era già apparso nel Game & Watch Mario Bros. rilasciato il 14 Marzo 1983, poco prima del cabinato arcade. In tema musicale e di effettistica, Mario Bros. spicca soprattutto per l’iconico tema musicale presente sia prima di inserire il gettone nel cabinato che durante la prima fase di gioco e ispirato all’Eine Kleine Nachtmusik (La serenata in Sol maggiore K 525) di Mozart. Questo tema è possibile ritrovarlo anche successivamente, come tributo, in Dancing Stage: Mario Mix (uscito su Nintendo GameCube nel 2005) e Super Smash Bros. Brawl (uscito nel 2008 su Wii). Non è l’unico omaggio a Mario Bros. incluso da Nintendo in successivi titoli in quanto ritroviamo l’outfit di Mario tratto dalla cover giapponese di Mario Bros. per Famicom come costume per Super Smash Bros. (uscito su Nintendo 3DS e Wii U) ed usato anche per Wario, e nel già citato Super Smash Bros. Brawl.

Mario Bros. Arcade 40 anni

Ma oltre ai tributi, sono state innumerevoli le riproposizioni di Mario Bros. Arcade durante la storia delle console Nintendo poiché venne incluso in varie raccolte e come bonus in altri titoli del franchise. Un esempio è la sua presenza in Super Mario Bros. 3  col titolo di “Battle Mode” e nella collection Super Mario All-Stars. Risulta interessante anche la scelta di includere una versione rivisitata di Mario Bros. Arcade anche in tutti i titoli di Super Mario Advance rilasciati su Game Boy Advance. Mentre, in tempi più recenti, il titolo è stato incluso nella Virtual Console Wii, Wii U e 3DS fino ad arrivare alla più recente Arcade Archives curata e rilasciata da HAMSTER Corporation a partire dal 2017 su Nintendo Switch. Non va infine dimenticata la pregevole presenza del titolo, insieme all’originale Donkey Kong, nel Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System rilasciato da Nintendo nel 2016 e che ha lanciato il trend di riscoperta delle console storiche in versione miniaturizzata.


I contenuti di questo editoriale sono recuperabili anche in forma audio sul podcast Floppy Disk:

Puoi scrivere alla redazione di Floppy per commentare Metroid Prime e qualsiasi altra retro-cosa ti venga in mente tramite “La Posta di Floppy”: lapostadifloppy@gamesource.it

L’articolo Floppy Disk – Mario Bros. e i suoi 40 anni proviene da GameSource.

Streaming Box Gamepass

Jez Corden, insider e giornalista di Windows Central, è certo che Odyssey sarà il nuovo progetto di Blizzard Entertainment e sarà un videogioco survival (forse) multipiattaforma.

Blizzcon annunci

Nonostante l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft sia quasi ufficializzata il uovo progetto per ora titolato Odyssey dovrebbe essere un videogioco multipiattaforma con meccaniche Survival e Jez Corden né è quasi certo: “è così vicino a essere completato in un contesto multipiattaforma, che non avrebbe alcun senso renderlo esclusivo“. Che Odyssey esista ne è certo al 90% mentre resta il dubbio per il passaggio all’esclusività Xbox/PC nel caso in cui l’acquisizione venga completata in tempi relativamente brevi.

Corden delizia i fan con altri dettagli: “ha un look alla Overwatch, stile cartoon. Ciò che ho visto mi ha dato l’impressione che lo stile sia da favola stilizzata”. Se ne parla da molto ma purtroppo nulla di ufficiale ovviamente al momento, nel caso in cui Blizzard ci degni di una presentazione ufficiale vi terremo aggiornati!

L’articolo Odyssey: nuovo survival di Blizzard per un leak proviene da GameSource.

Resident Evil 4 Remake

La famosa casa produttrice di videogiochi Capcom ha recentemente annunciato che uno dei suoi ultimi titoli, Resident Evil 4 Remake, ha raggiunto il traguardo delle quattro milioni di copie vendute in poche settimane. Questo successo commerciale è stato raggiunto sia grazie alle copie fisiche distribuite ai rivenditori, sia grazie ai download digitali su PC e Console.

Il gioco ha registrato un enorme successo sin dal suo lancio, vendendo tre milioni di copie nei primi due giorni e superando poi il milione di copie vendute in poco più di dieci giorni. La Capcom si è detta molto soddisfatta dell’accoglienza positiva che Resident Evil 4 Remake ha ricevuto dal pubblico e dalla critica.

Resident Evil 4 Remake

La serie di Resident Evil è stata creata nel 1996 ed è diventata una delle più famose e celebri del mondo dei videogiochi, con adattamenti nel cinema, in TV e nella letteratura con romanzi e fumetti. Inoltre, la casa produttrice ha deciso di pubblicare un DLC gratuito, intitolato I Mercenari, che aggiunge una nuova modalità di gioco al gioco base di Resident Evil 4 Remake. Inoltre, la Capcom sta lavorando su un contenuto aggiuntivo intitolato Separate Ways, che sarà disponibile come DLC a pagamento.

Resident Evil 4 Remake

Secondo alcune voci di corridoio, la Capcom starebbe lavorando su un altro titolo della serie, il remake di Resident Evil 5. Tuttavia, al momento non ci sono conferme ufficiali in merito. In ogni caso, i fan della serie possono già godere di Resident Evil 4 Remake, un gioco che promette di continuare a riscuotere successi commerciali e di critica grazie alla sua storia coinvolgente, alla grafica migliorata e alla sua ambientazione inquietante e spaventosa.

L’articolo Resident Evil 4 Remake: vendite da record proviene da GameSource.

diablo iv

Diablo 4 ha recentemente caricato un video in cui gli sviluppatori descrivono in dettaglio le caratteristiche e i sistemi centrali dell’endgame del titolo e, sebbene la campagna di base sembrerà ricca di contenuti, i fan non sono molto contenti di ciò che verrà dopo.

Diablo II: Resurrected

Gli sviluppatori hanno parlato di concetti come i World Tiers, che sono essenzialmente modificatori di difficoltà per il gioco in generale. Una volta raggiunta la fine del gioco, diventeranno disponibili quelli che vengono chiamati “capstone dungeon” e, una volta completati, avrai accesso ai livelli del mondo più difficili, che ti garantiranno equipaggiamento e oggetti migliori.

Esaminano anche i Nightmare Dungeons di Diablo. Questi non sono nuovi dungeon esclusivi per l’endgame, ma piuttosto dungeon del gioco base a cui verranno aggiunti vari modificatori di difficoltà, come più obiettivi da completare, più nemici, nemici più forti e “affissi”. È stato descritto solo uno di questi affissi, l’Hell Gate, che porta semplicemente più nemici che non sono originari di quel particolare dungeon.

Quando si tratta di progressione di classe nell’endgame, dopo aver raggiunto il livello 50, i giocatori avranno accesso al sistema Paragon, dove potranno continuare a far progredire il proprio personaggio selezionando gli aggiornamenti su un tabellone, che devia in percorsi diversi tra i quali il giocatore deve decidere. Una breve sezione nel video qui sopra ha mostrato alcuni di questi aggiornamenti, e sono stati accolti con molto cinismo dai fan.

Alcuni commentatori hanno preso in giro la dinamica “+5 stat”. La maggior parte degli aggiornamenti visibili sulle schede modello ha semplicemente dato ai giocatori +5 in una determinata statistica specifica, invece di fornire bonus più tangibili che hanno notevolmente alterato il gameplay. Ciò è particolarmente deludente per alcuni fan, poiché ritengono che l’albero delle abilità standard che i giocatori usano quando salgono di livello (che è stato visto nella recente open beta del gioco) mancasse di profondità.

Diablo 4

Su Reddit, molti fan hanno espresso la speranza in qualcosa di più per quanto riguarda dungeon e raid. Sono rimasti delusi dal fatto che la maggior parte dell’endgame si concentrerà sulla ripetizione di dungeon precedentemente completati con modificatori di difficoltà. Sebbene alcuni lo difendessero, affermando che non era molto diverso dai precedenti giochi di Diablo, molti volevano ancora sfide più grandi ed esclusive da affrontare, non diversamente dalle mitiche incursioni di World of Warcraft.

L’articolo Diablo 4: i fan non sono contenti proviene da GameSource.

Avril e Mila sono due amiche per la pelle che adorano punzecchiarsi tra una passeggiata e l’altra in un mondo post-apocalittico senza alcun futuro. La Terra è stata quasi interamente distrutta da una misteriosa e sconosciuta calamità e i pochi sopravvissuti hanno ormai fatto pace con l’oscurità che ha rabbuiato i cieli del pianeta.

Un bel giorno Avril, vivace protagonista della storia, trova due medaglioni dall’aspetto curioso e non appena vi entra in contatto viene posseduta da occulte forze magiche con cui sarà destinata a convivere per l’eternità. Scopriremo immediatamente che gli oggetti magici racchiudono l’essenza di Sole e Luna, due primordiali entità divine protettrici dell’universo che sono alla ricerca del prescelto, un eroe (o in questo caso eroina) in grado di controllare immensi poteri capaci di riportare equilibrio nell’esistenza; le divinità riveleranno ad Avril non solo di averla attesa a lungo ma che l’unica via per guarire la Terra dal male che l’ha afflitta sarà purificare i nuclei di altro quattro pianeti, anch’essi caduti in rovina a causa della medesima oscurità. Assorbendo il potere elementale di questi pianeti Avril si trasformerà definitivamente nel Campione, un essere dal potere sconfinato destinato a sconfiggere le tenebre per sempre.

Batora Lost Haven

Luce e oscurità

Così si apre Batora: Lost Haven dell’italianissima Stormind Games, gioco di ruolo d’azione con visuale isometrica piacevolmente impreziosito da meravigliosi elementi da puzzle game. Il titolo, già disponibile per PC, PlayStation e Xbox dal 20 ottobre 2022, arriva finalmente a fare la sua comparsa anche su Nintendo Switch, piattaforma assolutamente eccezionale per poter godere delle avventure della simpaticissima Avril. Questa nuova edizione porta con sé anche diverse migliorie al sistema di combattimento, la possibilità di selezionare differenti livelli di difficoltà e alcuni bilanciamenti generali dell’esperienza di gioco.

Il gioco compare sul nostro schermo nella forma di un colorato action 3D ma la natura sfaccettata di Batora: Lost Haven non è immediatamente manifesta e vi richiederà almeno di provarlo per poter dire di averla compresa un po’ più a fondo; se in prima battuta il titolo potrebbe illudere e presentarsi come un action RPG vagamente simile a Diablo (diciamo il terzo capitolo o Diablo Immortal), dopo un paio delle circa 10 ore necessarie al completamento della prima run vi renderete conto che Batora è capace di brillare di gran lunga maggiormente come puzzle game e visual novel che come action, elementi che però appaiono magicamente ben amalgamati sia con l’ossatura della narrazione che con la struttura del divertentissimo combat system, che riesce a trasformare ogni scontro in un puzzle più che in una battaglia dai tratti canonici.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

I ragazzi di Stormind Games, già sviluppatori degli horror Remothered: Tormented Fathers e Remothered: Broken Porcelain, si spogliano delle vesti di programmatori ed entrano in quelle di maghi arrivando a confezionare un titolo sfumato e di buon pregio connotato da grande semplicità, caratteristica che ne permea ogni piccola fessura (dalla linearità dei percorsi all’albero delle abilità apprendibili dalla protagonista) e che ho sinceramente apprezzato moltissimo; non credo infatti che la complessità debba esser ricercata in un titolo come questo, ben più vicino a una favola che a un cruento hack and slash dal ritmo serrato.

Batora: Lost Haven vuole raccontarci qualcosa di semplice ma nondimeno ugualmente importante. Ce lo vogliono far capire i personaggi e le vicende che ne popolano l’universo ma soprattutto i suoi sviluppatori e la scrittrice Annika Morris, i cui romanzi fantasy per ragazzi Batora: Il risveglio e Batora: Il marchio di terra hanno ispirato il gioco: la natura è il tutto e noi siamo parte di essa, nel bene e nel male.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

La forma è sostanza?

Le vicende del titolo di Stormind Games si snodano in maniera piacevole lungo una manciata di missioni ambientate in quattro mondi diversi e sono raccontate brillantemente grazie ai frequenti dialoghi tra Avril e Mila, sempre freschi, concisi e mai scontati, spesso anche assolutamente divertenti senza mai scadere nell’eccesso o magari risultare stucchevoli. Ciò che però completa decisamente il mosaico è la presenza di dialoghi con risposte a scelta multipla la cui scelta andrà a modificare il vostro rapporto con gli attori delle vicende; grazie alla presenza in gioco di un basilare sistema di allineamento potremo quindi influenzare alcune sezioni narrative ma anche lo sviluppo stesso del personaggio, dando modo ad Avril di sfruttare differenti abilità equipaggiabili in base al tipo di esperienza derivata dalle scelte compiute nella storia. In realtà la sfortuna vuole che questa componente di gioco non sia così riuscita e profonda come potrebbe sembrare inizialmente e le scelte non comporteranno cambiamenti drastici all’interno della vicenda, anche se lo faranno abbastanza da farvi venir voglia di tentare almeno una nuova run in modalità New Game Plus.

Spunti da GDR

Se sotto un profilo narrativo il sistema di allineamento (che si divide tra Difensore, Neutrale e Conquistatore) finisce per zoppicare, parlando di progressione delle statistiche e delle abilità arriva a funzionare decisamente meglio e se la cava benone risultando semplice ma efficace; in base alle nostre azioni potremo infatti sbloccare punti corrispondenti a uno dei tre allineamenti e sfruttare alcuni potenziamenti dedicati chiamati Rune, ottenibili in combattimento o acquistabili da mercanti in cambio di risorse di vario genere raccolte durante le missioni. Guadagnando punti allineamento potremo equipaggiare un certo quantitativo di Rune, ognuna di queste però sarà utilizzabile solamente se disporremo del corretto numero di punti Difesa, Neutralità e Conquistatore, requisiti statistici che vi saranno indicati all’interno delle icone dei potenziamenti. I punti non saranno infiniti ed essendo le Rune dei veri e propri potenziamenti equipaggiabili ci troveremo a dover giocare di incastri al fine di trovare la miglior configurazione che valorizzi la nostra build.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

Se inizialmente il gioco potrà sembrare lento, e in generale la più grossa criticità che ho riscontrato nel titolo è proprio l’assenza di un ritmo ben bilanciato, procedendo nella storia e potenziando Avril tutto diventerà più bello e combattere sarà sempre più divertente e soddisfacente. Le Rune non serviranno solo a migliorare determinate statistiche ma anche a regalarvi abilità di combattimento, sia attive che passive, sia offensive che difensive, alcune di queste verranno inoltre sbloccate man mano che procederete con la storia. Non aspettatevi però un vero gioco di ruolo, Batora ne gratta via solamente la vernice più esterna e sebbene in alcuni casi potreste trovarvi a ragionare di strategia per affrontare qualche scontro, raramente la costruzione del personaggio avrà un impatto determinante per la vittoria, sarà tutta questione di abilità nel concatenare gli attacchi speciali di Avril, gli sviluppatori hanno puntato praticamente tutto su questo.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

Un combat system semplice ma di raro pregio

Possiamo quindi tranquillamente affermare che, narrazione a parte, Batora: Lost Haven sa essere a tratti anche un videogioco frenetico e i relativamente frequenti combattimenti metteranno alla prova le vostre dita per poter dimostrare ai nemici la superiorità in battaglia. Avril picchierà duro e lo farà grazie a uno stile di combattimento duale lievemente tecnico, suddiviso tra Benedizione Fisica e Benedizione Mentale, abilità di guerra che dovremo continuamente alternare durante gli scontri derivate dal potere dei medaglioni di Sole e Luna. Lo switch tra i due poteri sarà istantaneo premendo il tasto A, quando selezioneremo la Benedizione Fisica potremo sferrare pesanti colpi ravvicinati con uno spadone magico mentre entrando in stato di Benedizione Mentale saremo in grado di danneggiare i nemici dalla distanza grazie a rapide scariche di sfere energetiche. A entrambi gli stati di Benedizione corrisponderanno differenti abilità d’attacco utilizzabili in combattimento in qualsiasi momento al netto di alcuni cooldown da rispettare, dovremo solamente essere abbastanza cauti e giocare d’astuzia attendendo il momento giusto per sfruttarne il potere; i nemici infatti non saranno pochi e il più delle volte sarà utile attendere che facciano la comparsa i più grandi prima di consumare un’abilità utile. Il medesimo discorso vale per gli scontri con i boss dove sarà decisivo infliggere più danni possibili all’interno di una finestra di stordimento per evitare che questi recuperino parte della loro vita.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

L’idea però veramente vincente che gli sviluppatori hanno incorporato nel sistema di combattimento (e che ne aumenta notevolmente la frenesia) è che ogni nemico si presenterà di fronte a voi colorato di arancione o di viola, indicandovi a tutti gli effetti a quale tipo di attacco saranno deboli. Sia i boss che le piccole orde di nemici di colori diversi che incontrerete vi forzeranno quindi ad alternare i due poteri in continuazione contribuendo in maniera eccezionale al vostro divertimento. Questo dover costantemente interrogare lo schermo al fine di decidere quale abilità utilizzare trasformerà gli stessi combattimenti in rapidissimi puzzle da risolvere con le cattive mentre attaccare i nemici con il potere opposto si rivelerà spesso una perdita di tempo, soprattutto giocando in modalità difficile, la cui particolarità è quella di non poter infliggere alcun danno a nemici di colore opposto al vostro.

Quando il gioco si fa puzzle…

Un titolo piacevole questo Batora: Lost Haven, non vi farà crollare in un bagno di sudore ma vi rilasserà, soprattutto durante le riuscitissime fasi puzzle, le mie preferite in assoluto e quelle in cui a mio avviso il gioco riesce a splendere ancora di più. In diversi momenti della storia Avril verrà catapultata all’interno di misteriosi dungeon in cui per farsi strada dovrà interagire con elementi dell’ambiente come pedane o piedistalli e ancora una volta il sistema delle Benedizioni tornerà a giocare un ruolo fondamentale; la chiave per riuscire a trovare l’uscita di questi labirinti sarà proprio utilizzare correttamente i poteri fisici e mentali donati dai medaglioni. Talvolta dovremo controllare sfere enormi e attivare pulsanti, altre volte ci troveremo a posizionare delle piattaforme nel giusto ordine o a dover cercare un modo per allinearle correttamente in modo da lasciar passare Avril. I puzzle non saranno pochi e qualche volta vi daranno anche del filo da torcere. Sezioni di gioco che mi hanno ricordato moltissimo alcuni degli enigmi presenti nei vari Zelda, lascio però a voi l’onere o l’onore di decidere se questo sia un dettaglio negativo o positivo. Nel corso del gioco ci imbatteremo poi anche in altri tipi di puzzle, questa volta ambientali, tutti comunque di stampo classico e dalle soluzioni elementari.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

Nintendo Switch continua a resistere

Non è un caso che l’analisi del lato tecnico della versione Switch arrivi in chiusura di questa recensione, Batora infatti, nonostante si lasci giocare senza grandi problemi sulla console Nintendo, non è esente da limiti in termini di performance, ho preferito quindi prima di tutto esporre quelli che a mio avviso sono i grandi pregi del gioco per darvi modo di assimilare meglio i suoi difetti grazie a uno sguardo meno arido ed eccessivamente critico. Non possiamo nasconderci dietro un dito, se si cerca un’esperienza molto più definita e fluida in termini grafici Batora: Lost Haven è senza ombra di dubbio ben più godibile su PC o console next-gen (forse ormai sarebbe meglio chiamarle current-gen), il valore aggiunto di giocarlo sulla console ibrida deriva infatti come nella maggior parte dei casi dalla natura portatile del giocattolino Nintendo; se dovessi scegliere dove giocare il titolo di Stormind Games con buona pace sceglierei comunque di acquistarlo per Switch perché è il tipico gioco che funziona alla grande in portabilità grazie al suo approccio diretto e rilassato, perfettamente apprezzabile utilizzando i Joycon, senza alcuna necessità di dover ripiegare su un vero e proprio pad alla ricerca di una maggiore comodità.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

Vero, questa versione è di gran lunga meno definita, presenta spesso visibili caricamenti di texture e un effetto aliasing discretamente pronunciato, però scorre liscia senza perdere colpi, rimane fluida comportandosi egregiamente nonostante i limiti della console e regala un’esperienza ancora migliore in portabilità, modalità di cui il videogioco giova grazie alla minor risoluzione dello schermo, eventuali difetti grafici risulteranno dunque meno visibili o assenti del tutto con un’immagine dall’aspetto meno chirurgico ma genuinamente gradevole agli occhi. Riportare questi dati è un dovere ma alla stessa maniera mi impongo con decisione nel sostenere che non ritengo assolutamente che questi lati negativi possano essere considerati realmente come dei contro, nel 2022 siamo tutti perfettamente in grado di riconoscere i limiti di Switch e più i nostri schermi saranno grandi e definiti più diverrà evidente che la grafica all’ultimo grido non è ciò che ci interessa se abbiamo deciso di acquistare la piattaforma di Nintendo.

Batora: Lost Haven - Nintendo Switch

Batora: Lost Haven, ha un ritmo altalenante: il gioco non è lento ma non è nemmeno veloce, gli scontri sono tanti ma non così tanti, i combattimenti non rappresentano mai una vera sfida e alcune fasi di gameplay – soprattutto le prime due ore in assoluto – potrebbero addirittura annoiare a causa di sezioni narrative introduttive alle vicende eccessivamente frammentate e in cui l’assenza di azione si fa sentire con buon peso. L’avventura di Avril si risolleva fortunatamente una volta ingranata la storia e sbloccata la prima manciata di abilità, il rischio però è che il giocatore possa desistere prima ancora che il gioco inizi per davvero. Non mollate, gustatevi i brillanti dialoghi tra le due amiche e lasciatevi trasportare da un’avventura fantasy che non mancherà di dimostrarsi ispirata e capace di regalarvi sorprese inaspettate.

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