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– Baghdad  Le truppe irachene si preparano all'assalto finale a Ramadi, nella provincia di al-Anbar, dove ancora ancora rimane in mano ai miliziani dell'Isis una zona del quartiere amministrativo.

Dopo la potente offensiva che ha permesso martedi' all'esercito iracheno di fare irruzione nella città, i militari sono ora nel quartiere di Hoz, la zona amministrativa, a circa 300 metri dal compound dove un tempo c'era la sede del governo provinciale. "Contiamo di raggiungere la struttura nelle prossime 24 ore", ha riferito Sabah al-Numani, un portavoce militare iracheno.

L'avanzata negli ultimi giorni è stata ostacolata dalle mine nascoste nel terreno, dai cecchini appostati sugli edifici e dagli attacchi-kamikaze dei jihadisti. "Sono ovunque nelle strade e il percorso deve essere ripulito", ha confermato al-Numani. "La sorveglianza aerea dall'alto ci sta aiutando a individuare autobomba e kamikaze".

E' dallo scorso mese di maggio che Ramadi, che dista un centinaio di chilometri da Baghdad, è sotto il controllo dell'Isis. Cominciata nel mese di novembre, l'offensiva per riconquistarla puo' significare la maggiore vittoria delle truppe governative dal 2014; e avrebbe un enorme impatto simbolico e strategico: allontanerebbe infatti la minaccia jihadista da Baghdad e spianerebbe la strada alle forze governative verso Mosul, la 'capitalè del cosiddetto 'califfato'.

La città -che un tempo contava circa 300mila abitanti- è a maggioranza sunnita, ma con una significativa presenza di sciiti, in gran parte pero' ora fuggiti. (AGI)

 Roma – La Russia ha diffuso le spettacolari immagini di quelle che ha presentato come le prove del contrabbando di petrolio dell'Isis verso la Turchia e dei bombardamenti russi sui convogli con l''oro nero' dell'autoproclamato 'califfato'. A Mosca, in un briefing con la stampa organizzato al ministero della Difesa, i generali russi hanno prodotto video e immagini aeree dei caccia russi che polverizzano lunghe colonne di camion cisterna, che starebbero trasportando petrolio da vendere sul mercato nero: seduto al tavolo delle conferenze, in un'enorme sala proiezioni, un alto ufficiale, il generale Sergei Rudskoy, ha illustrato le immagini che scorrevano alle sue spalle su uno schermo gigante.

Secondo il Cremlino, riferisce il quotidiano britannico Telegraph, solo nell'ultima settimana sono state distrutte 17 colonne di mezzi; e da quando e' cominciata la campagna aerea in Siria, a settembre, Mosca ha ridotto in fumo quasi 2mila camion cisterna.

Le immagini sono destinate ovviamente a irritare la Turchia, con la quale Mosca ha ingaggiato un testa-a-testa frontale dopo che gli F-16 di Ankara hanno abbattuto uno dei caccia russi impegnati nelle operazioni. Tra l'altro, nelle scorse settimane il governo di Mosca ha pubblicamente accusato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan e la sua famiglia di fare affari con il petrolio dell'Isis.

Secondo Mosca, sono stati visti 12mila camion, andare e venire dalla Turchia, attraverso il valico di frontiera di Zakho, vicino tanto alla frontiera turca con la Siria che a quella con l'Iraq. Per Mosca, si e' registrata anche una deviazione dal percorso consueto dei convogli, proprio per cercare di sfuggire ai bombardamenti russi, ma "la Turchia rimane comunque la destinazione finale della rotta di contrabbando". (AGI) 

Londra – Le squadre di emergenza britanniche continuano ad evacuare centinaia di persone in vari punti del nord dell'Inghilterra, a causa delle forti piogge che da giorni interessano il Regno Unito. La polizia ha reso noto che tre le 300 e le 400 persone saranno sgomberate da zone vicino ai fiumi Ouse e Foss, nella citta' inglese di York, dove 3.500 proprieta' sono a rischio.

La pioggia incessante caduta nel nord del Paese negli ultimi giorni ha fatto scattare centinaia di allerta e nelle aree piu' colpite ancora rimangono in vigore numerosi avvertimenti di pericolo "grave" di inondazione, il che vuol dire pericolo di vita.

 E la situazione non accenna a migliorare perche' l'ufficio meteorologico britannico, il Met Office, prevede ancora piogge nella zona per la giornata odierna, anche se non cosi' intense e prolungate come quelle di sabato. Di fronte alla gravita' della situazione, il premier David Cameron, presiedera' oggi una riunione del comitato di governo Cobra -per le situazioni di emergenza- e domani visitera' le zone piu' colpite.

L'amministrazione cittadina a York prevede che il livello del fiume Ouse raggiungera' oltre i 5 metri di altezza, dunque vicino al suo record, di 5,40 metri. Molto colpite dalle inondazioni di sabato varie aree della contea di Greater Manchester, come Salford, Bolton, Bury, Rochdale e Wigan, dove la polizia ha ricevuto oltre 300 chiamate in 24 ore.

Intanto, oltre 8.100 proprieta' nel nord-ovest dell'Inghilterra continuano a rimanere senza elettricita', che non tornera' fino a domani, ha fatto sapere l'azienda erogratrice North West. Anche l'agenzia di protezione ambientale scozzese ha emesso oltre 15 allerta, soprattutto per l'area di Tayside. (AGI) 

Pechino - L'Assemblea nazionale popolare cinese (il Parlamento) ha approvato la fine della politica del 'figlio unico' e dunque, dal primo gennaio 2016, ogni coppia del Paese potra' avere due figli.

Il 'via libera' dei deputati a un emendamento alla Legge della Popolazione e pianificazione famigliare mette fine a oltre tre decenni di una rigida, ma mal digerita politica demografica nel Paese piu' popoloso del mondo.

La decisione era stata presa dal Partito Comunista Cinese, il scorso 29 ottobre giorno, quando c'era stato anche lo storico annuncio.

Gia' nel 2013 c'era stato un allentamento della politica del 'figlio unico', perche' era stato ampliato il numero delle 'eccezioni' alla regola generale; ma l'emendamento odierno segna un ulteriore passo in avanti. (AGI) 

– Roma – All'indomani dell'allarme lanciato dalla polizia austriaca per un nuovo attentato in Europa di Isis, dopo la strage del 13 novembre scorso a Parigi, Paolo Gentiloni invita alla cautela per scongiurare il panico ma lascia capire che il Paese non intende farsi cogliere impreparato. "In Italia come in Europa tutti abbiamo ben chiaro quello che Daesh (la sigla araba di Isis, ndr) e i suoi accoliti hanno compiuto e possono compiere. Lavoriamo per la sicurezza, senza lasciarci fuorviare. Sappiamo bene che proveranno a colpire ancora", ha spiegato il titolare della Farnesina in un'intervista a La Repubblica in cui ricorda pero' che "la polizia austriaca parla di persone che sono state segnalate. Non trasformerei questo in nulla di piu' o di meno rispetto allo scenario in cui siamo da mesi".

In generale Gentiloni vede Isis indebolita e secondo il ministro lo confermerebbe anche i1 comunicato del leader Abu Bakr al Baghdadi, rifattosi vivo ieri dopo 7 mesi di black-out: "Vuole esibire forza in un momento che invece e' di vera difficolta' militare. Dopo aver perso Sinjar (in Iraq, ndr) il gruppo terroristico adesso e' accerchiato a Ramadi. Certamente Daesh non va sottovalutato, la sfida sara' lunga, ma l'azione della comunita' internazionale e' diventata piu' efficace". Per quanto riguarda l'invio di 450 nuovi soldati italiani in Iraq Gentiloni sottolinea che i nostri militari "a Mosul non andranno a combattere, ma a proteggere il lavoro di ripristino della diga". Sui malumori emersi a Baghdad, il ministro spiega di aver gia' confermato "una settimana fa al ministro degli Esteri dell'Iraq che tutto verra' fatto in coordinamento molto stretto con il governo di Baghdad".

Resta immutato l'impegno dell'Italia per "l'addestramento dei 'peshmerga' curdi ad Erbil e stiamo addestrando – ha concluso il titolare della Farnesina – la polizia e le forze di sicurezza che entrano progressivamente nella regione dell'Anbar", regione estremamente turbolente e sunnita dove per questo "adesso la prevalenza dei nuovi addestrati dall'Italia e' sunnita, saranno loro a garantire che non vi siano rappresaglie".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, malgrado le memorie calcistiche sempre forti nel nostro Paese, non ha voluto dare il via a Bruxelles ad "un duello Italia-Germania ma (ad) un confronto fra idee diverse della prospettiva europea" e lo ha fatto partendo dalla richiesta di parita' di trattamento, spiega ancora Gentiloni.

"Semplicemente abbiamo chiesto che i criteri utilizzati per il South Stream (il gasdotto che dalla Russia doveva arrivare in Europa attraverso il Mar Nero, ndr) vengano applicati anche per il North Stream (il gasdotto dalla Russia alla Germania costruito nel 2011 che la Germania ora vuole raddoppiare benche' siano ancora in vigore le sanzioni Ue contro Mosca per la crisi ucraina, ndr)".

Per il titolare della Farnesina la richiesta di Renzi non e' un atto "ne' antieuropeo e tantomeno anti-tedesco: con la Germania condividiamo moltissimi capitoli della politica estera europea, abbiamo la stessa visione sulla crisi ucraina e sulle conseguenze delle sanzioni (riferimento non casuale, ndr), vogliamo il dialogo con la Russia, siamo uniti su questo e su molti altri aspetti…". Gentiloni conferma l'europeismo convinto del governo italiano: "il 19 gennaio a Roma si incontreranno i ministri degli Esteri dei 6 paesi fondatori dell'Europa unita: vogliamo capire come andare avanti meglio, con piu' unita', ma anche con piu' rapidita' e prontezza della Ue. II governo italiano lavora per rafforzare un europeismo possibile che deve rispondere ai cittadini. Le rigidita' con cui a volte si affrontano le questioni di politica economica, e non solo, rischiano di compromettere l'Unione europea" e "stando fermi nel 2016 vedo arrivare una tempesta perfetta per alimentare sentimenti antieuropei. Dobbiamo uscire da questo cortocircuito".

In generale Gentiloni rivendica che "l'Italia rispetta le regole, applica i margini di flessibilita' concessi dalle regole di bilancio in una legge di stabilita' che riduce le tasse e promuove la crescita. Se c'e' rigore vorremmo vederlo applicato a tutti nelle stesse misure. A volte ci sono decisioni incomprensibili: come decidere procedure di infrazione sull'immigrazione, che e' come fare le pulci burocratiche a un paese che da 2 anni offre esempio nel soccorso in mare, nel salvare migranti". (AGI) 

 

Sydney (Australia) – Un britannico, John Beeden, e' la prima persona al mondo riuscita ad attraversare a remi il Pacifico, da San Francisco all'Australia, senza alcuna sosta: l'uomo ha remato per 7.400 miglia nautiche per 209 giorni. Partito dalla citta' californiana, il primo giugno, e' arrivato stamane a Cairns, nel Queensland.

Sul molo del porto australiano, nella bella mattina di domenica, c'erano ad attenderlo la moglie canadese Cheryl e le due figlie adolescenti. Cinquantatreenne, il britannico nel 2011 aveva attraversato l'Atlantico a remi dalle isole Canarie a Barbados, in 53 giorni, a bordo del suo Happy Socks, imbarcazione a remi di color rosso, lunga sei metri e con strumenti di comunicazione alimentati con pannelli solari.

Entusiasta e ancora incredulo per l'impresa al termine del suo periplo durato sette mesi, il britannico ha detto di attendersi che la traversata sarebbe stata piu' dura che quella dell'Atlantico, ma che non si aspettava una tale virulenza del Pacifico, che ha tentato "varie volte" di farlo fuori.

Beeden ha remato fino a 15 ore al giorno; sperava di arrivare in Australia a meta' novembre, ma le avverse condizioni climatiche hanno ritardato il suo approdo di oltre un mese.

Nel 1982, un altro britannico, Peter Bird, tento' la stessa impresa di Beeden, ma dopo 294 giorni di traversata tra i flutti e i marosi del Pacifico fu recuperato alla deriva al largo della costa occidentale australiana, non lontano dalla Grande Barriera Corallina, da una nave australiana. Bird e' scomparso nel 1996, quando tentava di attraversare il Pacifico dalla Russia fino alla costa statunitense. (AGI) 

– Washington -  E' salito ad almeno 8 morti il bilancio ancora del tutto provvisorio delle vittime dei tornado che hanno colpito nelle prime ore di stamane Dallas in Texas, portando in totale a 26 il numero delle persone uccise dall'ondata, inusuale per dicembre, di tornado che ha investito gli Stati Uniti meridionali dalla vigilia di Natale.

Oltre ai 5 morti a Garland, un sobborgo a Nord-Est di Dallas in Texas, coinvolte in un incidente automobilistico letale causato dal maltempo altre tre persone hanno perso la vita nella contea di Collin, a nord della città. Due di queste ultime vittime sono state trovate senza vita ad una stazione di rifornimento a Copeville, cittadina 32 km dalla città Dal 24 dicembre i tornadao hanno ucciso 10 persone in Mississippi, 8 in Texaa solo oggi, 6 in Tennessee, ed una rispettivamente in Arkansas e Alabama. Le alte temperature registrate in questa fine d'anno anche negli Usa hanno innescato una serie di tornado distruttivi piu' comuni nella stagione calda. (AGI) 

Kano (Nigeria) – Almeno 14 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite il giorno di Natale in un attacco dei miliziani jihadisti Boko Haram al villaggio di Kimba, nello stato nord-orientale nigeriano del Borno. Gli aggressori sono arrivati in bicicletta, hanno aperto il fuoco contro i residenti e hanno incendiato le loro case e l'intero villaggio prima di fuggire. (AGI)

(26 dicembre 2015)

Roma – Un poliziotto ha ucciso due afroamericani a Chicago. L'agente era intervenuto in seguito ad una segnalazione di lite domestica. Secondo quanto riferito dal New York Times, le vittime sono uno studente 19enne, Quintonio Legrier, e una donna di 55 anni, Bettie Jones, madre di cinque figli, e vicina di casa di Legrier. Entrambi sono morti in ospedale. La polizia non ha diffuso particolari sull'agente, ne' sul suo status, ne' sugli anni di servizio. Secondo quanto riferito in un comunicato, la polizia, dopo una chiamata ricevuta nelle prime ore del mattino, "si e' trovata di fronte un soggetto combattivo". La madre del 19enne, Janet Cooksey, assente quando sono accaduti i fatti, ha raccontato al Chicago Tribune che suo figlio era studente di ingegneria alla Northern Illinois University e aveva avuto problemi mentali. "Mio figlio non era armato, aveva un bastone", ha aggiunto. Il fratello della donna uccisa, Melvin Jones, ha raccontato che la sorella "aveva trascorso un Natale eccellente". Bettie Jones viveva con il suo compagno in un appartamento al primo piano ed era madre di quattro figlie e un figlio, tra i 19 e i 38 anni d'eta'. (AGI)

(26 dicembre 2015)

Roma – Panico in un centro commerciale di Bromley, distretto a sud di Londra. Un machete e' stato trovato dalla polizia, allertata per una rissa in un negozio di scarpe a cui avrebbero partecipato almeno sei giovani armati di coltelli, due dei quali sarebbero stati ritrovati. Un uomo di circa 20 anni e' stato arrestato per rissa e possesso di arma. Un altro giovane e' rimasto ferito alla testa, probabilmente durante la rissa. Un video girato da un testimone mostra scene di panico con la gente in fuga nel timore di un attacco terroristico. Il video ha fatto il giro dei social media, dove circola anche una foto in cui si vede un poliziotto con in mano l'arma da taglio.

 

 

Qualcuno e' saltato dalla scala mobile per mettersi al riparo, alcuni bambini sono caduti durante la fuga e sono stati calpestati, fortunatamente senza conseguenze. Testimoni citati dalla Bbc hanno riferito di aver visto un uomo che impugnava un machete e di aver assistito all'arresto. Fonti di polizia hanno riferito di sei giovani in fuga dal luogo dell'alterco, dove sono stati trovati anche due coltelli. In particolare si cerca un altro uomo che sarebbe fuggito dopo aver abbandonato un'arma bianca. Secondo altre testimonianze raccolte dal Daily Mail, i dipendenti dell'Apple Store hanno fatto entrare diversi clienti per consetire loro di scappare da un ingresso posteriore, ma la porta era sbarrata. "Siamo rimasti seduti nel negozio, eravamo terrorizzati, convinti che ci fosse un attentato in corso", ha raccontato un giovane. In un primo momento si e' anche pensato che ci fosse un uomo armato di pistola. La polizia esclude l'ipotesi dell'attacco terroristico. (AGI)

(26 dicembre 2015)