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(AGI) – Stoccolma, 13 ago. – Ha ammesso le proprie responsabilita’ uno dei due immigrati eritrei arrestati per il duplice omicidio di tre giorni fa in un grande magazzino ‘Ikea’ a Vasteras, un centinaio di chilometri a nord-ovest di Stoccolma: lo ha reso noto il suo difensore, Per-Ingvar Ekblad, citato dall’agenzia di stampa svedese ‘Tt’. Si tratta di un individuo di 36 anni, le cui generalita’ non sono state divulgate, che aveva chiesto asilo politico in Svezia ma nei cui confronti era invece gia’ stato emesso un ordine di espulsione, in forza del quale sarebbe dovuto essere trasferito in Italia. Domenica scorsa, proprio alla vigilia del delitto, l’uomo si era incontrato con funzionari dell’Ufficio Immigrazione per discutere degli sviluppi della situazione. Non e’ stato reso noto se abbia confessato anche il movente, ma potrebbe aver agito per guadagnare tempo e ritardare la partenza forzata dal Paese scandinavo. Nelle riprese delle telecamere di sorveglianza si vede l’aggressore afferrare coltelli esposti nel reparto dedicato agli utensili da cucina, e quindi colpire ripetutamente una donna di 55 e il figlio 28enne, rimanendo pero’ a sua volta ferito in modo grave. Poco dopo, una fermata dell’autobus nei pressi del complesso era stato bloccato anche un connazionale piu’ giovane, a quanto pare anch’egli in cerca di asilo. .

(AGI) – Washington, 13 ago. – Nella multiforme galassia terroristica islamica nasce un nuovo gruppo. La formazione ‘Al-Morabitoum” (le sentinelle), nata dalla fusione del ‘Movimento per l’Unicita’ ed il Jihad nell’Africa Occidentale’ (Mujao) ed il gruppo ‘Katib al-mulaththamin’ (Battaglione mascherato), di Mokhtar Belmokhtar, ha annunciato la formazione di un nuovo ramo di al Qaeda, battezzato ‘al Qaeda nell’Africa Occidentale’ (Qaedat al-Jihad in West Africa), staccandosi, apparentemente, da ‘al Qaeda nel Maghreb Islamico’. Lo riferisce l’organizzazione americana Site specializzata nel monitoraggio delle attivita’ dei jihadisti sul web. A capo della nuova cellula qaedista lo steso Belmokhtar, algerino, noto in occidente per l’attacco all’impianto gasiero di In Amenas nell’Algeria orientale il 16 gennaio 2013, in cui presero 800 ostaggi. Due giorni dopo il blitz delle forze speciali algerine in cui morirono 37 ostaggi stranieri insieme ad una guardia algerina, cosi’ come 29 miliziati. .

(AGI) – Londra, 13 ago. – Dovra’ comparire in tribunale accusato di pedofilia anche se da sei anni soffre di Alzheimer. Gli avvocati di Lord Grenville Janner, ancora membro della Camera alta del parlamento britannico, hanno perso il ricorso contro l’Alta corte del Regno Unito e cosi’ l’ex politico laburista di origine gallese, sospeso dal partito solo dopo l’ese’plosione dello scandalo, dovra’ presenziare di fronte ai giudici almeno per la prima udienza. I 22 capi di imputazione sono relativi a un periodo compreso fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, ma Janner ha sempre negato ogni responsabilita’. Secondo quanto scrive la Bbc, ora i suoi avvocati stanno pensando a presentare un ulteriore ricorso in appello, ma intanto per Janner, sottolinea la stessa televisione pubblica britannica, potrebbero aprirsi le porte del carcere in caso di mancata presenza in udienza. Per i suoi avvocati e’ “barbaro, disumano e incivile” costringere l’anziano politico ad andare di fronte a un giudice ma secondo l’Alta corte britannica la decisione e’ stata presa proprio “nell’interesse di Lord Janner”. L’87enne era stato sospeso dal partito laburista lo scorso aprile, in seguito alle nuove ricostruzioni della stampa del Regno Unito. Secondo le accuse, Janner avrebbe fatto parte del gruppo di politici pedofili che tra gli anni ’70 e ’80 organizzava orge in cui minori venivano stuprati (ed in alcuni casi uccisi, come rivelo lo scorso anno il Sunday Telegraph), nel complesso di appartamenti per parlamentari di Dolpihn Square, a Pimlico. .

(AGI) – Reggio Emilia, 13 ago. – Dopo la protesta del Consorzio del Parmigiano Reggiano, e la minaccia di azioni legali a difesa del marchio, su PornHub, noto sito porno americano, e’ subito comparsa la scritta ‘censored’ e un provvidenziale bip sul nome del noto formaggio emiliano, famoso in tutto il mondo, utilizzato per pubblicizzare i servizi “premium” di video porno in streaming. Il consorzio, dal canto suo, prende atto dell’iniziativa continuando a tenere alta l’attenzione, dopo aver chiesto l’immediata sospensione dello spot, dando mandato ai legali di valutare eventuali ipotesi di reato. .

(AGI) – Roma, 13 ago. -  E’ salito ad almeno 38 vittime, inclusi due bambini, il bilancio ancora provvisorio del martellamento a colpi di mortaio di Sirte ad opera di Isis contro membri della tribu’ Ferjani nel quartiere n.3 sella citta’, l’unica non sotto controllo degli affiliati locali allo Stato Islamico.

Quest’ultimo ha anche minacciato di usare i gas contro i residenti della citta’, riferisce il quotidiano Libya Heral citando il deputato Saleh Fhaima, fino a quando non si fermeranno gli attacchi contro di loro ad opera delle tribu’ locali e delle milizie salafite, che hanno accerchiato gli uomini di Abu Bakr al Baghdadi.

Le milizie salafite si sono unite alle forze locali anti Isis, per vendicare l’uccisione lunedii’ ad opera di Isis del leader religlioso salfita Khalid bin Rajab Ferjan (memenro della stessa tribu’ locale). (AGI)

 

#BreakingNews Sources: ISIS shells a neighborhood in Libya’s Sirte with mortars, claims control over port

(AGI) – Tripoli, 13 ago. – E’ salito ad almeno 38 vittime, inclusi due bambini, il bilancio ancora provvisorio del martellamento a colpi di mortaio di Sirte ad opera di Isis contro membri della tribu’ Ferjani nel quartiere n.3 sella citta’, l’unica non sotto controllo degli affiliati locali allo Stato Islamico. Quest’ultimo ha anche minacciato di usare i gas contro i residenti della citta’, riferisce il quotidiano Libya Heral citando il deputato Saleh Fhaima, fino a quando non si fermeranno gli attacchi contro di loro ad opera delle tribu’ locali e delle milizie salafite, che hanno accerchiato gli uomini di Abu Bakr al Baghdadi. Le milizie salafite si sono unite alle forze locali anti Isis, per vendicare l’uccisione lunedii’ ad opera di Isis del leader religlioso salfita Khalid bin Rajab Ferjan (memenro della stessa tribu’ locale).(AGI)

(AGI) – Ankara, 13 ago. – Dopo aver annunciato il fallimento dei colloqui con i socialdemocratici laici del Chp, principale forza di opposizione, in vista di dare vita a un’ipotetica coalizione di governo per la quale a suo dire non sussistono le basi, il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha affermato di preferire personalmente la convocazione “il piu’ presto possibile” di elezioni anticipate, la cui probabilita’ aveva poco prima definito comunque “crescente”. Al riguardo il premier ha aggiunto che la Grande Assemblea Nazionale, il Parlamento monocamerale di Ankara, dovrebbe assumersi le proprie responsabilita’ e prendere l’iniziativa d’indire la consultazione, senza lasciare l’eventuale decisione al presidente Recep Tayyip Erdogan una volta che sara’ scaduto il termine ultimo, il 23 agosto, per formare un esecutivo. Davutoglu in proposito ha liquidato come “completamente falsa” l’impressione, peraltro assai diffusa e radicata, stando alla quale lo stesso Erdogan in realta’ non vorrebbe stringere alcuna alleanza, preferendo tornare invece alle urne per cercare di recuperare la maggioranza assoluta perduta, per la prima volta da tredici anni, in occasione del voto del 7 giugno scorso. Ora comunque l’Akp, il filo-islamico Partito per la Giustizia e lo Sviluppo al potere ininterrottamente dal 2002 e di cui il capo dello Stato e’ leader, intavolera’ ulteriori trattative con la seconda forza di opposizione per consistenza, i nazionalisti dell’Mhp. (AGI) .

(AGI) – Roma, 13 ago. – Inferno di fuoco a Tianjin, citta’ portuale nel nordest della Cina. E’ di almeno 50 morti e 700 feriti il bilancio di una serie di esplosioni che ha devastato la zona industriale della citta’: tra le vittime ci sono 12 vigili del fuoco e 71 persone sono state ricoverate in ospedale in gravissime condizioni. Il sito industriale si e’ trasformato un’enorme palla di fuoco, dopo le potenti deflagrazioni partite da un deposito di esplosivi. Le fiamme si sono rapidamente diffuse in tutta la zona industriale, dove hanno preso fuoco numerosi container, magazzini e veicoli. Vetri e detriti sono arrivati a chilometri di distanza, mentre una nube di fumo nero ha ricoperto la citta’. “La palla di fuoco era enorme, alta un centinaio di metri”, ha raccontato il 27enne Huang Shiting, che vive nei pressi del sito industriale, “ho sentito la prima esplosione e sono usciti tutti dalle case, poi ce ne sono state altre, i vetri delle finestre sono andati in frantumi e molte persone sono rimaste ferite e sono uscite dalle case coperte di sangue”.

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Dopo le prime due violente detonazioni, a distanza di trenta secondi l’una dall’altra, le esplosioni sono continuate per ore. Sul posto sono state inviate squadre specializzate per il rischio che possano verificarsi nuove esplosioni nei depositi di materiale chimico. Non sono ancora chiare le cause del disastro: la polizia ha fermato il responsabile dell’azianda Port Rui Hai International Logistics. Dei 700 feriti 71 sono gravi. Tra le 50 vittime ci sono anche dodici vigili del fuoco. Il presidente cinese, Xi Jinping, e il primo ministro, Li Keqiang, sono intervenuti per chiedere all’amministrazione locale di Tianjin di non risparmiare gli sforzi per salvare i feriti e neutralizzare i pericoli. Sul posto e’ accorso il ministro della Pubblica Sicurezza, Guo Shengkun, per coordinare le operazioni di soccorso. Solidarieta’ e’ stata espressa dall’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, che ha annunciato la disponibilita’ a fornire l’assistenza necessaria alle autorita’ cinesi. Nell’area del disastro e’ preoccupante anche l’innalzamento dell’inquinamento atmosferico: i materiali chimici esplosi potrebbero aver portato l’aria a livelli nocivi. Le autorita’ cinesi negano che l’inquinamento sia al di sopra del livello di guardia. Intanto si cominciano a contare i danni alle strutture: le immagini aeree del luogo dell’incidente mostrano l’area del porto di Binhai ridotta in macerie. L’Esercito di Liberazione Popolare ha inviato elicotteri e droni per la sorveglianza della zona. Le autorita’ hanno disposto anche l’evacuazione degli abitanti delle aree a ridosso del porto, per i quali sono state allestite tende e alloggi provvisori. (AGI) .

(AGI) – L’Avana, 13 ago. – Gli Stati Uniti devono a Cuba un indennizzo di “molti milioni di dollari” a causa dell’embargo commerciale imposto piu’ di cinquant’anni fa e gli “argomenti sono inconfutabili” e gia’ denunciati dall’Avana all’Onu. Lo scrive Fidel Castro, nel giorno del suo 89esimo compleanno, in un articolo (“La realta’ e i sogni”) pubblicato sui media locali, alla vigilia della storica visita del Segretario di Stato Usa John Kerry sull’isola per l’apertura dell’ambasciata americana, come parte di ripristo tra i due Paesi. “A Cuba – afferma il lider maximo – e’ dovuto un compenso equivalente ai danni che ammontano a molti milioni di dollari, come il nostro Paese ha dichiarato con argomenti inconfutabili e dati in tutti i suoi discorsi alle Nazioni Unite”. Castro non ha esattamente sottolineato quanto ammonterebbe il risarcimento che Washington deve all’Avana ma gli Stati Uniti si apprestano a chiedere il risarcimento per i beni di proprieta’ americana, come quallo immobiliare, confiscato quando Castro prese il potere sull’isola caraibica. L’embargo commerciale verso Cuba risale al 1962, tre anni dopo la salita al potere di Fidel. Nell’articolo Castro non menziona espressamente i nuovi progressi della relazione con Washington, ne’ la visita di domani di Kerry, ma ricorda le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, sottolineando che gli Stati Uniti, non raggiunti dalla guerra, diventarono un Paese “piu’ ricco e meglio armato della terra, di fronte a un mondo distrutto, pieno di morti, feriti e gente affamata”. Cuba, ha poi sottolineato, non smettera’ mai “di lottare per la pace e il benessere di tutti gli esseri umani, indipendentemente dal colore della pelle e dal Paese di origine, di ogni abitante del pianeta”. “Scrivere – aggiunge Fidel Castro – e’ un modo di essere utile, se si tiene a mente che noi poveri umani dobbiamo essere piu’ e meglio istruiti di fronte all’ignoranza che ci circonda, eccetto i ricercatori che usano la scienza per cercare risposte soddisfacenti”. Il compleanno del lider maximo si celebrera’ con una vasta gamma di eventi ai partecipera’ il presidente boliviano Evo Morales che spesso si riferisce a Castro come al suo “nonno saggio”. (AGI) .

(AGI) – Roma, 13 ago. – L’Isis sta bombardando con mortai un quartiere di Sirte e rivendica di avere preso il controllo della zona portuale. Lo afferma la tv Al Arabiya con un tweet.

Secondo alcuni residenti, nella battaglia di Sirte ci sarebbero almeno 17 morti. La Reuters non e’ pero’ in grado di verificare l’esattezza dell’informazione. Tra i morti ci sarebbero anche due comandanti dell’Isis