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(AGI) – Milano, 20 gen. – L’aumento di capitale di Saipem, deliberato dall’assemblea lo scorso 2 dicembre per un importo fino a 3,5 miliardi di euro, partira’ il 25 gennaio prossimo e terminera’ l’11 febbraio. I diritti di opzione – si legge in una nota della societa’ – saranno negoziabili invece fino al 5 febbraio. I diritti di opzione non esercitati entro il termine del periodo di offerta saranno offerti sulla Borsa Italiana
entro il mese successivo alla fine del periodo di offerta, per almeno cinque giorni di mercato aperto. Domani pomeriggio
e’ intanto convocato un cda per deliberare, tra l’altro, in merito alle condizioni definitive dell’Offerta, incluso il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni Saipem, il numero definitivo delle azioni da emettere e il relativo
rapporto di assegnazione in opzione e l’esatto ammontare dell’offerta. L’avvio dell’offerta e il calendario indicato sono subordinati al rilascio da parte della Consob del
provvedimento di approvazione del documento di registrazione, della nota informativa sugli strumenti finanziari e della nota di sintesi relativi all’aumento di capitale.
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(AGI) – Roma, 20 gen. – Il titolo di Twitter sale del 9% a Wall Street, sulla scia delle voci, non confermate, che News Corp di Rupert Murdoch avrebbe acquistato una partecipazione della societa’ che ‘cinguetta’. (AGI)

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(AGI) – New York, 20 gen. – Gli indici di Wall Street restano in rosso ma riducono le loro perdite che avevan ticcato oltre il 3%, seguendo l’ondata di vendite globale e il crollo del prezzo del petrolio. Pesanti le perdite degli energetici. L’indice Dow Jones perde il 2,46%, dopo aver lasciato sul terreno fino a 538 punti. Il Nasdaq arretra dell’1,41% e lo S&P del 2,27%.
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Roma – A partire dal 2016 i contribuenti che fanno uso del "sistema tessera sanitaria" avranno già caricati nella dichiarazione dei redditi precompilata le spese sostenute per le visite mediche, ma probabilmente ancora non saranno disponibili parte di quelle sostenute per l'acquisto di farmaci. Lo ha anticipato il direttore dell'agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, durante un'audizione alla commissione bicamerale sull'anagrafe tributaria. "Il 730 precompilato e' in ampio sviluppo", ha detto Orlandi, "stiamo nella fase clou. Ci saranno le spese mediche, ma il problema sono le farmacie perché hanno equivocato su un termine e non hanno conservato buona parte degli scontrini che non sono quindi recuperabili. Questo nonostante una legge esistente e nonostante il fatto che i tavoli di confronto con le categorie siano iniziati nel 2014". A margine dell'audizione il direttore dell'agenzia delle entrate ha poi precisato che si stanno facendo gli ultimi controlli per chiarire la situazione e entro pochi giorni si sapra' se sarà possibile o meno inserire nel 730 precompilato anche le spese farmaceutiche. Sicuramente ci saranno quelle che risultano nel sistema tessera sanitaria ma con ogni probabilità sarà impossibile recuperare le altre che dunque andranno i nserite ex post dai contribuenti.

L'Agenzia delle entrate sta valutando la possibilita' di concedere a tutti i contribuenti una proroga di pochi giorni del termine per la trasmissione dei dati per la dichiarazione dei redditi precompilata. Lo ha detto il direttore dell'Agenzia, Rossella Orlandi. "Stiamo cercando di capire se dare a tutti una proroga di qualche giorno", ha spiegato, "stiamo facendo delle prove tecniche" per verificare "quale ritardo possa essere tollerato senza creare grave danno per 20 milioni di contribuenti" che devono usufuire delle detrazioni. La scadenza per la trasmissione dei dati relativi alle spese mediche, è fissata al 31 gennaio perchè si tratta di dati sensibili, di conseguenza "il Garante della privacy ha dato un mese di tempo agli utenti che vogliono eliminare alcune voci di spesa dalla dichiarazione. Prima di quel mese non è possibile trattare i dati, quindi noi cominciamo a trattarli a marzo, se concediamo una proroga di 15 giorni il ritardo si traslerà su Sogei che non farà in tempo a finire il suo lavoro e di conseguenza su venti milioni di contribuenti. Secondo Orlandi, "una proroga così invocata è il classico sistema italiano, tutti vogliono la proroga anche se sei partito 9 mesi prima". (AGI)

(20 gennaio 2016) 

(AGI) – Roma, 20 gen. – Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi chiude in forte rialzo a 116 punti, per un tasso dell’1,65%. Il differenziale Bonos/Bund segna 130 punti per un rendimento dell’1,79%.
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Roma – Malgrado le turbolenze sui mercati finanziari che riflettono "instabilità" proveniente dall'estero il sistema bancario italiano "continua a essere solido". E' quanto ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo a un convegno al Tesoro. "Oggi è  una giornata in cui si registrano turbolenze nei mercati finanziari – ha osservato Padoan – che riflettono gravi impulsi di instabilità di natura politica ed economica provenienti dal sistema internazionale. Malgrado queste turbolenze la solidità fondamentale del sistema italiano, che continua a essere considerato dagli investitori uno dei posti più attraenti in cui investire, va avanti". (AGI) 

(20 gennaio 2016)

(AGI) – Roma, 20 gen. – Le borse europee chiudono in profondo rosso, affondate dal continuo calo del prezzo del petrolio, (Wti sotto 27 dollari), sceso ai minimi da 12 anni, e dal tonfo delle piazze asiatiche (preoccupa in particolare la fuga di capitali da Hong Kong, che mette a repentaglio l’agganciamento tra la valuta locale e il dollaro americano). Preoccupa la tenuta dell’economia mondiale dopo il ribasso delle previsione del Fmi. Wall Steet imita i listini europei, con perdite di oltre il 2%, soprattutto nel settore energetico. In Europa, Milano e’ la peggiore, sotto pressione anche per i bancari, con Mps che praticamente dimezza il suo valore di capitalizzazione. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cala del 4,83% a 17.967,91 punti. A Londra petroliferi e minerari affondano il listino del 3,46% a 5.673,58 punti. Francoforte arretra del 2,82% a 9.391 punti e Parigi del 3,45% a 4.124,95 punti.
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(AGI) – Milano, 20 gen. – Mercoledi’ ‘nero’ per la Borsa Italiana che in linea con gli altri listini europei ha continuato ad accusare la debolezza dell’economia cinese, le tensioni geopolitiche internazionali e la continua discesa delle quotazioni delle materie prime, a partire dal petrolio. Al termine di una giornata condotta sempre negativamente, il Ftse Mib e’ crollato del 4,83% e ha perso anche quota 18mila punti (17.967); All Share -4,79%.
Sui listini di Piazza Affari, sui quali si e’ abbattuta una raffica di sospensioni, ancora vendite copiose sui bancari, affondati anche dalle tensioni tra il governo italiano e la Commissione Ue che minacciano di compromettere il percorso per la formazione di una bad bank.
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(AGI) – New York, 20 gen. – Il prezzo del petrolio crolla. Il Light crude Wti cede 1,29 dollari a 27,17 dollari al barile, dopo aver aggiornato a 27,03 dollari il nuovo minimo dal dicembre 20013. Il Brent perde 98 cent a 27,78 dollari al barile, dopo un minimo dall’aprile 2004 di 27,59 dollari. La discesa del prezzo del petrolio contagia i mercati azionari e, asua volta, ne e’ condizionata, mentre gli investitori temono, la rimozione delle sanzioni all’Iran, il rallentamento della Cina e dei paesi emergenti e del monito dell’Aie, secondo la quale il mercato potrebbe “annegare nell’eccesso di offerta”. (AGI)
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(AGI) – Roma, 20 gen. – Tensioni tra Facebook e la Trai, l’autorita’ per le telecomunicazioni indiana, sulla sospensione del servizio Free Basics, che consentiva l’accesso gratuito a internet, offerto dalla societa’ di Zuckerberg, agli utenti di Reliance Communications, uno dei maggiori operatori di telefonia del subcontinente. Free Basics fa parte del piu’ vasto disegno di Facebook di offrire la possibilita’ di navigare su internet a chi vive nelle aree del mondo meno coperto dalla rete, con l’Africa come obiettivo principale. Il problema e’ che tali servizi violano alla base qualsiasi principio di ‘net neutrality’, dato che chi li utilizza ha la possibilita’ di connettersi gratis solo a una limitata serie di indirizzi, tra i quali alcuni servizi pubblici e, come ovvio, lo stesso Facebook. Ed e’ proprio la ‘net neutrality’ (il principio secondo il quale la rete non deve privilegiare l’accesso a determinati siti rispetto ad altri) la ragione per la quale la Trai un mese fa aveva chiesto e ottenuto da Reliance Communications la sospensione del servizio. Facebook aveva reagito avviando sui propri circuiti una campagna chiamata ‘Save Free Basics in India’ che consentiva, con un solo clic, di mandare all’autorita’ una mail a nome dell’utente di turno per protestare contro la decisione. L’iniziativa non e’ piaciuta per nulla alla Trai che due giorni fa ha replicato con una dura nota nella quale accusa il gruppo americano di aver portato avanti “un sondaggio d’opinione fuorviato e crudamente maggioritarista”. Quel che lamenta l’autorita’ e’ che la maggior parte degli utenti di Facebook che hanno aderito alla campagna avranno cliccato d’impulso senza riflettere troppo ne’ leggere il dettagliato documento con il quale la Trai aveva argomentato la sospensione di Free Basics. Facebook ha replicato oggi che, pur non avendo pubblicato “tutti i termini specifici” del documento dell’organo, nel modulo per l’adesione alla petizione aveva incluso un riassunto delle motivazioni dell’autorita’. E’ pero’ legittimo dubitare che siano state lette dagli utenti che, in centinaia di milioni, hanno aderito alla campagna di pressione.
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