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AGI – Da cosa fuggivano le decine di migranti, quasi tutti afghani, che hanno perso la vita a pochi metri dalla costa di Crotone? Il governo di Kabul fa sapere di pregare per quei “martiri”, ma dietro la tragedia c’è l’aggravarsi di una situazione sociale, politica ed economica che rende la vita di milioni di afghani sempre meno sostenibile. “Con grande tristezza abbiamo appreso che 80 rifugiati afghani, tra cui donne e bambini, che stavano viaggiando dalla Turchia verso l’Italia su una barca di legno, sono annegati nel mare del sud Italia”, ha affermato nei giorni scorsi il ministero talebano degli Esteri.

“L’Emirato islamico dell’Afghanistan prega per il perdono dei martiri e per la sofferenza delle famiglie e dei parenti delle vittime, esortando ancora una volta tutti i cittadini a non recarsi all’estero attraverso l’immigrazione irregolare”, ha aggiunto. Dopo il ritiro Usa dall’Afghanistan nel 2021, scrive AsiaNews, e la riconquista del Paese, le condizioni di vita della popolazione sono drammaticamente peggiorate.

700mila afghani hanno perso il lavoro negli ultimi 18 mesi 

Secondo quanto dichiarato ieri in conferenza stampa da Ramiz Alakbarov, vice rappresentante speciale delle Nazioni Unite e coordinatore umanitario per l’Afghanistan, circa 700mila persone hanno perso il lavoro negli ultimi 18 mesi. Nello stesso periodo il prodotto interno lordo (Pil) è diminuito del 35%, mentre i costi dei beni alimentari sono aumentati del 30%.

Sono almeno 28 milioni (, tra cui oltre 15 milioni di bambini su una popolazione di meno di 42 milioni) le persone che dipendono dagli aiuti umanitari e “l’Afghanistan rimane la più grande crisi umanitaria del mondo nel 2023, nonostante, ovviamente, i recenti devastanti terremoti in Turchia e Siria”, ha affermato Alakbarov, aggiungendo che il 75% del reddito delle famiglie afghane viene speso per il cibo.

Il problema dello smaltimento degli ordigni esplosivi 

Le agenzie Onu hanno dichiarato di avere bisogno di almeno 4,6 miliardi di dollari per far fronte alla situazione umanitaria. Si stima inoltre che nel 2023 serviranno almeno 18,3 milioni di dollari per lo sminamento e lo smaltimento degli ordigni esplosivi: dopo decenni di conflitti, l’Afghanistan è infatti uno dei Paesi con il più alto tasso di contaminazione da ordigni esplosivi al mondo, e si calcola che circa il 15% della popolazione abbia qualche forma di disabilità a causa delle mine, della povertà e della mancanza di accesso ai servizi di base.

Riguardo le restrizioni nei confronti delle donne, scrive ancora asiaNews, non ci sono stati “sviluppi incoraggianti” sul piano dell’istruzione, ha continuato Alakbarov, aggiungendo che i talebani hanno fatto qualche eccezione alla partecipazione delle donne in alcuni settori, come quello sanitario.

Negli ultimi quattro mesi le autorità talebane hanno inoltre interferito nella distribuzione di aiuti alla popolazione: “La maggior parte dei problemi di accesso, e ciò che sta portando alla sospensione temporanea dei programmi umanitari negli ultimi tempi, è legata alle direttive contro le donne afghane che lavorano per le ong nazionali e internazionali”, ha spiegato il vice rappresentate speciale. “Non è legato a questioni di sicurezza e continuiamo a godere di un buon accesso fisico in tutto il Paese”, ha aggiunto.

 

 

AGI – I russi avanzano nella cittadina Bakhmut nel Donbass rendendo la difesa ucraina sempre più vulnerabile: lo sottolinea nel suo ultimo aggiornamento l’intelligence della Difesa britannica.

“La difesa ucraina della città del Donbass, Bakhmut, è sotto crescente grave pressione con combattimenti intensi in corso dentro e intorno alla città le forze dell’esercito regolare russo e del gruppo Wagner hanno fatto ulteriori avanzamenti nella periferia del nord della città che è ora un avamposto controllato dagli ucraini vulnerabile agli attacchi russi da tre lati”.

Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine – 04 March 2023

Find out more about Defence Intelligence: https://t.co/ujfolFp8zj pic.twitter.com/76A97lCWK3

— Ministry of Defence (@DefenceHQ)
March 4, 2023

Secondo gli analisti britannici, “l’Ucraina sta rafforzando l’area con unità d’élite e nelle ultime 36 ore sono stati distrutti due ponti chiave a Bakhmut, compreso un ponte vitale che collega la città all’ultima principale via di rifornimento da Bakhmut alla città di Chasiv Yar. Le vie di rifornimento dalla città in mano agli ucraini sono sempre più limitate”, conclude la nota di Londra

 

Shoigu in missione sul fronte dei combattimenti

Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, “ha ispezionato un posto di comando avanzato di una delle unità del gruppo di forze orientali nel settore sud di Donetsk”: lo annuncia il ministero di Mosca in un comunicato ufficiale.

Durante la sua visita sul fronte dei combattimenti di quella che il governo russo chiama fin dall’inizio, ormai oltre un anno fa, “l’operazione militare speciale” in Ucraina, Shoigu “ha ascoltato il rapporto del comandante del gruppo di forze, il colonnello Generale Rustam Muradov, e degli ufficiali del quartier generale sulla situazione attuale e sulle azioni delle truppe”.

Il ministero ha anche diffuso un video in cui si vede Shoigu in elicottero sulla zona del fronte in Donbass e durante la riunione con Muradov all’esterno degli edifici danneggiati in combattimento.

AGI – Far volteggiare l’impasto della pizza, mentre la si lavora e stende, sopra la testa alla maniera dei pizzaioli napoletani, negli Stati Uniti è diventato addirittura uno sport. Meglio, una competizione sportiva con i suoi campionati, gli atleti classificati e i premi relativi.

L’ideatore è Tony Gemignani, che ha iniziato a far volteggiare l’impasto della pizza quando aveva 17 anni. I clienti della pizzeria di suo fratello a Castro Valley, in California, lo guardava con curiosità e ammirazione “mentre lanciava l’impasto per 15 piedi in aria, prima di farlo scorrere senza soluzione di continuità attraverso le sue gambe, sulle sue spalle e dietro la schiena come fosse un pallone da basket e senza mai farlo cadere”, scrive il Washington Post.

Bene, più di trent’anni dopo, Gemignani, che ora di anni ne ha 49, è diventato un acclamato “acrobata della pizza”, con ben 13 titoli mondiali al suo attivo, sette dei quali per le acrobazie e sei per la cucina. Ha vinto anche diversi Guinness World Records, tra cui uno per la pizza più larga lavorata in appena due minuti: 33,2 pollici, poco meno di un metro di diametro. Un globetrotter con la pizza anziché con il pallone da basket tra le mani, acrobazie chiamate anche “pizza freestyle” o lancio della pizza, attività che per altro esiste negli Usa dagli anni ’80. Sottolinea il Post: “Potrebbe essere un hobby insolito, ma lanciare la pizza non è affatto uno scherzo. Come altri sport competitivi, richiede concentrazione, coordinazione, forza fisica e, forse la cosa più importante, pratica. Tanta pratica”. Chi meglio di un pizzaiolo vero e proprio?

Di solito c’è una quota di circa 100 dollari per partecipare alle competizioni, sebbene molti contendenti siano sponsorizzati da aziende del settore. I vincitori di tanto in tanto portano a casa premi in denaro, ma in molte competizioni vengono invece assegnate solo delle medaglie. Gemignani, che è un’italo-americano ha dato vita a 40 pizzerie in tutti gli States, inclusa la famosa Tony’s Pizza Napoletana, nel cuore della Little Italy di San Francisco.

Ovviamente la kermesse è ormai sempre più globale e al tempo stesso popolare. Anche in Italia c’è un campionato nazionale e persino un Campionato del Mondo della Pizza, che ha diverse modalità di svolgimento e tipologie di preparazione, come la Pizza in Teglia, la Pizza in Pala, senza glutine, a mattarello, al metro, fritta, più larga, etc, con una sezione dedicata al “freestyle”, dove oltre alla qualità conta molto l’abilità di esecuzione, completa di volteggi per aria in un tempo massimo di 3 minuti. Il campionato si è svolto nei giorni dal 19 al 22 febbraio scorso a Rimini e il primo premio freestyle è andato a Francis Tolu di Valencia. E per il Campionato italiano, disputato nel settembre 2022, il primo classificato nella pizza acrobatica è stato invece Fabio Alveti, giovane pizzaiolo di Ardea, in provincia di Roma, con la sua “Altro che impasto”.

 

AGI – In Ucraina l‘aumento delle temperature provoca condizioni fangose del terreno che limitano i movimenti, una situazione che generalmente “fornisce qualche vantaggio militare alle forze in difesa”. Lo scrive l’intelligence Gb nel suo bollettino quotidiano sulla guerra in Ucraina.

“Le previsioni di condizioni più calde della media per il resto dell’inverno e della primavera ridurranno ulteriormente i movimenti”, e questo aggiungerà “ulteriore attrito alle operazioni a terra e ostacolerà il movimento fuoristrada dei veicoli corazzati più pesanti, specialmente su terreni sconnessi nel settore Bakhmut”, aggiunge la Difesa britannica.

AGI – Non ce l’ha fatta Michela Boldrini, la trentanovenne turista di Sarnico, in provincia di Bergamo, che da una settimana era ricoverata all’ospedale Aga Khan di Mombasa, in Kenya, a causa delle ustioni riportate nell’incendio del resort italiano Barracuda Inn di Watamu, avvenuto martedì scorso. Lo riferisce il portale malindikenya.net, aggiungendo che la donna, che era in vacanza insieme con il cugino Mattia Ghilardi, originario della Valtellina, era al termine della sua vacanza e sarebbe dovuta partire il giorno dopo l’incidente.

Proprio per questo, aveva raccontato Mattia a malindikenya.net, istintivamente i due invece di scappare velocemente dall’hotel, avevano provato a rientrare in camera per recuperare i documenti di viaggio e qualche effetto personale. Ma nel giro di trenta secondi le fiamme si erano fatte così vicine che i due sono stati avvolti da un calore tremendo e hanno riportato ustioni gravi.

I medici dello Star Hospital, che hanno fornito le prime cure ai due e all’unica altra turista ricoverata, una donna napoletana, hanno subito giudicato Michela Boldrini in condizioni gravi anche se inizialmente si sperava non fosse in pericolo di vita. La donna, continua malindikenya.net, è stata trasportata a Mombasa ed ammessa immediatamente nell’unità di terapia intensiva dell’Aga Khan. Nonostante le cure del caso, le condizioni della turista bergamasca si sono aggravate giorno dopo giorno, fino a sembrare irreversibili.

Questa mattina il decesso, proprio mentre la madre della turista stava per atterrare a Mombasa, sperando di poterla vedere ancora viva. L’ambasciata d’Italia in Kenya, tramite il consolato onorario, ha seguito fin dall’inizio la vicenda, in contatto con le autorità locali e ha fornito assistenza.

AGI – L’aeroporto di San Pietroburgo ha sospeso tutti i voli fino a mezzogiorno (le 10 in Italia), dopo le notizie, diffuse da alcuni media russi, dell’avvistamento di un oggetto misterioso nei cieli, in seguito al quale sono decollati caccia per accertamenti.

Secondo quanto riferito dalla Reuters, le autorità non hanno spiegato la decisione di fermare i voli.

In precedenza almeno cinque voli domestici russi decollati da Mosca e diretti a San Pietroburgo sono tornati indietro, secondo quanto mostrato dalle traiettorie del sito web di monitoraggio dei voli Flight Radar. 

AGI –  Il lancio dal Kennedy Space Center in Florida del razzo Falcon 9 di SpaceX, con la navicella Endeavour che trasporterà sulla Stazione spaziale internazionale 4 astronauti è stato cancellato. Il conto alla rovescia era partito poche ore fa, e puntava a far partire il razzo alle 7h45 ora italiana. “Il lancio di oggi è stato cancellato a causa di un problema con i sistemi di terra”, ha comunicato la Nasa, che riprogrammerà a breve una nuova data e ora di lancio.

Dragon 6 è il sesto volo di rotazione dell’equipaggio di una navicella Dragon, con a bordo gli astronauti della NASA Stephen Bowen e Warren “Woody” Hoburg, che svolgeranno rispettivamente il ruolo di comandante e pilota della navicella, l’astronauta degli Emirati Arabi Uniti Sultan Alneyadi e il cosmonauta di Roscosmos Andrey Fedyaev, che saranno gli specialisti della missione. 

AGI – La Russia ha interrotto la fornitura di petrolio alla Polonia attraverso l’oleodotto Druzhba. Lo riferisce il gruppo polacco Pkn Orlen operante nel settore del petrolio e della rivendita di carburanti. Da febbraio, dopo la scadenza del contratto con la russa Rosneft, Orlen si rifornisce di petrolio grazie a un accordo con la russa Tatneft.

L’oleaodotto Druzhba è stato esentato dalle sanzioni che l’Unione Europea ha imposto alla Russia in seguito alla sua invasione su larga scala dell’Ucraina.

L’oleodotto, che fornisce petrolio alla Polonia e alla Germania, oltre che all’Ungheria, alla Repubblica Ceca e alla Slovacchia, è stato escluso dalle sanzioni per aiutare i Paesi con opzioni limitate per forniture alternative. Il gigante petrolifero polacco ha annunciato che la Russia ha interrotto le consegne di petrolio attraverso l’oleodotto Druzhba in base all’ultimo contratto in vigore, che copriva circa il 10% del fabbisogno di Orlen.

“Le consegne attraverso l’oleodotto Druzhba alla Polonia sono state interrotte dalla parte russa”, ha dichiarato il gruppo polacco in una dichiarazione all’Afp. 

AGI – Gli Stati Uniti “risponderebbero” se la Cina dovesse fornire alla Russia armi letali nella guerra contro l’Ucraina. Lo ha detto in un’intervista alla ABC il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Il presidente ha anche detto che anche se ha affermato di non “prevedere” che la Cina lo faccia, nonostante gli avvertimenti dell’intelligence, la Cina potrebbe prendere in considerazione la mossa.

Non prevedo una grande iniziativa da parte della Cina per fornire armi alla Russia“, ha detto Biden. Incalzato dal giornalista sull’ipotesi che Pechino possa oltrepassare il limite, fornendo armi alla Russia, Biden ha insistito sul fatto che gli Stati Uniti “avrebbero risposto” e ha fatto riferimento alle sanzioni che altri paesi hanno ricevuto dopo aver sostenuto la Russia. 

Biden ha poi respinto il piano di pace proposto dalla Cina per una soluzione della guerra in Ucraina, suggerendo che la sua attuazione avvantaggerebbe solo la Russia. “Se Putin lo applaude come potrebbe ritenersi buono?”, ha commentato Biden in un’intervista con Abc News. “Non ho visto nulla nel piano che indichi che ci sia qualcosa che sarebbe vantaggioso per chiunque non sia la Russia”, ha detto il presidente Usa.
Al di là delle critiche specifiche al documento avanzato da Pechino, Biden ha respinto apertamente l’idea che la Cina negoziasse la pace durante la guerra, definendola irrazionale. “L’idea che la Cina negozierà l’esito di una guerra totalmente ingiusta per l’Ucraina è totalmente irrazionale“, ha detto Biden

AGI – Negli ultimi 12 mesi, l’Ucraina “ha sorpreso, ispirato e unito il mondo“: lo ha detto, in occasione dell’anniversario dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ci sono migliaia di parole per provarlo, ma ne basteranno poche”, ha detto il leader in un videomessaggio postato sui suoi profili social. “Bucha, Irpin, Kherson e Mariupol sono le capitali della nostra invincibilità – ha aggiunto – Il mondo ha visto di che cosa è capace l’Ucraina. I nuovi eroi sono i difensori di Kiev, dell’Azovstal, ma anche quanto realizzato da intere città, Kharkiv, Cherniguiv, Mariupol, Kherson, Mykolaiv, Gostomel, Volnovakha, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche, capitali della invincibilità”. 

L’Ucraina non si fermerà “fino a che gli assassini russi non saranno puniti”. Lo ha dichiarato nel suo discorso al Paese nel giorno dell’anniversario dell’inizio dell’invasione russa. “Non li perdoneremo mai. Non avremo mai riposo fino a che gli assassini russi non saranno puniti. Dai tribunali internazionali, dal giudizio di Dio o dai nostri soldati”, ha detto nel video diffuso sui social.

Poche ore fa, in un altro video Zelensky ha affermato: “Il 24 febbraio, milioni di noi hanno fatto una scelta. Non una bandiera bianca, ma una gialloblu. Non fuggire, ma fronteggiare. Resistere e combattere. E’ stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E quest’anno, siamo rimasti invincibili. Sappiamo che il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria!“. Un video con immagini emblematiche del conflitto accompagna il tweet.

Nato: intensifichiamo il sostegno

“Stiamo intensificando ulteriormente il sostegno politico e pratico all’Ucraina mentre si difende dall’invasione della Russia e manterremo il nostro sostegno per tutto il tempo necessario per aiutare l’Ucraina a prevalere”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del Consiglio della Nato in occasione del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. “In questo contesto, la Nato continuera’ a coordinarsi strettamente con le parti interessate pertinenti, comprese le organizzazioni internazionali, in particolare l’Ue, nonche’ i Paesi affini. Rimaniamo risoluti nel sostenere gli sforzi a lungo termine dell’Ucraina per garantire il suo futuro libero e democratico”, si legge ancora. “Riaffermiamo il nostro risoluto sostegno all’indipendenza, alla sovranita’ e all’integrita’ territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Sosteniamo pienamente il diritto intrinseco dell’Ucraina all’autodifesa e alla scelta delle proprie misure di sicurezza”, afferma l’Alleanza.

“Gli sforzi della Russia per infrangere la determinazione del coraggioso popolo ucraino stanno fallendo. Un anno dopo, gli ucraini stanno combattendo valorosamente per la libertà e l’indipendenza. Siamo con loro”, si legge ancora.

Ue con Kiev “per tutto il tempo necessario”

Nel giorno della ricorrenza parole di solidarietà anche dai vertici dell’Ue. “Un anno fa la storia si era fermata. La Russia ha brutalmente invaso l’Ucraina. 365 giorni di impensabile disumanità. Ma l’Ucraina è forte. L’Europa sta con l’Ucraina per vincere e ricostruire. L’incubo deve finire”, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un video con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. 

“Un anno di brutale aggressione russa. Un anno di eroica resistenza ucraina. Un anno di solidarietà europea. Davanti a noi c’e’ un futuro di unita’. State combattendo per la libertà, per la democrazia e per il vostro posto nell’Unione europea. Siamo con voi, per tutto il tempo necessario“, gli ha fatto eco in un video la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

L’appello di Pechino: “No al nucleare, avviare trattative”

Nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa in Ucraina, Pechino è tornata a parlare appellandosi a entrambi i Paesi belligeranti affinché evitino di attaccare la popolazione civile. “Le parti in conflitto dovrebbero rispettare rigorosamente il diritto umanitario internazionale, evitando di attaccare i civili o le strutture civili”, ha dichiarato il ministero degli Esteri. 

Giovedì l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto il ritiro “immediato” delle truppe russe, auspicando una pace “giusta e duratura”. La risoluzione di pace dell’Ucraina è stata approvata con 141 voti a favore, sette contrari e trentadue astenuti. Tra questi, la Cina e, soprattutto, l’India, indicata alla vigilia tra i contrari. Per Pechino, infatti, la misura è  “benzina sul fuoco”, alimentata dal continuare a inviare armi all’Ucraina.