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Hidetaka Miyazaki ha ammesso in una recente intervista che Dark Souls III non sarà l’ultimo episodio della celebre saga, nonostante la trama del titolo lasci pensare il contrario.

La storia di Dark Souls III suggerisce una chiusura della serie, ma questo non significa che la saga terminerà” ha infatti dichiarato il deus ex machina dietro la celebre saga action gdr di From SoftwareUna bella storia porta a un’altra storia, Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensano i giocatori”.

Ricordiamo che l’uscita di Dark Souls III è prevista praticamente tra un mese, il 12 aprile, per Xbox One, PC e PlayStation 4.

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Miami - Da "dimostrazione di forza" a semplice gestione di "disordini" di piazza: cosi' Donald Trump, il lanciatissimo candidato alle primarie repubblicane, ha cercato di giustificare le sue parole, pronunciate 25 anni fa, sulla repressione cinese delle proteste di Piazza Tienanmen. Ma nel dibattito tv ha commesso una nuova gaffe, perche' ha di fatto minimizzato la portata della rivolta democratica di cui fu teatro il cuore di Pechino. Nell'intervista dei primi anni '90 a Playboy, il magnate newyorchese aveva sostenuto quasi ammirato che "quando gli studenti si sono riversati a piazza Tienanmen, il governo cinese l'ha quasi fatta saltare in aria, sono stati violenti, orribili, ma poi hanno represso con forza, questo dimostra il potere della forza".

Invitato giovedi' durante un dibattito televisivo a commentare quella frase, Trump ha provato a ridimensionarla sottolineando che "non stava giustificando" Pechino, ma solo constatando che era "un governo forte, potente che aveva repressi con forza" le proteste. Poi, pero', e' nuovamente scivolato, liquidando una repressione che fece centinaia di morti tra i giovani attivisti come un "contenimento dei disordini" di piazza. "E' stato orribile, ma non significa affatto che lo approvavo", ha insistito. (AGI) 

Elite Dangerous, acclamato titolo sviluppato dall’inglese Frontier Developments, sarà uno dei titoli che supporterà al lancio Oculus Rift a partire dal 28 Marzo; offrendo in questo modo, una nuova esperienza di gioco da una prospettiva completamente diversa.

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L’annuncio è stato fatto dal blog ufficiale di Oculus, nel quale si comunica tutta la loro felicità nel dare la possibilità ai futuri possessori del noto visore VR, di giocare uno dei titoli più conosciuti su PC, in maniera totalmente innovativa.

Frontier è stato uno dei più importanti team di sviluppo, che su Kickstarter ha deciso di sviluppare Elite Dangerous, avendo in mente la realtà virtuale. Il titolo permetterà un supporto multiplayer tra più piattaforme, questo significa che potrete esplorare la galassia con altri giocatori, tramite Oculus, console, PC e Mac.

Appuntamento quindi con Elite Dangerous e Oculus Rift il prossimo 28 Marzo.

Fonte: Oculus.com

Bologna - In un piccolo locale nella canonica della parrocchia di Quarto Inferiore vicino a Bologna, Romano Volta, neo laureato in ingegneria, brevetto' nel 1972 i primi sensori optoelettronici da applicare alle macchine automatiche per imbustare il te'. Fu l'inizio di un'avventura imprenditoriale di oltre 40 anni di successi. Oggi il gruppo Datalogic, con sede centrale a Lippo di Calderara, nel Bolognese, e' stato riconosciuto per il decimo anno consecutivo come il 'Re' degli scanner a postazione fissa presenti nelle casse dei supermercati di tutto il mondo che 'leggono' i codici a barre sugli acquisti. I prodotti Datalogic, azienda leader mondiale nei settori dell'acquisizione automatica dei dati (tramite la produzione di lettori di codici a barre) e dell'automazione industriale, sono utilizzati in oltre un terzo dei supermercati e dei punti di vendita in tutto il globo come in un terzo degli aeroporti, dei servizi postali e di spedizione. Ricerca e internazionalizzazione i pilastri di un gruppo che conta circa 2.500 dipendenti distribuiti in 30 Paesi tra Europa, Asia, Stati Uniti e Oceania, con circa 500 ingegneri e la 'firma' su oltre 1.200 brevetti. In un'intervista all'Agi, il fondatore, presidente e ad del gruppo ha spiegato che "per dna, Datalogic e' un'azienda internazionale. Sviluppando fin dalle origini prodotti high tech che non avevano un mercato significativo in Italia per noi e' stato obbligatorio andare sui mercati esteri". L'azienda divento' 'pioniere' nel settore grazie anche all'acquisizione, avvenuta nel 2005, dell'americana Psc (con sede in Oregon) ereditando, di fatto, il primo 'beep' della storia emesso dopo la lettura (nel 1974) del codice a barre presente su una confezione di "Wrigley Juicy Fruit" nel supermercato Marsh a Troy in Ohio con uno scanner prodotto, all'epoca, dall'azienda statunitense. Oltre che in Italia e negli Stati Uniti, i prodotti Datalogic vengono fabbricati anche in Vietnam, Ungheria e Brasile. Proprio la vocazione internazionale e' uno dei fattori chiave per la crescita costante di Datalogic testimoniata dal bilancio consolidato a fine 2015: ricavi di vendita pari a 535.1 milioni (+15.2% rispetto al 2014) con un utile netto di 40.5 milioni (+31.4% rispetto all'anno precedente). Gran parte del fatturato deriva dai mercati Oltralpe tra Europa (50%), Nord America (30%) e Asia-Pacifico (20%). "Pensiamo di poter crescere ulteriormente negli Stati Uniti, nei Paesi del sud est Asiatico e in Africa – ha spiegato Volta – perche' a differenza dell'Europa dove la nostra posizione e' ormai piu' che consolidata, questi mercati presentano ulteriori margini di sviluppo". L'espansione del gruppo in Asia e' stata rafforzata nel 2009 con il nuovo stabilimento produttivo in Vietnam, nell'High Tech Park di Saigon dove lavorano oltre 700 persone. E nel gennaio dello scorso anno e' stata inaugurata anche una filiale di vendita. "Si tratta di un popolo – ha sottolineato il presidente e ad di Datalogic – molto dedito al lavoro e con una gran voglia di emergere. Questo Paese ci ha regalato una doppia soddisfazione sia per la parte produttiva che nel campo delle vendite poiche' stiamo ottenendo i primi risultati con le poste vietnamite e con i supermercati". Per quanto riguarda la Cina, dove Datalogic e' presente anche con una centrale acquisti, "molte catene distributive sono delle joint-venture con grandi multinazionali che gia' utilizzano i nostri prodotti. Quindi – ha spiegato l'imprenditore bolognese – vediamo un radicamento del nostro brand tale da pensare che, se continuiamo a lavorare bene, potremo erodere ulteriori quote di mercato". La 'rete' Datalogic abbraccia anche i Paesi africani che rappresentano un mercato in forte ascesa con un fatturato triplicato nell'ultimo anno. Nonostante le crisi di governo in alcuni Stati del continente nero, "qui il business funziona. C'e' un mercato in effervescenza – ha osservato Volta – in cui stiamo conquistando importanti quote di mercato sia nel settore retail sia nella sanita' e nella logistica". Proprio in Sud Africa, Datalogic ha aperto a fine 2015 una sede commerciale e di assistenza tecnica. Infine, il piano di sviluppo estero prevede un'analisi su possibili nuovi mercati, come potrebbe essere l'Iran "di cui – ha spiegato l'ingegnere – abbiamo apprezzato le alte potenzialita' che ci potrebbero fare pensare ad una presenza commerciale diretta". Oltre alla vocazione internazionale, altro punto di forza dell'azienda e' rappresentato dall'innovazione: dodici i centri di ricerca in vari Paesi del mondo (nord America, Italia, Vietnam, Cina, Giappone) e due i "Datalogic Labs" dove oltre cinquanta 'ingegneri del futuro' hanno il compito di inventare nuovi prodotti (35 in media i brevetti depositati ogni anno) per anticipare le tendenze del mercato e i bisogni dei clienti. "Datalogic – ha osservato Volta – deve assolutamente continuare a investire nella ricerca. E' imperativo. Quasi il 10 per cento dei ricavi sono stati dedicati nel 2015 a ricerca e sviluppo e vogliamo continuare cosi' anche nei prossimi anni". 'Partorita' in una canonica e diventata leader mondiale di settore grazie alle intuizioni e all'impegno di Romano Volta, Datalogic e', a parere dello stesso imprenditore, un esempio virtuoso non ripetibile almeno ai giorni nostri. "Con le attuali condizioni di mercato – ha precisato l'ingegnere – non si puo' piu' creare un'impresa da 'eroe solitario' come poteva accadere in passato. Ora il mercato e' saturo e per internazionalizzarsi occorrono grandi risorse. Sono molto preoccupato – ha continuato Volta – per il sistema industriale del nostro Paese. Si e' ancora adagiati sull'aspettativa di trovare i 'bravi imprenditori' di una volta. Invece non e' questo il problema. Il Paese deve creare le condizioni di sistema per facilitare i giovani di talento a realizzare le proprie idee e occorre inculcare alle nuove generazioni la cultura del lavoro di squadra". Volta ritiene che la recente riforma dell'Ice sia "in grado di sostenere l'internazionalizzazione delle imprese" ma avverte "questo processo e' molto piu' difficile rispetto a soli dieci anni fa e le aziende rimaste chiuse dentro i confini italiani si trovano in un recinto molto piu' blindato". Pensieri che, comunque, non scalfiscono il gruppo Datalogic 'lanciato' dal suo padre-fondatore verso un futuro promettente. "Come ho detto ai miei dipendenti, abbiamo i prodotti giusti nel momento giusto. Vedo delle grosse potenzialita' di sviluppo della nostra azienda nei prossimi anni. Un settore su cui punteremo molto – ha spiegato Volta – e' l'automazione di fabbrica. Anche l'healthcare ha grandi potenzialita' perche' non si tratta solo di risparmiare attraverso i processi di automatizzazione ma di rafforzare tutti gli aspetti relativi alla sicurezza e alla qualita'". Infine nel 2016, "riteniamo di poter migliorare, fermo restando le spese in ricerca – ha concluso il fondatore di Datalogic – il costo del venduto grazie alla continua ottimizzazione della filiera di acquisto e grazie al brand e alla stima dei clienti contiamo di 'strappare' un po' di 'premium price' sulle vendite". .(AGI)

Todd Howard ha voluto nuovamente ritornare sulla questione relativa i tre principali titoli su cui Bethesda attualmente sembra essere impegnata; confermando che c’è molto da fare in termini di sviluppo, ma che allo stato attuale questi titoli sono ancora lontani da un loro possibile annuncio.

Howard ha voluto quindi specificare, come Bethesda sia molto impegnata attualmente con numerosi progetti, sia piccoli che grandi, e che molti di essi si sovrappongono, senza comunque dare un preciso ordine circa il loro possibile annuncio, che attualmente sembra essere ancora distante.

bethesda

Non avrei mai dovuto dire un numero, perché noi abbiamo molte cose. Avrei potuto affrontare la questione diversamente. Avrei potuto dire che questi erano grandi o piccoli. Ma sono molto lontani dall’uscire attualmente. La questione più importante è che attualmente, nessuno dovrebbe aspettarsi di sentire novità su questi giochi nell’immediato.
Abbiamo molti progetti che si sovrappongo. Si tratta semplicemente che attualmente, abbiamo molti più giochi in sviluppo che in passato.

Attualmente Bethesda è impegnata a supportare Fallout 4; ma insistenti rumor voglio che uno di questi progetti menzionati da Howard, sia proprio The Elder Scrolls VI; titolo attesissimo da parte dei fan Bethesda.

Fonte: Gamepur

Parigi - La Corte d'Appello di Versailles ha revocato il divieto a Karim Benzema di incontrare Mathieu Valbuena, il suo compagno di nazionale vittima di un presunto ricatto a luci rosse denominato 'sextape'. Il divieto di contatti tra i due calciatori era stato ristabilito dopo che un procuratore di Versailles aveva vinto il ricorso contro la decisione del giudice Nathalie Butard di revocare all'attaccante del Real Madrid alcune misure cautelari, tra cui la possibilità di incontrare il centrocampista del Lione. "Stiamo lavorando duramente per dimostrare l'innocenza di Karim Benzema, si tratta di un primo passo", ha sottolineato uno dei legali della punta transalpina, Sylvain Cormier.

Su YouTube arriva la versione comica del sex-tape di Mathieu Valbuena

In realtà, la decisione potrebbe riaprire a Benzema anche le porte della Francia a pochi mesi dagli Europei 'casalinghi', sebbene il ct Didier Deschamps non possa riaverlo a disposizione prima della fine del processo o comunque dell'accertamento della sua innocenza. Benzema è stato incriminato per "complicità in un tentato ricatto" e "partecipazione ad un'associazione di malaffare": sarebbe complice di un ricatto ai danni di Valbuena per non diffondere un video che mostrerebbe un rapporto sessuale tra il collega e la sua compagna. (AGI)

Roma - (di Lorenzo d'Avanzo) – "Non esiste più una politica agricola europea, l'Unione Europea ha rinunciato a governare l'agricoltura comunitaria: pensa al sostegno di Paesi extracomunitari senza preoccuparsi delle conseguenze sul sistemi economici della Unione Europea e l'aumento delle importazioni di olio dalla Tunisia è solo uno dei vari casi di questo disinteresse di Bruxelles verso gli agricoltori". E' quanto ha detto il presidente della Confagricoltura, Mario Guidi, che, intervistato dall'Agi, lamenta la mancanza di impegno del nostro Governo a Bruxelles.

"Purtoppo la vicenda dell'olio – osserva Guidi – non è un caso isolato, basti pensare al Marocco, un Paese che ha registrato un volume di affari che supera i 30 milioni di euro quasi tutti a favore delle esportazioni di ortofrutta dal Paese nord africano, con innegabili riflessi anche su comparti chiave della nostra agricoltura come gli agrumi che attraversano oggi una congiuntura di mercato particolarmente negativa. Sul caso dell'olio tunisino, nonostante le positive modifiche introdotte in prima lettura sotto la spinta degli eurodeputati italiani, che prevedono il limite temporale della misura e garantiscono l'origine dell'olio importato, le aspettative che avevamo nutrito sul successivo passaggio in Consiglio sono state disattese. A questo punto sarebbe opportuno alzare il livello di attenzione nell'attività di controllo per contrastare possibili contraffazioni e far emergere il vero prodotto italiano. Non vogliamo mettere in discussione la solidarietà dell'Europa nei confronti dei Paesi terzi in difficoltà, soprattutto in una delicata fase geopolitica come quella attuale ma crediamo che non si possa sempre penalizzare l'agricoltura e in particolare le produzioni mediterranee. Adesso, comunque, non è il momento di abbassare la guardia ma, piuttosto, di valutare gli ultimi ed eventuali spazi che ancora sussistono per introdurre quantomeno l'emendamento della Comagri (commissione agricoltura) che prevedeva le licenze mensili, anche accogliendo gli spazi che l'alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini, sembra abbia lasciato aperti".

In tal senso, spiega ancora il presidente di Confagricoltura, "la fase gestionale del contingente e la revisione intermedia rappresentano l'ultima opportunità che il Governo non deve farsi sfuggire. Più in generale, vi sono specifici comparti produttivi – secondo il presidente della Confagricoltura – che soffrono a causa degli accordi internazionali anziché beneficiarne, come sarebbe auspicabile in una logica win win di mutuo vantaggio. Nel definire le intese bilaterali bisogna stare attenti alle modalità applicative e a come si esplicano taluni meccanismi (dalle regole di origine ai prezzi dichiarati in dogana) che rischiano di alterare gli effetti delle concessioni". In sintesi, osserva Guidi, "occorrerebbe una seria analisi di impatto sugli effetti delle concessioni già accordate e su quelle in corso di negoziazione rispetto alla competitività della nostra agricoltura. Inoltre vanno attivate da subito le clausole di salvaguardia, a partire da quella richiesta dal Mipaaf, e vanno imposte le regole di vera reciprocità negli scambi e norme di importazione nel territorio comunitario che impediscano, con blocchi immediati e misure accurate di prevenzione, l'introduzione di materiali infetti pericolosi dal punto di vista fitosanitario".

E sempre parlando delle carenze dell'Unione Europea, Guidi lamenta la debolezza di Bruxelles che rischia di avere effetti perversi nel negoziato Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership, l'accordo commerciale di libero scambio tra Usa e Ue) con gli Stati Uniti". "I nostri marchi Dop e Igp certamente non sono adeguatamente tutelati ma il problema è ben più serio perché è finita la Pac (politica agricola comune) E, di fatto, l'Unione Europea ha rinunciato a governare l'agricoltura comunitaria. Una Europa divisa e distratta da tanti altri problemi certamente non meno importanti come le migrazioni – spiega Guidi – non è all'altezza di trattare con gli Stati Uniti al tavolo del Ttip che potrebbe essere una grandissima opportunità aprendo un mercato da 500 milioni di persone. Temo che non ci sia il coraggio di andare a negoziare con il coraggio di saper dire anche di no". Il presidente della Confagricoltura chiede anche un maggiore impegno al nostro Governo: "Bisogna fare di più, occorre agire come fanno i nostri partner con una pressione puntuale e continua in difesa dei nostri interessi nazionali. Non ci possiamo limitare alle lamentele verso un'Europa 'matrignà a cui diamo un fiume di soldi e poi non facciamo nulla per farne parte". (AGI)

(AGI) – Roma, 11 mar. – “L’olio di oliva e’ importantissimo e negli ultimi anni ha avuto diversi Attentati, questo dell’olio tunisino e’ l’ultimo”.
Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso del convegno organizzato dalla Lilt a Roma. (AGI)
Rmx/Bru

(AGI) – Roma, 11 mar. – “Il vino europeo, e quello italiano in particolare, e’ per eccellenza un prodotto “glocal” perche’ trova nel locale, cioe’ nei territori, la sua forza. Tuttavia grazie alla sua capacita’ espressiva di cultura e di tradizione (in una parola, di “terroir”) e’ intellegibile a livello globale e sa superare anche i limiti culturali di alcuni Paesi: anche laddove il vino non e’ culturalmente accettato, sono presenti “nicchie di globalita’” e di apprezzamento, come nella filiera del turismo, nei duty free shop o nei club internazionali”.
Lo ha detto Sandro Boscaini, Presidente dell’azienda vitivinicola veronese Masi Agricola – quotata sul mercato AIM Italia – che e’ intervenuto a Milano al convegno “Truth about global brands”, dedicato ai brand che oggi devono affrontare le sfide di un mercato sempre piu’ globalizzato portando la sua testimonianza come rappresentante di un marchio veramente internazionale. In virtu’ del successo in quasi 100 Paesi con una quota export di oltre il 90% del fatturato, Masi ha contribuito nel raccontare come un marchio fortemente territoriale e ricco di valori riesca a confrontarsi sempre meglio a livello globale e a farsi strada tra le differenti culture nel mondo.
Boscaini ha poi spiegato la differenza tra i brand di vini del Vecchio e del Nuovo Mondo. A differenza dei brand del Nuovo Mondo, dove il vino si fonda prevalentemente su parametri tecnici, nella vecchia Europa i marchi sono strettamente legati al territorio di produzione e sono espressione della cultura e della tradizione locale, come da sempre per i vini veneti, veronesi e di Masi. In questo contesto, dunque, la promozione del brand individuale va di pari passo con la promozione del brand collettivo, cioe’ con la denominazione. Le tante denominazioni fanno si’ che il panorama del vino italiano si presenti come un bouquet di tanti fiori diversi: ognuno di essi rappresenta i terroir di eccellenza del nostro paese.(AGI)

Bru

SNK Playmore ha rilasciato un nuovo trailer riguardante King of Fighters XIV e i vari combattenti che andremo ad impersonare, in questa attesa esclusiva PlayStation 4.

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Nel video che seguirà andremo a vedere alcune vecchie conoscenze, che si presenteranno a noi con tutte le loro tipiche peculiarità di lotta; nel dettaglio, i combattenti mostrati in questo settimo teaser trailer saranno: Tung, un anziano, in grado di fronteggiare anche il più giovane dei combattenti, Choi Bounge, fortemente ispirato a Freddie Krueger, utilizzerà i suoi letali artigli in battaglia, ed infine Choi, velocissimo combattente, in grado di infuocare i suoi avversari.

L’uscita di King of Fighters XIV è fissata per questo 2016 in esclusiva PlayStation 4

Fonte: Youtube