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Quasi Tutti gli Articoli in questa categoria sono tratti dal sito: http://www.gamesource.it/ a cui va riconosciuto il giusto merito e va tutta la mia gratitudine per l’ottimo lavoro che svolgono

Alien Covenant

20th Century Studios ha annunciato l’inizio delle riprese del nuovo film ambientato nell’universo creato da Ridley Scott.

Alien Covenant

Le riprese del nuovo Alien diretto e prodotto da Fede Alzarez e di cui ancora non conosciamo il titolo ufficiale, inizieranno ufficialmente il 9 marzo a Budapest. Ridley Scott figurerà come produttore esecutivo del progetto con la sua casa di produzione Scott Free. Nel cast figurano Cailee Spaeny (Omicidio a Easttown), David Jonsson (Industry), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (Rosaline), Spike Fearn (The Batman) e Aileen Wu (Away from home).

Cailee Spaeny

Cailee Spaeny

La trama ufficiale è ancora avvolta nel mistero anche se 20th Century Studios ha annunciato che il film seguirà le vicende di un gruppo di giovani su un mondo lontano alle prese con la forma di vita più terrificante dell’universo.

Il nuovo film di Alien vivrà di una storia indipendente dalla saga principale e sarà distribuito tramite Disney+ ma non è ancora stata rivelata una finestra di uscita.

L’articolo Nuovo film di Alien in arrivo proviene da GameSource.

Atomic Heart

Il mondo fantascientifico ucronico di Atomic Heart sa essere davvero spietato, vediamo quindi insieme alcuni consigli per poter affrontare le prime ore di gioco in maniera più consapevole ed essere all’altezza degli svariati nemici che incroceranno la nostra strada.

Atomic Heart

Interfaccia di gioco

Come moltissimi altri titoli sparatutto anche Atomic Heart presenta la classica interfaccia di gioco utile per tenere sotto controllo abilità, energia e armi. Analizziamola insieme:

Atomic Heart interfaccia

  1. Obiettivo attuale: in questa posizione dello schermo vi verrà indicata la missione in corso.
  2. Livello di allarme: uno degli elementi più utili da tenere sotto controllo. Il livello di allarme varia tra 0 e 2, più e alto e più significa che avete allertato i nemici provocandone la comparsa. Evitate o disattivate le telecamere per mantenere basso il livello di allarme.
  3. Schivate: il valore indica quante volte potete schivare prima di dover ricaricare l’abilità. All’inizio del gioco sarà possibile schivare solamente 2 volte consecutivamente.
  4. Consumabili: l’icona mostra i consumabili attualmente equipaggiati e la quantità disponibile pronta per l’uso.
  5. Barra della vita: c’è poco da spiegare se non che la vita tenderà leggermente a ricaricarsi una volta scesa sotto un certo livello. La quantità di vita che può ricaricarsi in automatico è incrementabile acquistando potenziamenti personaggio.
  6. Polimeri: queste icone indicano quali poteri avete equipaggiato, per esempio Scossa. Ogni potere avrà necessità di ricaricarsi dopo l’utilizzo e potrete controllarne il tempo di ricarica grazie al colore dell’icona che andrà come riempiendosi dopo averne fatto uso.
  7. Celle energetiche: questo indicatore mostra le munizioni di armi che prevedono l’utilizzo di energia invece di normali proiettili. L’indicatore andrà ricaricandosi gradualmente dopo l’uso e la velocità di ricarica o la quantità di energia disponibile possono essere aumentate acquistando i relativi potenziamenti.
  8. Cartucce colpi per armi da mischia: alcune armi potranno essere potenziate con la possibilità di incrementare il danno grazie a colpi di tipo elementale, l’indicatore vi mostrerà i proiettili a disposizione per questo tipo di attacco.
  9. Munizioni: l’indicatore mostra le munizioni disponibili per l’arma da fuoco in uso.

Atomic Heart

Sopravvivere in combattimento

Come dicevamo Atomic Heart sa essere spietato e frenetico rispetto ad altri titoli a cui è stato paragonato, come per esempio Bioshock, pensiamolo quindi più vicino a un DOOM. I nemici saranno veloci e vi attaccheranno con grande violenza, l’unico modo per uscire vincitori dagli scontri è quindi di affrontarli uno a uno e di schivare il più possibile; il gioco vi dirà infatti chiaramente quando farlo mostrandovi un’icona arancione a cerchio di fronte ai nemici quando questi staranno per sferrare un attacco. Evitare di innalzare il livello di allarme, schivare i colpi dei nemici e affrontarli singolarmente vi aiuterà dunque a perdere meno vita possibile e a proseguire l’esplorazione con più tranquillità. Non dimenticate poi che quasi tutti i nemici una volta sconfitti potranno essere depredati per ottenere materiali utili al crafting, combatterli invece di evitarli è quindi sensato, soprattutto nelle primissime fasi di gioco in cui abbiamo tutta la tranquillità per studiarne le meccaniche.

Atomic Heart

Usate lo scanner ed esplorate ovunque

Nelle primissime fasi di gioco vi verrà spiegato come utilizzare il vostro scanner ambientale. Utilizzatelo come se non ci fosse un domani per controllare ogni angolo dell’ambiente, tutti i contenitori che potranno essere controllati per ottenere risorse vi verranno mostrati in azzurro e l’evidenziazione sparirà una volta recuperati i materiali al loro interno, facendo una scansione veloce sarà quindi semplicissimo a colpo d’occhio capire dove poter trovare oggetti utili. Lo scanner si rivelerà fondamentale ovviamente non solo per la ricerca di risorse per il crafting ma anche per qualsiasi altro oggetto ma anche per studiare i nemici; questi vi saranno mostrati sullo scanner di un vivido arancione e rimanendo focalizzati su di loro per qualche istante darà il tempo al computer di elencarvi particolarità e punti deboli, informazioni decisamente utili per la vostra superiorità sul campo di battaglia.

Perdete tempo a giocare con il crafting

Come spesso capita in questi titoli vi troverete ad aver a che fare anche con meccaniche di crafting, ovvero creazione di oggetti consumabili per la cura, munizioni, armi e potenziamenti di queste. Sperimentate, create e spendete risorse senza avere paura perché la particolarità del sistema di crafting di Atomic Heart è che ogni singolo oggetto utilizzato per creare armi e potenziamenti di esse vi verrà restituito se decidete di smontarlo per modificare altro. Chiaramente non sarà possibile recuperare risorse spese per la creazione di consumabili ma il meccanismo di recupero risorse è applicabile anche alle abilità. Fantastico, no? In questo modo potrete veramente essere liberi di sperimentare per scoprire quale build si presta maggiormente per il vostro stile di gioco.

Atomic Heart

Tenetevi stretta l’elettricità

L’abilità Scossa ed Elettro, la prima arma energetica che avrete a disposizione, sono degli alleati insostituibili, grazie a esse potrete non solo stordire i nemici (o distruggerli proseguendo con i potenziamenti) e disabilitare telecamere di sicurezza ma vi permetteranno soprattutto nelle prime fasi di gioco di risparmiare una quantità disarmante di proiettili per armi da fuoco. Tenete questi strumenti da conto e valutate di potenziarli proseguendo nel gioco perché continueranno a essere qualcosa di insostituibile anche se avrete modo di giocare con armi ben più potenti.

Siate silenziosi, se possibile

I nemici di Atomic Heart saranno in grado di farvi sudare per cui valutate sempre la possibilità di muovervi silenziosamente e di attaccarli alle spalle. Non sarà facile, il gioco tutto sommato cerca sempre di farvi combattere, però cercate il più possibile di non attivare il sistema di sicurezza, evitando quindi di dover affrontare orde di agguerriti robot.

Ricaricate le Celle Energetiche con le armi da mischia

La batteria delle armi energetiche si ricaricherà in autonomia e potrete potenziarne le statistiche, tuttavia potrete anche incrementare ulteriormente la velocità di ricarica utilizzando le armi da mischia; alcune di queste infatti saranno potenziabili con specifiche abilità legate alla velocità di ricarica delle Celle Energetiche. Ancora una volta, sperimentate con il crafting.

Atomic Heart

Esplorate, esplorate ed esplorate

Nonostante non sia assolutamente obbligatorio ai fini della storia principale esplorare interamente l’open-world di Atomic Heart non possiamo che consigliarvi di farlo. In moltissimi casi potenziamenti e armi vi verranno lanciati tra le mani direttamente dal gioco man mano che procederete lungo le quest principali ma come in ogni open-world che si rispetti esplorando potrete trovare molto di più. Il mondo di Atomic Heart non è dei più tranquilli da battere in cerca di oggetti e potenziamenti, sarete costantemente nell’occhio di nemici e telecamere di sicurezza, disattivando però il sistema HAWK riuscirete a essere più tranquilli e frugare all’interno di contenitori nascosti si rivelerà, almeno temporaneamente, più semplice di quanto pensiate.

Atomic Heart è disponibile per PlayStation 5, Playstation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC dal 21 febbraio 2023, anche sul Game Pass.

L’articolo Atomic Heart – Consigli per iniziare proviene da GameSource.

Atlas Fallen

Focus Entertainment ha annunciato che il suo nuovo action GDR sviluppato da Deck13, studio dietro le quinte di The Surge, arriverà il 16 maggio. Atlas Fallen sarà disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Il publisher comunica inoltre che un nuovo trailer dedicato al gameplay del gioco è in dirittura di arrivo.

Atlas Fallen sarà ambientato in un mondo desertico ricco di pericoli e antichi misteri. Il giocatore sarà alle prese con la ricerca di creature mitologiche con l’ausilio di potenti armi in grado di mutare forma ma avrà anche a disposizione abilità magiche con cui potrà controllare la sabbia, elemento centrale della storia.

Atlas Fallen

L’unione di questi strumenti permetterà la concatenazione di combo di incredibile effetto durante i combattimenti. Secondo un’intervista agli sviluppatori sembra anche che il gioco includerà alcune idee mutuate da The Surge, come per esempio la possibilità di focalizzare i danni su determinate parti del corpo dei nemici ma anche la modifica delle abilità del personaggio mediante l’uso di specifiche mods applicabili.

Atlas Fallen

Nel gioco il protagonista potrà anche raccogliere e collezionare una sorta di “essenza” dei nemici e usarla a proprio piacimento per modificare lo stile di gioco e di combattimento. La campagna di Atlas Fallen potrà essere giocata in single player ma anche in cooperativa multigiocatore.

Il trailer utilizzato l’anno scorso per annunciare il gioco ci ha mostrato quasi esclusivamente scene pre-renderizzate, speriamo quindi di poter mettere presto le mani su un nuovo video in grado di mostrare maggiormente il gioco nelle sue fasi di gameplay.

L’articolo Atlas Fallen uscirà a maggio proviene da GameSource.

Yosuke Matsuda

Yosuke Matsuda lascerà la poltrona di presidente e representative director di Square Enix Holdings lasciando il posto all’attuale direttore della compagnia Takashi Kiryu. Il cambiamento all’interno della struttura societaria avrà effetto ad approvazione avvenuta da parte del consiglio ed entrerà in vigore da maggio 2023.

Yosuke Matsuda

Yosuke Matsuda

Le motivazioni del cambiamento sono legate alla volontà della società di rispecchiare al 100% un clima di mutamento tecnologico e creatività anche da un punto di vista manageriale. Yosuke Matsuda, successore di Yoichi Wada, è stato presidente di Square Enix Corporation a partire da aprile 2013 e di Square Enix Holdings da giugno dello stesso anno.

Takashi Kiryu

Takashi Kiryu

Takashi Kiryu, classe 1975 con una formazione prettamente business manageriale e in entrata nella posizione di presidente, lavora con la società giapponese dal 2020 e attualmente ricopre la posizione di Director di Square Enix Holdings.

Per quanto riguarda gli annunci videoludici della compagnia non possiamo che ricordare l’arrivo dell’attesissimo Final Fantasy XVI tra pochi mesi su PlayStation 5.

L’articolo Square Enix: cambio di presidente proviene da GameSource.

Gamedec: Definitive Edition

Fine 22° secolo. Il mondo conosciuto ha cessato di esistere e l’umanità si è ritirata a vivere all’interno di città verticali per proteggersi da una natura ostile che ha preso il sopravvento. La società è spaccata tra chi vive ai piani alti, tra le nuvole e le auto volanti, e chi vive nei “low level”, i piani inferiori, dove l’oscurità regna sovrana e il sole è solamente un ricordo.

Gamedec: Definitive Edition

Cyberpunk ne abbiamo?

In questo contesto alcune multinazionali tecnologiche hanno reso possibile l’alienazione della popolazione realizzando interi mondi digitali in cui poter vivere, veri e propri videogiochi in cui le persone possono realizzarsi crogiolandosi nel falso mito di una vita migliore, fatta di nuovi inizi ma anche di innominabili perversioni. Una falsa realtà totalizzante che ha reso la vita vera una tetra illusione da cui chiunque vuole solamente fuggire. Ma è impossibile distinguere realmente ciò che è vero da ciò che è falso e il Virtualium, il mondo digitale, è qualcosa di molto più infido, una zona grigia in cui si muovono poteri e volontà difficili da decifrare, dove la malavita gioca un ruolo fondamentale e in cui le viscide corporation strisciano muovendo ogni filo.

Viene così fondato l’ordine dei Gamedec (contrazione di Game e Detective), guardiani il cui compito è vigilare all’interno dei videogiochi, investigatori del mondo virtuale con la missione di indagare sui comportamenti dei giocatori e sulla regolarità della loro permanenza all’interno del Virtualium. Noi siamo uno di loro. Armati di Cyberdeck e software di hackeraggio scivoliamo come ombre nei mondi di gioco e inseguiamo ogni singolo indizio invisibile all’occhio della persona comune. Esperti di cyber sicurezza che vivono alla giornata con l’unico scopo di portare a termine il caso per incassare crediti.

Vi basterà giocare alcuni minuti di Gamedec per capire che il vostro viaggio sarà un arrovellato trip cyberpunk all’ennesima potenza. E in effetti il gioco fin dalle sue primissime battute non nasconde la sua natura di thriller fantascientifico distopico che non ha timore di “rubare” a mani basse dai capostipiti del genere: Neuromante, Johnny Mnemonic, Matrix, ExistenZ, The peripheral e Ready Player One sono solo le prime opere a cui riesco a pensare in questo momento che hanno chiaramente avuto un’influenza determinante nello sviluppo del titolo di cui stiamo parlando e il protagonista stesso, uno dei tanti Gamedec in circolazione, ricorda fin troppo da vicino un blade runner, un agente speciale che nel film di Ridley Scott e nel romanzo di Philip K. Dick da cui è tratto lavora per rintracciare e uccidere i replicanti in fuga che si fingono umani. Ma Gamedec ci piace lo stesso perché un po’ di fantascienza distopica non può mai mancare.

Gamedec: Definitive Edition

Gamedec: Definitive Edition, titolo basato sugli omonimi racconti cyberpunk dello scrittore polacco Marcin Przybyłek e già disponibile per PC dal 2021, si presenta finalmente anche su PlayStation 5 nella sua forma migliore e in tutto il suo splendore di GDR isometrico punta e clicca. Al netto di alcuni bug riesce anche a portare a casa la pagnotta più che decentemente dimostrando di potersi ritagliare il giusto spazio nella libreria dei cultori del genere.

Il viaggio ha inizio in una futuristica Varsavia, all’interno del nostro appartamento (una sorta di piccolo hub a cui faremo ritorno di tanto in tanto), con la chiamata di un potenziale cliente il cui figlio si trova da giorni bloccato con la mente all’interno di uno dei tanti mondi di gioco esistenti, in stato di coma sul lettino che funge da periferica di connessione con la realtà virtuale. Inizieremo dunque a districarci in un fitto intreccio di dettagli, eventi e personaggi che ci porterà infine a rivalutare completamente la natura dell’esistenza stessa.

Gamedec: Definitive Edition

Graficamente Gamedec: Definitive Edition se la cava benone

Gamedec: Definitive Edition è un GDR puro ma limitato il cui problema forse più ingombrante è quello di arrivare sul mercato dopo uno dei titoli che ha ridefinito gli standard di avventura narrativa di ruolo punta e clicca isometrica, mi riferisco naturalmente a Disco Elysium. Gamedec è bello, ma non come Disco Elysium. Gamedec è scritto abbastanza bene, ma non di certo come Disco Elysium. Gamedec propone uno sviluppo interessante del personaggio, ma non profondo come Disco Elysium. Insomma, è impossibile giocare a Gamedec senza fare questo paragone, tuttavia il GDR di Anshar Studios ha una sua anima e un suo senso e anche se non si presenta come il titolo più innovativo e strutturato del genere rappresenta comunque una piccola perla videoludica piacevole da spolpare.

Nel gioco ogni dettaglio e ogni scelta modificheranno il corso degli eventi rendendo di fondamentale importanza prestare attenzione a tutti gli indizi che incontreremo sulla nostra strada. Il gameplay è strutturato infatti come un thriller investigativo in cui dovremo indagare su alcuni crimini, non combatteremo, non salteremo e non faremo saltare in aria nulla, il nostro compito sarà fondamentalmente quello di parlare con testimoni e raccogliere informazioni in modo da poter formulare una soluzione appropriata del caso. Il gioco è praticamente tutto qui. Dopo aver battuto tutte le piste possibili ed esserci fatti un’idea della situazione potremo ragionare in prima persona e provare a dedurre la soluzione del problema lavorando all’interno di un’apposita schermata che ci mostrerà tutte le informazioni raccolte. L’intuizione che avremo naturalmente potrebbe anche non essere corretta ma in ogni caso influenzerà il rapporto del protagonista con gli altri personaggi e con il corso degli eventi. Giunti alla fine ci accorgeremo anche di quanto.

Gamedec: Definitive Edition

Il menu delle deduzioni

La scrittura di Gamedec è di buon livello, praticamente tutti i personaggi presentano una discreta caratterizzazione e i dialoghi si presentano fin da subito come densi e carichi da un punto di vista narrativo, raramente ho avuto il piacere di leggere ogni singola linea e ogni pagina del codex come in questo caso, anche se quest’ultimo può risultare anche fin troppo verboso a tratti rimanendo tuttavia assolutamente interessante da leggere e talvolta anche essenziale da consultare per comprendere al meglio alcune situazioni e il background di storia e protagonisti. Sfortunatamente devo però segnalare che il gioco non è disponibile in Italiano.

Dopo una relativamente semplice schermata di creazione del personaggio basata su una serie di preset sia estetici che narrativi del protagonista potremo inoltrarci nel gioco vero e proprio e nello sviluppo del nostro alter ego digitale. La storia potrà essere giocata scegliendo tra due diversi livelli di difficoltà, normale e true detective (differenziate in pratica dalla sola possibilità nella prima di poter salvare la partita in ogni momento), e si snoderà lungo una manciata di situazioni che ci porteranno a esplorare mondi di gioco dove avremo a che fare con eventi e personaggi che finiranno inesorabilmente per essere intimamente collegati. I dialoghi guideranno lo sviluppo della vicenda e il criterio con cui li affronteremo determinerà il guadagno di punti esperienza, con questi potremo quindi sbloccare delle abilità utili a creare nuove possibilità di dialogo altrimenti inaccessibili, alcune di queste andranno veramente a modificare il corso degli eventi e il consiglio quindi è quello di ponderare bene quali di queste caratteristiche sbloccare in prima battuta, Gamedec infatti sarà parsimonioso nel donarvi punti utilizzabili; l’unico metodo per ricavarne di nuovi sarà unicamente quello di dialogare con i personaggi ed effettuare scelte, azioni che non saranno assolutamente possibili all’infinito ma saranno strettamente legate alla progressione della storia principale. Il titolo vi proporrà anche qualcosa di molto simile a delle brevi quest secondarie ma le considererei più che altro delle possibilità in più per ottenere indizi sul caso principale o per sbloccare trofei.

Gamedec: Definitive Edition

L’esperienza guadagnata sarà suddivisa secondo alcune categorie morali legate ai diversi comportamenti tenuti dal personaggio durante le interazioni e in base alle risposte che darete agli NPC potrete guadagnare punti spendibili all’interno di un piccolo albero di abilità chiamate “Professioni”. Queste vi permetteranno di accedere a ulteriori opzioni di dialogo o di effettuare azioni altrimenti impossibili all’interno dell’ambiente, possibilità che potrebbero anche rivelarsi incredibilmente importanti per lo snodo narrativo. Qui si vede però tutto il limite di Gamedec, un titolo che nonostante una storia intrigante (anche se a tratti eccessivamente arrovellata su se stessa), una buona forma fisica e il suo strizzare l’occhio ai giochi di ruolo da tavolo, finisce per risultare un prodotto abbastanza superficiale e meno profondo di quanto possa sembrare inizialmente. 

Gamedec: Definitive Edition

L’albero delle abilità

Dimentichiamoci le diversificate possibilità di costruzione del personaggio di Disco Elysium perché in Gamedec riusciremo a completare la prima run sbloccando quasi tutte le (poche) professioni ritrovandoci quindi in alcuni casi a poter accedere a tutte le opzioni di dialogo, chiaramente in molti casi potremo sceglierne solamente una precludendoci le altre ma non avremo in ogni caso di fronte a noi un gameplay in grado di modificarsi radicalmente, come invece può accadere nella maestosa creazione di ZA/UM. Tuttavia anche questo thriller si lascia giocare e forte di un’estetica e di una narrazione ben connotate all’interno dei canoni sci-fi cyberpunk riesce ugualmente a intrattenerci e ad affascinarci, complice anche la sua durata abbastanza breve: Gamedec non vi porterà via più di 10/15 ore del vostro tempo aprendo la porta alla possibilità di essere rigiocato anche più volte affrontando le situazioni con scelte alternative.

Gamedec: Definitive Edition

Da una parte avrei voluto durasse di più, dall’altra invece sono felice di essermi trovato tra le mani un prodotto pensato in questo modo perché Gamedec non ha un solo finale e vederli tutti vi richiederà necessariamente di rigiocare la storia. Un’avventura di durata complessivamente contenuta vi stimolerà quindi più facilmente a ricominciare da capo senza grossi problemi. Il titolo di Anshar Studios non si fa fregare e non basterà caricare l’ultimo salvataggio per completare il gioco con un altro finale perché non potrete farlo, non sarete proprio in grado di effettuare determinate scelte se non siete arrivati nei punti salienti facendone altre concatenate in precedenza. Da questo punto di vista Gamedec funziona davvero bene.

Se la storia è affascinante ma non delle più originali e se il gameplay risulta appassionante ma non così profondo, dobbiamo comunque dire che visivamente il gioco fa il suo sporco lavoro; Gamedec: Definitive Edition si mostra graficamente di ottima fattura con ambientazioni dettagliate nella loro semplicità e illuminazione davvero piacevole per gli occhi, complice anche il fatto che i mondi di gioco sono tutt’altro che enormi dando quindi la possibilità agli sviluppatori di tenere alti i dettagli di rendering senza compromettere le performance della nostra PlayStation 5. Il titolo, tra le altre cose, su console non presenta le due ormai canoniche opzioni grafiche performance e qualità ma consente addirittura di modificare le impostazioni in maniera dettagliata come su PC e di bloccare o sbloccare il frame rate. Personalmente sono riuscito a godere piacevolmente della mia avventura impostando tutti i dettagli al massimo e bloccando il frame rate a 60 FPS. Nel complesso il gioco si è sempre comportato bene tranne in un paio di casi in cui il personaggio è sembrato inchiodarsi contro un muro invisibile (problema che ho rapidamente aggirato semplicemente spostandomi) e in cui l’applicazione ha dato errore chiudendosi. Nulla di particolarmente degno di nota o che non possa esser risolto con una piccola patch. Ottimo anche il sistema di movimento: pur trattandosi di un’avventura punta e clicca la struttura del gioco e della progressione del personaggio risultano talmente basilari che ci si muove senza alcun problema con gli analogici, sia nelle ambientazioni che nei menu delle abilità, non facendo mai soffrire l’assenza di un mouse.

Gamedec: Definitive Edition

Purtroppo non posso spendere grandi parole invece per il comparto audio che per quanto aiuti a rendere affascinante l’atmosfera e abbellisca le vicende fantascientifiche che stiamo vivendo non riesce minimamente a restare nella memoria del giocatore. Dopo tre giorni non mi ricordo nemmeno una nota o un effetto sonoro che ho sentito.

Gamedec: Definitive Edition è un puro delirio cyberpunk impossibile da lasciarsi sfuggire se si è rimasti orfani dopo aver completato Disco Elysium o Cyberpunk 2077. Purtroppo e tristemente però non riesce a eguagliare o ad avvicinarsi nemmeno lontanamente a nessuno dei due, nel primo caso da un punto di vista di struttura di un gameplay che in ambito GDR arriva solamente a scalfire la superficie, nel secondo caso invece da un punto di vista narrativo perché pur nuotando all’interno di un immaginario incredibilmente ricco e affascinante, Gamedec finisce per proporre una storia sì di forte intrattenimento e complessa al punto giusto ma comunque eccessivamente derivativa e di gran lunga meno originale di quanto si speri (quando arriverete in fondo capirete benissimo cosa intendo), sarebbe però sbagliato sminuirne la qualità complessiva o la dedizione con cui è stata scritta.

Gamedec: Definitive Edition

Il gioco in fin dei conti si configura come un’esperienza più letteraria che videoludica, a tratti quasi una visual novel, ma che nonostante la semplicità delle sue meccaniche riesce a tenervi imbullonati alla sedia per tutto il tempo e quelle 10 ore di gioco che passerete davanti allo schermo vi sembreranno volare via, proprio come quando dopo una giornata stancante vi ritrovate a mangiare puntate su puntate della vostra serie televisiva preferita sperando di non vederne mai la fine.

L’articolo Gamedec: Definitive Edition – Recensione proviene da GameSource.

Elden Ring

L’Interregno di Elden Ring è un Open World popolato da tanti, variopinti personaggi in cerca di aiuto. Se il Senzaluce di turno risponderà alle loro chiamate, potrà avviare degli incarichi secondari o delle missioni legate in maniera indissolubile a uno dei vari finali del GDR di azione a cura di FromSoftware.

Una degli abitanti del mondo creato in collaborazione con George R. R. Martin è Hyetta, il cui primo incontro potrà avvenire – a patto di seguire un determinato percorso – nelle prime battute di gioco. Dopo la prima presentazione, quest’ultima si sposterà in più e più punti della mappa, pertanto di seguito descriveremo i passi da compiere per assaporare per intero questa missione di Elden Ring.

Elder Ring

Presentazioni e secondo incontro

Assicuratevi prima di tutto di avere completato la missione su Irina, la sfortunata principessa del Castello di Morne, nella Penisola del Pianto a Sud di Sepolcride. Questo è infatti l’innesco affinché la vergine bendata compaia fuori dal Castello Grantempesta, dalla parte del primo Luogo di Grazia di Liurnia Lacustre. Hyetta vi dirà di avere perso la via e di avere bisogno di varie unità di Uva di Shabriri: un pezzo si trova appena prima rispetto alla sua ubicazione, all’interno del castello; più nello specifico, partendo dall’arena di Godrick l’Innestato, dovete entrare nella sala del trono e andare a sinistra. Scendendo le scale, dovete poi lasciarvi cadere al piano di sotto dove troverete un fantasma e al suo fianco l’agognato oggetto.

Consegnandole l’Uva, la ragazza proseguirà nel suo viaggio, in attesa di rivedere il Senzaluce. Per scovare il secondo oggetto richiesto, recatevi sulla riva Est di Liurnia Lacustre, al seminterrato delle Rovine Purificate. Rompendo alcune piattaforme di legno che coprono il tunnel troverete la ricompensa da dare a Hyetta, la quale sarà seduta sul bordo Ovest del lago stesso.

Elden Ring

Terzo e quarto incontro

Il prossimo traguardo per questa missione di Elden Ring è la parta opposta di Liurnia e in particolare la Capanna del Vendicatore, davanti alla Chiesa dell’Inibizione, a Nord, dopo il Villaggio della Fiamma Frenetica. Se avrete seguito dapprima la sotto trama di Edgar e Irina, in questo punto dovrete uccidere l’invasore Vyke per guadagnare la terza Uva. Hyetta vi attende davanti al Luogo di Grazia chiamato Ponte dei Sobborghi dell’Accademia. Datele l’Uva e ditele l’atroce verità al fine di continuare con la sua missione. Assicuratevi poi di dialogare con lei una seconda volta dopo avere riposato a un qualsiasi Luogo di Grazia o dopo avere effettuato un viaggio rapido.

Hyetta richiede ora un pezzo di Uva Marchiata, chiamata così poiché è stata bruciata. A possederla è Vyke, impronta purulenta, una versione del cavaliere visto alla Rocca della Tavola Rotonda, che si trova a Sud della Chiesa dell’Inibizione. La si raggiunge dal Grande Montacarichi di Dectus, dopo aver completato l’Accademia di Raya Lucaria. Per raggiungere l’invasore dovrete passare per il Villaggio della Fiamma Frenetica, luogo dove sarà facile farvi colpire dal malus della follia (assicuratevi di passare dietro agli ammassi rocciosi lì presenti per evitarla). Sconfiggete il Cavaliere Vyke per ottenere l’attesa ricompensa da dare a Hyetta, che nel frattempo si sarà spostata alla Chiesa di Bellum, sempre a Liurnia Lacustre.

Elden Ring

Ultimo favore

Per compiere l’ultimo atto del suo percorso è necessario recarsi nelle profondità di Leyndell, la Capitale Reale. I Senzaluce devono passare lungo le fogne del luogo (consigliamo di partire dal Luogo di Grazia Percorso Sotterraneo) fino agli Abissi Dimenticati. Questa sarà l’area di scontro contro il boss Mohg il Presagio. Sconfitto il boss dovete colpire l’altare per rivelare un muro invisibile su una nuova zona. Lasciatevi cadere fino in fondo e raggiungerete la Proscrizione della Fiamma Frenetica.

Se siete intenzionati a procedere, spogliatevi dell’equipaggiamento e procedete lungo la porta posta di fronte. Dopo la cutscene sarete marchiati e procederete, a seguito della sconfitta del boss finale, verso il finale della Fiamma Frenetica che vi precluderà pertanto qualsiasi altro finale alternativo. Il solo modo per liberarsi dalla Fiamma Frenetica consiste nel recuperare l’Ago d’Oro consumato completando la missione di Millicent e nell’utilizzarlo su voi stessi nell’arena dove avviene l’incontro con il boss segreto Placidusax, a Farum Azula.

Se avete seguito questi passi, potrete dire di avere aiutato Hyetta nel vostro percorso alla scoperta dell’Interregno di Elden Ring.

L’articolo Elden Ring – Guida alla missione di Hyetta proviene da GameSource.

elden ring espansione

Il publisher Bandai Namco e lo sviluppatore FromSoftware hanno annunciato l’espansione di Elden Ring “Shadow of the Erdtree”. Non è stata annunciata una data di uscita.

elden ring espansione

Bandai Namco ha annunciato questo DLC così:

Alzati, Senza Luce, e percorriamo insieme un nuovo cammino. Una prima espansione per Elden Ring, “Shadow of the Erdtree”, è attualmente in fase di sviluppo. Ci auguriamo che siate entusiasti di vivere nuove avventure nell’Interregno.

I primi rumor, perché OVVIAMENTE già ce ne sono, ipotizzano che quella in sella a Torrent possa essere Miquella o il precedente proprietario di Torrent stesso, di cui Ranni parla vagamente nei primi momenti di gioco. (Ecco un piccolo zoom sul character, giusto per contesto.)

elden ring espansione

Quello sullo sfondo sembra invece essere l’Haligtree, e sembra sanguinare oro. Esso è un albero molto simile all’importante Erdtree del gioco, ed è indissolubilmente legato a Miquella e Malenia, le semidivinità gemelle nate da Marika e Radagon. Dato che Malenia era affetta dallo Scarlet Rot e Miquella non poteva invecchiare oltre l’infanzia, sembra che Miquella volesse trovare una cura per i “difetti” di entrambe ma, non trovandola e perdendo quindi fiducia nelle “capacità” dell’Erdtree, iniziò a creare un suo “personale” Erdtree, l’Haligtree appunto. Questo veniva costantemente innaffiato da Miquella con il suo stesso sangue, gesto estremo sì ma dettato dalla convinzione che il sangue di un empireo potesse effettivamente creare un Arcialbero. Ovviamente non c’è gioco FromSoftware senza tragedia, e l’Haligtree non si rivela essere la risposta alle necessità di Miquella o Malenia, tanto che il fratellastro Mohg rapisce la prima e della seconda, post-combattimento con Radahn, si perdono un po’ le tracce.

A prescindere dalla teorie, sapremo sicuramente di più di questa espansione di Elden Ring con il passare del tempo.

Elden Ring è disponibile ora per PlayStation 5, Xbox Series, PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Steam, e potete leggere la nostra recensione qui.

L’articolo Elden Ring: annunciata ufficialmente l’espansione proviene da GameSource.

Nintendo

Nintendo attraverso i suoi canali ha rilasciato un nuovo trailer dedicato al Nintendo Switch Online, servizio che recentemente ha visto l’aggiunta dei giochi Game Boy , Game Boy Color e Game Boy Advance.

Il trailer rilasciato si focalizza sui giochi Game Boy disponibili attraverso il servizio Nintendo Switch Online e su alcune caratteristiche importanti del servizio ovvero: backup e save cloud, bonus ed extra, multiplayer online, giochi gratuiti.

Nintendo Switch Online

Il servizio in abbonamento offre numerosi giochi delle seguenti console: Game Boy, Game Boy Color, Game Boy Advance, NES, SNES, Nintendo 64 e Sega Mega Drive. Il servizio offre un’ampia gamma di vantaggi, e un catalogo in continua espansione di più di 100 classici! Oltre alla possibilità di accedere gratuitamente alle 48 piste extra di Mario Kart 8 Deluxe e al DLC di Animal Crossing New Horizon a patto di sottoscrivere l’offerta “servizio aggiuntivo”.

L’articolo Nintendo Switch Online, nuovo trailer per i giochi Game Boy proviene da GameSource.

Atomic Heart

Il controverso sparatutto targato Mundfish resta sotto i riflettori, non solo per esser stato messo nel mirino dal governo Ucraino che ne ha richiesto la rimozione dagli store, ma anche per la presenza di caricature di stampo razzista in grado di urtare la sensibilità delle persone di colore.

Atomic Heart

Come notato in prima battuta da PC Gamer, all’interno di Atomic Heart è possibile trovare spezzoni di un cartone animato di epoca sovietica realizzato a partire dal 1969 chiamato Nu, Pogodi! al cui interno sono presenti rappresentazioni potenzialmente offensive di persone di colore. Gli spezzoni del cartone animato possono essere trovati all’interno di alcune stanze di salvataggio del gioco.

Nella clip Twitch riportata all’interno del tweet di Kat Bailey, direttrice di IGN News, è possibile visionare uno spezzone di gioco in cui è presente il dettaglio incriminato, nello specifico una figura di un indigeno di colore scocca una freccia verso i protagonisti della scena. Mundfish, ringraziando PC Gamer per la segnalazione e scusandosi per aver urtato la sensibilità delle persone offese dall’utilizzo di immagini e musica dal cartone animato, riporta che si impegnerà a modificare le parti in oggetto.

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Baldur's Gate 3

Baldur’s Gate 3 è tornato a mostrarsi in pompa magna proprio ieri sera durante lo State of Play con una release confermata per PlayStation 5, PC e Mac. Questo evento ha portato un po’ tutti a pensare che il titolo Larian Studios possa essere pubblicato su console esclusivamente all’interno dell’ecosistema Sony, dato che non è per il momento prevista alcuna data di pubblicazione su piattaforma Xbox.

Baldur's Gate 3

Il buzz che si è creato sui social ha portato quindi gli sviluppatori ad aprirsi inviando un comunicato stampa a Push Square per chiarire come il titolo sia al momento annunciato per PC, Mac, GeForce NOW e PS5 ma la release per ulteriori piattaforme non sia esclusa, in quanto non sussiste alcun accordo di pubblicazione esclusivo. Lo stesso direttore dello studio si è espresso con un tweet chiedendo ai fan di rilassarsi, Larian Studios non sta infatti giocando il “gioco delle esclusive”.

Baldur’s Gate 3 vedrà la luce nella sua forma completa il 31 agosto 2023.

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