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(AGI) – Roma, 12 ago. – Atene piu’ ottimista, ma la Germania frena. Dopo i colloqui fittissimi delle ultime ore il memorandum d’intesa con la Grecia e’ stato chiuso e inviato ai governi, ma la lunga partita a scacchi sul terzo pacchetto di aiuti per Atene non sembra ancora arrivata alla conclusione. Nelle ultime ore si e’ raggiunto un primo accordo, che deve essere ratificato al piu’ presto, per consentire ad Atene di onorare la scadenza di pagamento di 3,5 miliardi di euro del prestito della Bce entro il 20 agosto ed evitare quindi il default. L’intesa viene considerata un passo avanti da parte della Germania che pero’ chiede di vedere tutte le carte prima di esprimere un’opinione, che comunque sara’ resa nota “entro la fine di questa settimana”. “Malgrado gli ostacoli che qualcuno vuole mettere sulla nostra strada l’accordo si fara’”, risponde Alexis Tsipras, che sparge ottimismo. La Commissione Ue considera chiuso il memorandum d’intesa, mentre in serata ci sara’ una teleconferenza dei vice ministri dell’Economia dell’Unione, ma resta in dubbio se il pacchetto otterra’ il via libera entro la settimana oppure se sara’ necessario procedere con un nuovo prestito ponte e rinviare a settembre l’ok definitivo. In giornata il testo arrivera’ alle Commissioni del Parlamento di Atene e potrebbe essere esaminato con procedura di urgenza in modo da approvare l’intero provvedimento entro domani. Angela Merkel, sostiene una ricostruzione dell’agenzia tedesca Dpa, avrebbe insistito sulla necessita’ di varare un prestito ponte: la richiesta sarebbe stata formalizzata ieri sera in una lunga telefonata tra la stessa Merkel e il premier greco Tsipras, che secondo alcune indiscrezioni pubblicate della ‘Bild’ e minimizzate dalla cancelleria di Berlino, sarebbe stata burrascosa. Nel memorandum di intesa concordato dalla Grecia e dai suoi creditori si prevedono le privatizzazioni di porti, aeroporti e rete elettrica per un totale di 6,4 miliardi di euro entro il 2017. Il nuovo memorandum d’intesa, il secondo, di circa 60 pagine, prevede le misure prioritarie per l’erogazione della prima tranche di aiuti che dovrebbe essere di 25 miliardi, su un totale di 85 miliardi di euro. Piu’ nel dettaglio l’accordo prevede l’impegno da parte di Atene a fare “passi irreversibili” entro ottobre per privatizzare l’operatore della rete elettrica Admie, oppure a presentare misure alternative equivalenti. Le offerte vincolanti per i porti del Pireo e di Salonicco dovranno essere annunciate entro la fine di ottobre. Inoltre Atene si impegna a vendere gli aeroporti regionali all’offerente gia’ selezionato, ovvero la tedesca Fraport, in base “ai termini previsti”. Il memorandum prevede che i 6,4 miliardi di euro di incasso totale per le privatizzazioni siano ripartite in 1,4 miliardi di euro nel 2015, 3,7 miliardi di euro nel 2016 e 1,3 miliardi di euro nel 2017. L’intesa dovra’ essere ratificata dall’Eurogruppo, non ancora convocato ufficialmente ma che potrebbe riunirsi venerdi’, dal Parlamento greco e da diversi Parlamenti, tra cui il Bundestag. Ma la Germania prende tempo e fa sapere che l’esame del testo di 400 pagine concordato da Atene e dai suoi creditori sara’ comunicata “entro la fine della settimana”. “Malgrado gli ostacoli che qualcuno sta cercando di mettere sul nostro cammino, sono ottimista che raggiungeremo l’accordo a sostegno del prestito (da parte del Meccanismo europeo di stabilita’) e che finira’ l’incertezza economica”, dice Tsipras. Quanto all’ipotesi di un piano segreto messo a punto da alcuni membri della Ue con lo scopo di ridisegnare la mappa degli equilibri in Europa, Tsipras ha detto che un “piano occulto per rimodellare la zona euro utilizzando la Grecia come scusa fallirebbe”. Secondo indiscrezioni vicine al dossier inoltre, i fondi di salvataggio per le banche greche invece, secondo alcune fonti vicine al dossier, verranno stanziati ma non saranno distribuiti prima che la Bce abbia concluso il suo stress test, alla fine di ottobre. Secondo le stesse fonti, circa 10 miliardi di aiuti saranno “immediatamente” resi disponibili per ridare fiducia alle banche greche, ma senza essere concessi in attesa della asset qualty review della Bce. Le banche greche dovranno sottoporre i loro business plan alle autorita’ europee, i 10 miliardi verranno depositati in un conto dell’Esm e congelati fino a fine ottobre. Altri 15 miliardi di euro saranno stanziati entro la fine dell’anno. E da Bruxelles intanto trapela un’altra indiscrezione, secondo cui l’uscita di scena dell’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis ha consentito un'”inversione di rotta” nel negoziato sugli aiuti ad Atene, portando all’accordo tecnico tra la Grecia e i suoi creditori”. Secondo alcune fonti Ue, il clima nella trattativa e’ cambiato radicalmente con l’arrivo di Euclid Tsakolotos che ha preso il posto di Varoufakis: “Nelle ultime settimane c’e stata un’inversione di rotta. Il nuovo ministro delle Finanze ha un’attitudine completamente diversa nei colloqui. Il dialogo e’ diventato molto costruttivo”. (AGI) .

(AGI) – Roma, 12 ago. – Marco Pannella ha bevuto un bicchiere d’acqua davanti alle telecamere di SkyTg24 e sospeso cosi’ lo sciopero della sete iniziato domenica scorsa per sostenere la battaglia “per il rispetto e il diritto della legalita’, per la giustizia, i processi e i problemi legati al mondo carcerario”. Rispondendo all’appello del Presidente della Repubblica, che proprio ieri lo aveva invitato a interrompere la protesta, il leader radicale ha bevuto. .

(AGI) – Istanbul, 12 ago. – “Non sono nessuno per prorogare il termine per la formazione di una coalizione”: con tali parole il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato l’approssimarsi del 23 agosto, scadenza entro la quale se ad Ankara non ci sara’ un’alleanza in grado di governare, si dovra’ tornare alle urne. Erdogan insomma si e’ chiamato fuori, confermando indirettamente le accuse di Kemal Kilicdaroglu, capo dei socialdemocratici laici del Chp, il Partito Popolare Repubblicano, e leader dell’opposizione: Kilicdaroglu aveva puntato il dito contro Erdogan reo, a suo avviso, di “fare di tutto per ostacolare la nascita di una coalizione e tornare alle urne”. In effetti per la prima volta negli ultimi tredici anni l’Akp, il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo del presidente turco nelle elezioni del 7 giugno scorso ha perso la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. Quando gli e’ stato chiesto se preferisse tornare a votare, Erdogan ha citato la Costituzione vigente: “L’articolo 116 parla chiaro, se non c’e’ un voto di fiducia entro 45 giorni il ritorno alle urne e’ inevitabile”, ha tagliato corto. Nel frattempo proseguono pero’ le polemiche con le altre forze politiche, che accusano lo stesso presidente di voler far votare di nuovo il Paese al voto per recuperare la maggioranza perduta e cambiare cosi’ la Costituzione, ampliando i poteri esecutivi presidenziali. Stando a fonti interne all’Akp, l’ordine di preferenza di quello che resta pur sempre il primo partito in Turchia sarebbe il seguente: elezioni anticipate, coalizione con i repubblicani del Chp ovvero con i nazionalisti dell’Mhp. Per le elezioni anticipate ci sarebbe gia’ una data ipotetica, il 22 novembre, una settimana dopo il vertice del G20 che si terra’ proprio a Istanbul. Kilicdaroglu avrebbe confidato ai suoi collaboratori che “l’Akp non ha nessuna intenzione di dare vita a una coalizione”. Alla proposta dei repubblicani di formarne una capace di governare e realizzare riforme, infatti, il partito di Erdogan avrebbe risposto ventilando un esecutivo transitorio che traghetti comunque il Paese a nuove elezioni. Un atteggiamento del genere sarebbe stato incoraggiato anche dai risultati di un sondaggio, condotto dall’istituto di ricerca ‘Any-Ar’ e reso di pubblico dominio dal quotidiano ‘Haberturk’: in crescita sarebbero l’Akp con il 43 per cento delle intenzioni di voto e il Chp con il 27, mentre in calo sarebbero i nazionalisti dell’Mhp e i filo-curdi del’Hdp. Il sondaggio e’ stato commissionato dallo stesso Akp per formulare una strategia rispetto all’eventualita’ del ritorno alle urne. Tuttavia, stando sempre a fonti parlamentari riservate, sebbene in crescita “siamo ancora lontani dai numeri che garantirebbero un governo formato da un solo partito, e una nuova consultazione potrebbe essere un azzardo”. (AGI)

(AGI) – Nicosia, 12 ago. – Almeno otto civili sono rimasti uccisi a causa di bombardamenti aerei condotti la notte scorsa dalla coalizione internazionale guidata dagli Usa nei pressi di Atmeh, villaggio al confine con la Turchia nella provincia di Idlib, Siria nord-occidentale. Obiettivo dei raid era un deposito di armi controllato da Jaysh al-Sunna, formazione insurrezionale islamista alleata dei qaedisti del Fronte al-Nusra, e utilizzato anche per la fabbricazione di bombe e razzi: la struttura e’ stata centrata in pieno, ma l’esplosione che ne e’ scaturita ha investito anche alcune case vicine uccidendone gli occupanti, tra cui cinque bambini e due donne, oltre a dieci miliziani: lo ha riferito Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione in esilio dell’opposizione non radicale con sede a Londra. Sarebbe comunque potuta essere provocata una strage ancora peggiore, giacche’ nei paraggi sorge un campo per sfollati che non e’ invece stato colpito. Jaysh al-Sunna e il Fronte al-Nusra fanno parte del cosiddetto Esercito della Conquista, una cartello di fazioni ribelli impegnato in un’offensiva nella parte ovest del Paese che da ultimo sta interessando la provincia di Latakia, culla della minoranza alauita, la setta di derivazione sciita cui appartengono il presidente Bashar al-Assad e la sua cerchia. (AGI)

(AGI) – Genova, 12 ago. – A partire dal 2016 la Liguria rischia di dover pagare multe comminate dall’Unione Europea per 18 milioni di euro all’anno per il mancato adeguamento dei sistemi di depurazione delle acque. Lo ha annunciato Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, durante la presentazione dei risultati della campagna di monitoraggio effettuata dall’associazione sullo stato di salute delle coste e delle acque liguri. “Secondo i dati Istat del 2012 – ha ricordato Grammatico – in Liguria solo il 60,9 per cento della popolazione e’ servito da sistemi di depurazione adeguati. Anomalie evidenziate anche dall’Unione Europa nell’ultima procedura di infrazione che, aperta nei confronti dell’Italia, comprende anche 9 agglomerati urbani liguri e che, secondo i calcoli del governo, comporterebbe, dal 2016 e fino al completamento degli interventi necessari, una multa di 18 milioni di euro annui per la Liguria”. Alla nuova giunta regionale Legambiente chiede di istituire una task force dedicata a queste criticita’. “Intervenire sulle rete fognaria e sul sistema di depurazione – ha aggiunto Grammatico – puo’ determinare un forte miglioramento della qualita’ delle acque del nostro mare, costituendo anche uno strumento di marketing per il nostro territorio. Alcune azioni sono state compiute nella passata legislatura, ma ancora troppo resta da fare. Oggi c’e’ la possibilita’ di completare il lavoro iniziato negli anni passati per adeguare il sistema depurativo regionale. Il Governo ha gia’ messo a disposizione i primi 5 milioni di euro per un intervento nell’albenganese e altri 57 milioni di euro risultano tra i finanziamenti disponibili in arrivo dal Cipe. Mancano all’appello – ha concluso il presidente di Legambiente Liguria – ancora 13 milioni di euro per arrivare ai 70 milioni necessari per realizzare gli interventi necessari”. (AGI) .

(AGI) – Roma, 12 ago. – “Piazzisti di fanfaronate da osteria, chiacchiere da bar che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti”, in un’intervista a Famiglia Cristiana online, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della conferenza episcopale italiana, replica al segretario della Lega Matteo Salvini e al presidente del Veneto Luca Zaia, ma anche a Beppe Grillo sul tema immigrati e poi sottolinea: “Hanno criticato pesantemente il Papa, ma hanno visto che puo’ essere controproducente per il loro consenso perche’ Papa Francesco e’ molto popolare”. In Italia, secondo il prelato, la percezione dell’accoglienza ai migranti e’ errata: “La gente crede che abbiamo accolto 18 milioni di stranieri.

Due migranti aggrappati ad un barile salvati dopo nuovo naufragio – Video

Invece sono meno del 7%, lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7% della nostra ricchezza”. Quanto all’accusa alla Cei di “guadagnarci con gli immigrati” Galantino dice: “Una banalita’ spaventosa. Vengano a dare un’occhiata… Noi ci arrangiamo tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna.Facciamo cio’ che il Vangelo ci impone di fare e non dobbiamo giustificarci. Piuttosto e’ il governo che e’ del tutto assente sul tema dell’immigrazione… Abbiamo scritto leggi che respingono gli immigrati e non prevedono un’integrazione positiva”, la legge “impone la non integrazione” e “nessuna forza politica si applica alla questione” dal momento che si rischiano i voti. Il segretario della Cei conclude: “Smettiamo una volta per tutte con la richiesta al Papa di portare immigrati in Vaticano e ai vescovi di ospitarli nelle chiese e nei seminari. E’ un mantra che non si puo’ piu’ ascoltare. In Vaticano papa Wojtyla ha aperto una delle prime mense ai poveri e vi sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche”. (AGI) .

(AGI) – Roma, 12 ago. – “Malgrado gli ostacoli che qualcuno sta cercando di mettere sul nostro cammino, sono ottimista che raggiungeremo l’accordo”. Lo dice il premier greco, Alexis Tsipras, riferendosi all’intesa tra Atene e i creditori. “Sono e resto fiducioso che riusciremo a raggiungere un accordo a sostegno del prestito (da parte del Meccanismo europeo di stabilita’) e che finira’ l’incertezza economica”, ha detto Tsipras. Quanto all’ipotesi di un piano segreto messo a punto da alcuni mebri della Ue con lo scopo di ridisegnare la mappa degli equilibri in Europa, Tsipras ha detto che un “piano occulto per rimodellare la zona euro utlizzando la Grecia come scusa fallirebbe”. Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert smentisce che ieri notte tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier greco siano volate parole grosse al telefono. “Non c’e’ stata una telefonata calda” dice Seibert, smentendo la ricostruzione del giornale Bild, secondo il quale dopo l’accordo sul memorandum d’intesa tra Atene e i creditori, Bruxelles inclusa, la Merkel avrebbe insistito al telefono nel chiedere a Tsipras di accettare un prestito ponte per i rimborsi piu’ urgenti. “Meglio un prestito ponte, poi gli aiuti” avrebbe detto, secondo Bild, la Merkel, durante una telefonata dura in cui ci sarebbero state anche delle urla. La Merkel in sostanza avrebbe insisto sul fatto di non avere informazioni sufficienti per valutare i contenuti dell’accordo e avrebbe insistito sulla necessita’ di varare un prestito ponte per Atene in attesa di negoziare meglio l’accordo. (AGI) .

(AGI) – Genova, 12 Ago. – Sono 9, su 23 monitorati lungo le coste della Liguria, i punti che presentano cariche batteriche elevate. Per 7 di questi, poi, il giudizio e’ di “fortemente inquinato”. E’ quanto emerge dalla campagna effettuata anche quest’anno da Legambiente, in collaborazione con l’Arpal, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, sullo stato di salute delle coste e delle acque liguri. Nel mirino le foci di fiumi e canali, nei quali confluiscono scarichi non depurati adeguatamente o addirittura scarichi illegali che non risparmiano neanche territori di pregio come le Cinque Terre. “Abbiamo rilevato un lieve miglioramento rispetto all’anno scorso – ha affermato Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – ma solo perche’ i nostri tecnici hanno trovato molti fiumi e torrenti che, a causa della siccita’, non sfociavano direttamente in mare. Dove ci sono canali che sfociano in mare e non c’e’ un sistema depurativo o esiste un sistema fognario in difficolta’, troviamo sempre dati pericolosi per la salute dei cittadini. Il nostro obiettivo e’ essere di stimolo per le amministrazioni competenti affinche’ si possa sviluppare un sistema turistico sostenibile”. In particolare, in provincia di Genova sono risultati “fortemente inquinati” i campionamenti effettuati da Legambiente nei pressi dello scarico dell’ex spiaggia dei Cavallini a Rapallo e allo sbocco del canale presso la foce del fiume Entella tra Chiavari e Lavagna. In provincia di La Spezia, criticita’ sono emerse alle Cinque Terre con un giudizio di “fortemente inquinato” per i prelievi alla foce dello scolo scogli, sotto Belvedere in localita’ Manarola, nel Comune di Riomaggiore, e di “inquinato” alla spiaggia di fronte piazza Garibaldi a Monterosso al Mare. “Fortemente inquinato” e’ risultato anche il prelievo al canale nei pressi della spiaggia Venere Azzurra e alla foce del canale su via Roma a Lerici, “inquinato” quello alla foce del torrente Parmignola a Marinella di Sarzana. In provincia di Imperia tre prelievi tutti nella norma mentre in provincia di Savona sono risultati “fortemente inquinati” i prelievi allo sbocco del canale in spiaggia sul lungomare Diaz a Ceriale e alla foce del torrente Maremola a Pietra Ligure. Nessun rilevamento e’ stato effettuato a Genova dove pero’, a seguito dell’esito negativo dei monitoraggi onegli ultimi cinque anni effettuati da Arpal, vige il divieto di balneazione alla foce del Rio Vernazza, dello Sturla e del torrente Leira, a Voltri. (AGI) .

(AGI) – Milano, 12 ago. – Conti economici sotto la lente di ingrandimento. Parenti e amici ascoltati dagli investigatori per cercare di capire quale possa essere il movente che ha portato ieri mattina, all’omicidio di Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, marito e moglie, uccisi a colpi di fucile all’interno del loro locale, la pizzeria d’asporto ‘da Frank’ di via Val Saviore, in un quartiere ‘problematico’ di Brescia. L’attivita’ della Squadra mobile di Brescia prosegue serratissima e come e’ ovvio in questi casi il riserbo e’ massimo. Gli investigatori spiegano che si sta procedendo con atti ‘dovuti’ come quello di ascoltare il figlio delle vittime, o di scandagliare i conti economici dell’attivita’ che aveva alti e bassi. Si cerca di ricostruire un quadro generale, dettagli della loro vita privata, tutto cio’ che ruotava attorno ai due coniugi, per capire il motivo di un assassinio cosi’ brutale, a sangue freddo, come per un’esecuzione, con due colpi di fucile esplosi a bruciapelo. L’unica pista che sembra al momento esclusa dagli uomini della Questura di Brescia, che indagano sul caso coordinati dal pm Valeria Bolici, e’ quella della rapina. E pare sempre meno probabile anche un collegamento tra la loro morte e il fatto che anni prima avessero presentato alcune denunce sui traffici di droga che avvenivano vicino all’esercizio. Non sembra invece escluso un eventuale collegamento col ferimento, il mese scorso, di un dipendente albanese della coppia, ‘gambizzato’ da alcuni sconosciuti che hanno sparato da un’auto in corsa. Episodio non ancora chiarito. (AGI) .

(AGI) – Milano, 12 ago. – Prosegue in ampio ribasso la seduta di Borsa, con gli indici che si sono attestati poco oltre il 2% di perdita, in linea con i principali mercati europei. Ftse Mib sul -2,16%, All Share -2,09% dopo la nuova svalutazione dello yuan cinese. Fiat Chrysler si allinea al forte calo dei titoli del settore auto, con un -4,2%, mentre nel gruppo Cnh cede il 3,7%. Colpiti in generale i valori con interessi nel continente asiatico come Piaggio (-4,7%) e il settore del lusso, dove Ferragamo cede il 3,6%, Tod’s il 3,3%, Luxottica il 3,6%. Ribasso compatto per i bancari, con Intesa -2,3%, Unicredit -2%, Bpm -2%. Nell’energia Enel -2,5%, Eni -1,3%. (AGI)