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(AGI) – Bergamo, 3 lug. – Ha preso il via alle 9 a Bergamo il processo a carico di Massimo Bossetti (presente in aula), accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Blindato il tribunale orobico non tanto per motivi di sicurezza ma per quelli legati alla curiosita’ suscitata dal caso nel corso degli ultimi quattro anni e mezzo. Gia’ dalle 6,30 di questa mattina numerose persone arrivate anche da altre province, si sono messe in fila per riuscire a occupare gli 80 posti a disposizione nell’aula della Corte d’Assise, del pubblico e dei giornalisti oltre che degli addetti ai lavori. Tutte le vie intorno al tribunale sono chiuse al traffico. Metal detector invece nei corridoi del palazzo di giustizia dove vengono bloccate telecamere e fotocamere e imbustati e chiusi cellulari, tablet, e perfino occhiali e penne sospette di contenere telecamere nascoste. Per ora infatti ogni tipo di ripresa in aula e’ vietata. .

(AGI) – Taranto 3 lug. – Potrebbe conoscersi oggi il responso della Magistratura di Taranto in merito alla richiesta dell’Ilva di dilazionare di dieci giorni la fermata dell’altoforno 2 che, altrimenti, in assenza di novita’, verra’ spento lunedi’ prossimo. L’altoforno 2, a seguito di un incidente mortale avvenuto nei giorni scorsi, vittima il 35enne Alessandro Morricella, dipendente del siderurgico, e’ stato infatti sequestrato senza facolta’ d’uso dalla Procura di Taranto e tale provvedimento, lunedi’ scorso, e’ stato convalidato dal gip del Tribunale, Martino Rosati. L’istanza per rinviare di dieci giorni la fermata dell’altoforno 2 l’Ilva l’ha presentata l’altro ieri alla Procura di Taranto attraverso i suoi avvocati. L’azienda per tutta la giornata di ieri ha atteso una risposta della Procura che pero’ non e’ arrivata. Secondo quanto si e’ appreso, la Procura ha inizialmente valutato che dovesse essere il gip a pronunciarsi nel merito, poi, invece, l’orientamento emerso sarebbe quello di valutare comunque la richiesta dell’Ilva, sottoporla al giudizio dei consulenti della Procura, quindi inviarla allo stesso gip insieme al parere della Procura stessa. In sostanza, la decisione e’ demandata sempre al gip ma a quest’ultimo la Procura fara’ comunque conoscere cosa ne pensa. Tutto questo dovrebbe avvenire in giornata, considerato che il tempo per evitare lo stop dell’impianto si e’ ormai ridotto a pochissimi giorni e peraltro anche nel fine settimana. Ma perche’ l’Ilva chiede altri dieci giorni? Da quanto si apprende, l’azienda vuole usare la proroga – se accordata dall’autorita’ giudiziaria – per presentare alla Procura una nuova istanza di facolta’ d’uso dell’altoforno 2 corredata pero’ da un piano di ulteriori interventi impiantistici finalizzati a migliorarne la sicurezza. I dieci giorni in piu’, inoltre, permetterebbero all’Ilva di agganciare, sul piano dei tempi, anche il prossimo riavvio dell’altoforno 1 che, dopo una lunga fermata di due anni e mezzo per lavori ambientali, adesso dovrebbe ripartire ai primi di agosto. In questo modo l’Ilva – rilevano fonti sindacali e aziendali – non subirebbe contraccolpi occupazionali e produttivi perche’ la fermata a brevissimo dell’altoforno 2 innescherebbe, a ruota, anche quella dell’altoforno 4. Quest’ultimo verrebbe infatti fermato dall’azienda, pur non essendoci un nuovo sequestro giudiziario, perche’ un solo altoforno in attivita’, precisano fonti Ilva, avrebbe un doppio impatto: ambientale a monte ed economico a valle. A monte ci sarebbero problemi ambientali sulle cokerie. A valle, invece, un solo altoforno in marcia – il 4 appunto, essendo l’1 e il 5 fermi per lavori e il 2 sequestrato senza facolta’ d’uso – spingerebbe l’Ilva a frenare anche l’acciaieria 2 riducendo il numero delle colate. L’acciaieria 1 e’ gia’ ferma come conseguenza dello stop del 5 e dei lavori ambientali da fare nella stessa acciaieria. Attesa, dunque, di azienda e sindacali per le decisioni che oggi dovrebbero arrivare da Palazzo di Giustizia. Lo scenario e’ pero’ complicato sia perche’ la Procura ha sequestrato l’altoforno 2 affermando che ci sono ragioni di pericolo e di sicurezza per gli operatori (Morricella fu investito da una fiammata, riporto’ ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo e mori’ quattro giorni dopo l’incidente), sia perche’ il gip ha confermato appena pochi giorni fa queste tesi. L’Ilva, dal canto suo, replica affermando che lo Spesal, quando ha fatto il sopralluogo all’impianto post incidente, non ha ordinato il fermo dell’impianto ma imposto delle prescrizioni di sicurezza che l’azienda ha gia’ attuato senza aspettare i 60 giorni di tempo concessi. Inoltre, c’e’ un nuovo piano di lavori che l’Ilva si impegna a fare, corredandolo di cronoprogramma. Ora si tratta di vedere se tutto questo sara’ ritenuto valido e adeguato da Procura e gip per concedere all’Ilva i dieci giorni in piu’ chiesti in modo che l’azienda riformuli anche l’istanza sulla facolta’ d’uso. In proposito, vi sono fonti giudiziarie che osservano che i dieci giorni di proroga contraddicono comunque l’ordine di Procura e gip sotto un duplice profilo: fermo immediato e non facolta’ d’uso. Tenere infatti operativo l’altoforno 2 per altri dieci giorni significa comunque usarlo, anche a passo ridotto. Al di la’ delle manovre preparatorie per fermare l’altoforno 2, sottoposto alla vigilanza del custode giudiziario Barbara Valenzano nominata dal pm Antonella De Luca, titolare dell’inchiesta, l’Ilva non ha adottato nessun’altra decisione. Si e’ riservata di convocare subito i sindacati metalmeccanici non appena lo scenario sara’ piu’ chiaro e si conosceranno le nuove determinazioni della Magistratura. Da qui, infatti, dipendera’ anche la possibilita’ o meno di intervenire su uno o piu’ altiforni con tutte le conseguenze occupazionali che questo provochera’. (AGI)

(AGI) – Milano, 3 lug. – “Si ricordera’ che le dissi, e diverse volte, di stare attento a non dare banconote da 500 euro a Ruby perche’ era pericoloso, perche’ andava in giro con buste piene di banconote da 500 e non si preoccupava di farle vedere”. Lo scrive Luca Risso, l’ex compagno della ragazza marocchina, in una lettera a Silvio Berlusconi depositata tra gli atti dell’inchiesta Ruby ‘ter’ in cui l’ex premier, una ventina di ragazze e l’avvocato Luca Giuliante sono indagati per corruzione in atti giudiziari. Nella missiva, Risso ricorda a Berlusconi “di quello che mi promise, e perlomeno mi aiuti come puo'” e aggiunge: “Le dissi di dargli meno soldi e tagli piu’ piccoli e magari di avvalersi dell’aiuto di Giuliante visto che io ormai ero fuori gioco. E comunque qualsiasi cosa fosse accaduto, i soldi a Ruby li davo io… cosa che anche Ruby doveva dire”. La senatrice di Forza Italia Maria Rossi avrebbe dato a Luca Risso e Ruby i soldi per “andare in Messico”. Ad affermarlo, in una missiva destinata a Silvio Berlusconi e agli atti dell’indagine Ruby ter, e’ proprio l’ex compagno della ragazza marocchina. “La mia vita lavorativa – scrive Risso, indagato per riciclaggio – prese il colpo di grazia nel novembre 2012 quando Lei, per non far testimoniare Ruby a dicembre, ci chiese di andare via e tornare dopo il 10 gennaio”. “Cosi’ – racconta Risso – dopo aver visto Maria Rosaria Rossi che ci diede i soldi per andare via, partimmo per il Messico – prosegue – e io fui costretto a vendere anche l’ultimo locale che gestivo (al sig. Belsito, in quel tempo segretario della Lega Nord, (in realta’ segretario amministrativo ndr.) che mi ha pagato con un assegno vuoto!!)”. Tra i documenti depositati con l’avviso di chiusura delle indagini su Ruby ter, c’e’ anche il diario sequestrato a Iris Berardi, indagata per corruzione in atti giudiziari. La modella di origine brasiliana, che aveva ritirato la costituzione di parte civile nel processo a carico di Fede, Mora e Minetti, si ‘confessa’ alle pagine del diario affermando, riportano gli inquirenti, di “non essersi fatta mancare nulla: droga, alcol, sigarette, sesso (…) dalle orge ad Arcore, alle marchette, sesso con donne, sesso con due uomini contemporaneamente”. “Nello stesso contesto – proseguono gli investigatori – descrive esplicitamente un rapporto sessuale da lei avuto con Silvio Berlusconi”. Sempre in questo scritto, si legge che “Berardi avrebbe in particolare sostituito tale Valentiha (sua collega di lavoro) in un gruppo di 20 ballerine brasiliane che si esibivano ad Arcore portata da altre due donne brasiliane (tra cui Helene) piu’ anziane; in ordine al primo contatto con Berlusconi, viene fatto riferimento alla settimana precedente al Capodanno 2008 (quando dunque Berardi era ancora minorenne); viene specificato che “le ragazze venivano preparate al peggio” e allertate “a non scandalizzarsi per le cose oscene” che avrebbero visto” in quanto “lui le sue ragazze le bacia in bocca, le tocca”. Ci sono anche alcuni sms tra Marysthell Polanco, ospite alle serate ad Arcore, e lo ‘storico’ legale di Silvio Berlusconi, l’avvocato Niccolo’ Ghedini, agli atti dell’indagine Ruby ter in cui Silvio Berlusconi e’ indagato per corruzione in atti giudiziari. In uno di questi, Polanco scrive: “Diro’ tutto come sta, ho tutte le prove, nn (testuale, ndr) si puo’ essere cosi’ bastardi ci tiene alla politica? Ok oggi sono nella merda ma andremo tutti nella merda”. In un’annotazione della polizia giudiziaria, agli atti dell’inchiesta Ruby ter, vengono riportati gli “screenshot relativi a una conversazione via sms avvenuta, verosimilmente, tra Marysthell Polanco e l’avvocato Ghedini”. Polanco esordisce: “Buongiorno Avvocato, volevo dirti che siamo molto dispiaciute col dottore xche’ (testuale, ndr) non ci riceve e ci chiude le porte, cose che prima non faceva”. Poi prosegue: “Non cel faccio piu’ a tenere le vostre bugie e la vostra presa per il culo aveva promesso di pagare il mio avvocato e ha fatto delle promesse quando ci ha detto di venire da voi a dire le bugie che mi hanno spaventata, mi ha usata e non lo posso piu’ tenere dentro nn me ne frega niente andare in galera per colpa di lui, diro’ tutto come sta ho fatto tutte le prove”. Ghedini risponde cosi’: “La invito a non contattarmi e cmq (testuale, ndr) a non usare modi siffatti. Valuteremo azioni legali”. Polanco ribatte: “Ma voi mi chiamavate sempre prima adesso non va bene…Io non voglio niente da voi e solo la presa per il culo la galera e’ fatta per gli essere umani mandatemi in galera per la verita’…non me ne frega”. (AGI) .

(AGI) – Milano, 3 lug. – Tra i documenti depositati con l’avviso di chiusura delle indagini su Ruby ter, c’e’ anche il diario sequestrato a Iris Berardi, indagata per corruzione in atti giudiziari. La modella di origine brasiliana, che aveva ritirato la costituzione di parte civile nel processo a carico di Fede, Mora e Minetti, si ‘confessa’ alle pagine del diario affermando, riportano gli inquirenti, di “non essersi fatta mancare nulla: droga, alcol, sigarette, sesso (…) dalle orge ad Arcore, alle marchette, sesso con donne, sesso con due uomini contemporaneamente”. “Nello stesso contesto – proseguono gli investigatori – descrive esplicitamente un rapporto sessuale da lei avuto con Silvio Berlusconi”. Sempre in questo scritto, si legge che “Berardi avrebbe in particolare sostituito tale Valentiha (sua collega di lavoro) in un gruppo di 20 ballerine brasiliane che si esibivano ad Arcore portata da altre due donne brasiliane (tra cui Helene) piu’ anziane; in ordine al primo contatto con Berlusconi, viene fatto riferimento alla settimana precedente al Capodanno 2008 (quando dunque Berardi era ancora minorenne); viene specificato che “le ragazze venivano preparate al peggio” e allertate “a non scandalizzarsi per le cose oscene” che avrebbero visto” in quanto “lui le sue ragazze le bacia in bocca, le tocca”. .

(AGI) – Roma, 3 lug. – Una scossa di terremoto di magnitudo provvisoria 2,7 ha colpito all’una e 17 minuti la zona di Perugia. L’epicentro e’ stato localizzato a 2 km da Pietralunga e a 13 da Gubbio e a 37 a nord di Perugia. Molto basso l’ipocentro (la profondita’ a cui si e’ generato il movimento sismico) individuato a soli 9 km. Lo riferisce l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. (Ingv) (AGI) .

(AGI) – Roma, 3 lug. – Una scossa di terremoto di magnitudo provvisoria 2,7 ha colpito all’una e 17 minuti la zona di Perugia. L’epicentro e’ stato localizzato a 2 km da Pietralunga e a 13 da Gubbio e a 37 a nord di Perugia. Molto basso l’ipocentro (la profondita’ a cui si e’ generato il movimento sismico) individuato a soli 9 km. Lo riferisce l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. (Ingv) (AGI) .

(AGI) – Milano, 2 lug. – “Si ricordera’ che le dissi, e diverse volte, di stare attento a non dare banconote da 500 euro a Ruby perche’ era pericoloso, perche’ andava in giro con buste piene di banconote da 500 e non si preoccupava di farle vedere”. Lo scrive Luca Risso, l’ex compagno della ragazza marocchina, in una lettera a Silvio Berlusconi depositata tra gli atti dell’inchiesta Ruby ‘ter’ in cui l’ex premier, una ventina di ragazze e l’avvocato Luca Giuliante sono indagati per corruzione in atti giudiziari. Nella missiva, Risso ricorda a Berlusconi “di quello che mi promise, e perlomeno mi aiuti come puo'” e aggiunge: “Le dissi di dargli meno soldi e tagli piu’ piccoli e magari di avvalersi dell’aiuto di Giuliante visto che io ormai ero fuori gioco. E comunque qualsiasi cosa fosse accaduto, i soldi a Ruby li davo io… cosa che anche Ruby doveva dire”. La senatrice di Forza Italia Maria Rossi avrebbe dato a Luca Risso e Ruby i soldi per “andare in Messico”. Ad affermarlo, in una missiva destinata a Silvio Berlusconi e agli atti dell’indagine Ruby ter, e’ proprio l’ex compagno della ragazza marocchina. “La mia vita lavorativa – scrive Risso, indagato per riciclaggio – prese il colpo di grazia nel novembre 2012 quando Lei, per non far testimoniare Ruby a dicembre, ci chiese di andare via e tornare dopo il 10 gennaio”. “Cosi’ – racconta Risso – dopo aver visto Maria Rosaria Rossi che ci diede i soldi per andare via, partimmo per il Messico – prosegue – e io fui costretto a vendere anche l’ultimo locale che gestivo (al sig. Belsito, in quel tempo segretario della Lega Nord, (in realta’ segretario amministrativo ndr.) che mi ha pagato con un assegno vuoto!!)”. Tra i documenti depositati con l’avviso di chiusura delle indagini su Ruby ter, c’e’ anche il diario sequestrato a Iris Berardi, indagata per corruzione in atti giudiziari. La modella di origine brasiliana, che aveva ritirato la costituzione di parte civile nel processo a carico di Fede, Mora e Minetti, si ‘confessa’ alle pagine del diario affermando, riportano gli inquirenti, di “non essersi fatta mancare nulla: droga, alcol, sigarette, sesso (…) dalle orge ad Arcore, alle marchette, sesso con donne, sesso con due uomini contemporaneamente”. “Nello stesso contesto – proseguono gli investigatori – descrive esplicitamente un rapporto sessuale da lei avuto con Silvio Berlusconi”. Sempre in questo scritto, si legge che “Berardi avrebbe in particolare sostituito tale Valentiha (sua collega di lavoro) in un gruppo di 20 ballerine brasiliane che si esibivano ad Arcore portata da altre due donne brasiliane (tra cui Helene) piu’ anziane; in ordine al primo contatto con Berlusconi, viene fatto riferimento alla settimana precedente al Capodanno 2008 (quando dunque Berardi era ancora minorenne); viene specificato che “le ragazze venivano preparate al peggio” e allertate “a non scandalizzarsi per le cose oscene” che avrebbero visto” in quanto “lui le sue ragazze le bacia in bocca, le tocca”. Ci sono anche alcuni sms tra Marysthell Polanco, ospite alle serate ad Arcore, e lo ‘storico’ legale di Silvio Berlusconi, l’avvocato Niccolo’ Ghedini, agli atti dell’indagine Ruby ter in cui Silvio Berlusconi e’ indagato per corruzione in atti giudiziari. In uno di questi, Polanco scrive: “Diro’ tutto come sta, ho tutte le prove, nn (testuale, ndr) si puo’ essere cosi’ bastardi ci tiene alla politica? Ok oggi sono nella merda ma andremo tutti nella merda”. In un’annotazione della polizia giudiziaria, agli atti dell’inchiesta Ruby ter, vengono riportati gli “screenshot relativi a una conversazione via sms avvenuta, verosimilmente, tra Marysthell Polanco e l’avvocato Ghedini”. Polanco esordisce: “Buongiorno Avvocato, volevo dirti che siamo molto dispiaciute col dottore xche’ (testuale, ndr) non ci riceve e ci chiude le porte, cose che prima non faceva”. Poi prosegue: “Non cel faccio piu’ a tenere le vostre bugie e la vostra presa per il culo aveva promesso di pagare il mio avvocato e ha fatto delle promesse quando ci ha detto di venire da voi a dire le bugie che mi hanno spaventata, mi ha usata e non lo posso piu’ tenere dentro nn me ne frega niente andare in galera per colpa di lui, diro’ tutto come sta ho fatto tutte le prove”. Ghedini risponde cosi’: “La invito a non contattarmi e cmq (testuale, ndr) a non usare modi siffatti. Valuteremo azioni legali”. Polanco ribatte: “Ma voi mi chiamavate sempre prima adesso non va bene…Io non voglio niente da voi e solo la presa per il culo la galera e’ fatta per gli essere umani mandatemi in galera per la verita’…non me ne frega”. (AGI) .

(AGI) – Roma, 2 lug. – Riparte domani il viaggio di ‘S.O.S. Scuola’, il progetto nato un anno fa con l’obiettivo di riqualificare e innovare le scuola, trasformandola in laboratori di creativita’ e diritti insieme a studenti, docenti, artisti e una rete di volontariato che mette in relazione pubblico e privato. Dopo il successo in Sicilia, ‘S.O.S. Scuola’ approda nel Lazio e in Abruzzo, nei campus di Arsoli, Roma e l’Aquila. L’iniziativa, che andra’ avanti per tutto il mese di luglio, e’ promossa dall’Associazione Alveare per il Sociale ed ha ottenuto dal Parlamento Europeo il riconoscimento “Civi Europaeo Premium 2015” per la sua capacita’ di sperimentare un modello di welfare partecipato. Quest’anno, dopo la positiva esperienza al Liceo Linguistico Ninni Cassara’ di Palermo, sono stati scelti tre campus creativi in scuole simboliche: l’Istituto Comprensivo Statale di Arsoli, in provincia di Roma, l’Istituto Pio La Torre di Roma nel quartiere periferico di Torrevecchia conosciuto come “Bronx”, la scuola Rodari all’Aquila, ospitata da un M.U.S.P (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio) nonostante siano passati ormai sei anni dal terribile terremoto che ha colpito la citta’. Come per la precedente edizione anche quest’anno ‘S.O.S. Scuola’ ha come testimonial dei personaggi dello spettacolo tra i quali: Saverio Raimondo, Max Tortora, Max Paiella, Lillo e Greg, Sabrina Nobile, Alessandro Antinelli e Niccolo’ Fabi. “Il nostro viaggio nelle scuole italiane – spiega Paolo Bianchini, regista e presidente dell’Associazione Alveare per il Sociale – inizia dalla storia di Yaguine e Fode’, raccontata nel mio film ‘Il sole dentro’ (tra gli attori Angela Finocchiaro e Diego Bianchi, ndr), dalle speranze e dal sacrificio di questi due ragazzi guineiani che quindici anni fa hanno scritto una lettera ai Signori d’Europa, come li chiamavano loro, per rivendicare il diritto allo studio. Yaguine e Fode’ sono morti mentre si nascondevano nel vano di un carrello aereo ma la loro memoria si e’ trasformata in impegno sociale e civile per migliaia di studenti italiani che abbiamo incrociato con le proiezioni del film e con il progetto S.O.S. Scuola”. (AGI) .

(AGI) – Milano, 2 lug. – “Si ricordera’ che le dissi, e diverse volte, di stare attento a non dare banconote da 500 euro a Ruby perche’ era pericoloso, perche’ andava in giro con buste piene di banconote da 500 e non si preoccupava di farle vedere”. Lo scrive Luca Risso, l’ex compagno della ragazza marocchina, in una lettera a Silvio Berlusconi depositata tra gli atti dell’inchiesta Ruby ‘ter’ in cui l’ex premier, una ventina di ragazze e l’avvocato Luca Giuliante sono indagati per corruzione in atti giudiziari. Nella missiva, Risso ricorda a Berlusconi “di quello che mi promise, e perlomeno mi aiuti come puo'” e aggiunge: “Le dissi di dargli meno soldi e tagli piu’ piccoli e magari di avvalersi dell’aiuto di Giuliante visto che io ormai ero fuori gioco. E comunque qualsiasi cosa fosse accaduto, i soldi a Ruby li davo io… cosa che anche Ruby doveva dire”. .

(AGI) – Milano, 2 lug. – Tra i documenti depositati con l’avviso di chiusura delle indagini su Ruby ter, c’e’ anche il diario sequestrato a Iris Berardi, indagata per corruzione in atti giudiziari. La modella di origine brasiliana, che aveva ritirato la costituzione di parte civile nel processo a carico di Fede, Mora e Minetti, si ‘confessa’ alle pagine del diario affermando, riportano gli inquirenti, di “non essersi fatta mancare nulla: droga, alcol, sigarette, sesso (…) dalle orge ad Arcore, alle marchette, sesso con donne, sesso con due uomini contemporaneamente”. “Nello stesso contesto – proseguono gli investigatori – descrive esplicitamente un rapporto sessuale da lei avuto con Silvio Berlusconi”. Sempre in questo scritto, si legge che “Berardi avrebbe in particolare sostituito tale Valentiha (sua collega di lavoro) in un gruppo di 20 ballerine brasiliane che si esibivano ad Arcore portata da altre due donne brasiliane (tra cui Helene) piu’ anziane; in ordine al primo contatto con Berlusconi, viene fatto riferimento alla settimana precedente al Capodanno 2008 (quando dunque Berardi era ancora minorenne); viene specificato che “le ragazze venivano preparate al peggio” e allertate “a non scandalizzarsi per le cose oscene” che avrebbero visto” in quanto “lui le sue ragazze le bacia in bocca, le tocca”. .