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AGI – Una festa della Repubblica all’insegna dell’instabilità, con temporali sparsi e sprazzi di sereno.
Al Nord
Al mattino tempo stabile su tutti i settori con nuvolosità irregolare alternata ad ampie schiarite. Al pomeriggio instabilità in aumento con acquazzoni e temporali sparsi su Alpi e Appennini con sconfinamenti verso le pianure specie sui settori centro-orientali. In serata ancora piogge e temporali sparsi possibili tra Alpi e Pianura Padana ma in esaurimento. –
Al Centro
Al mattino tempo stabile con nubi sparse e schiarite su tutti i settori. Al pomeriggio instabilità in aumento con acquazzoni e temporali sparsi sulle zone interne, piu’ asciutto sui settori costieri. In serata tempo nuovamente asciutto con ampie schiarite, salvo residue piogge sul Lazio.
Al Sud e sulle Isole
Al mattino tempo stabile con prevalenza di cieli poco o irregolarmente nuvolosi. Al pomeriggio instabilità in aumento con acquazzoni e temporali sui settori interni. In serata tempo in miglioramento con cieli sereni o poco nuvolosi, salvo residui fenomeni sulle zone interne Peninsulari.
Condizioni meteo che nel fine settimana non subiranno cambiamenti sostanziali con temperature in media o sopra la media su gran parte del continente europeo. L’anticiclone delle Azzorre continuerà a presenziare tra Islanda e Gran Bretagna manifestando i suoi massimi su questi settori (con valori di pressione fino a 1030 hPa). Qualche disturbo in più sarà possibile nella giornata di Sabato specie al nord Italia, dove infiltrazioni d’aria relativamente più fresca in quota porteranno piogge e temporali tra il mattino ed il pomeriggio. Domenica con l’ipotesi di un cavetto d’onda che potrebbe coinvolgere anche il centro-sud.
AGI – Un concerto per pianoforte e voce, circondati da centinaia di candele accese a terra, nella meravigliosa scenografia offerta dalle Terme di Caracalla: Fiorella Mannoia e Danilo Rea, hanno dato il via a “Luce”, uno spettacolo che andrà in tournée toccando diverse località italiane, dal 1 giugno al 2 settembre. Un concerto raffinatissimo, di cui Roma ha avuto il primo assaggio, con la cantante salita sul palcoscenico in abito da sera rosso, tacchi alti dopo poco sfilati per proseguire scalza e stare più comoda, accompagnata da Rea, pianista di indiscutibile talento che ha deliziato il pubblico venti minuti prima dell’ingresso di Mannoia con un medley di successi cantautorali rivisti in chiave jazz.
In quasi due ore, gli artisti hanno creato un sodalizio straordinario, dando vita ad un live piano-voce che ha permesso a entrambi di esprimere tutto il proprio talento senza il supporto di altri strumenti musicali. Uno spettacolo che sarà una vera “chicca” per questa estate 2023. Un concerto intimo, che suggella l’incontro fra pop e jazz. “Conosco Danilo da oltre 30 anni – ha raccontato la cantante romana – siamo amici, ci siamo incontrati sui palchi. Abbiamo deciso di unire la nostra alchimia visto che siamo da sempre in sintonia e da qui, è nata l’idea di questo spettacolo”.
Perché si chiama “Luce”? “Sul palco ci sono le candele, il pianoforte e noi – ha spiegato ancora Mannoia – volevamo creare atmosfera con il minimo indispensabile e abbiamo pensato che togliendo tutto, le candele avrebbero sottolineato questa unicità“. “È un modo per dare un senso onirico a tutto – ha aggiunto Rea- attraverso l’essenzialità di voce e pianoforte. Ci sono generi musicali che hanno bisogno di tanti supporti. Ma una dimensione come la nostra, intima, non aveva bisogno di ulteriori abbellimenti”. Mannoia e Rea hanno interpretato brani del loro repertorio e pezzi di natura cantautorale a cui sono affezionati.
”Per me – ha detto Mannoia – una canzone del cuore è ‘Margherita’. Un testo che Cocciante non canta con nessuno. E che invece io ho avuto la fortuna di interpretare una volta con lui. E poi, io l’ho cantata agli inizi della mia carriera, partecipando ad una trasmissione con una gara, ed è partito tutto da li”. E l’amore che Mannoia ha per questa canzone, è uscito tutto al momento dell’interpretazione: la prima parte l’ha cantata solo in voce, nel silenzio assoluto, per poi proseguire con il supporto del pianoforte.
Voce e piano anche per “La donna cannone”, per un omaggio a Franco Battiato con “La Cura”, a Lucio Dalla con “Felicità”, a Lucio Battisti e la sua “E penso a te”, Paolo Conte con “Via con me”. E poi classici come “Sulo pè parlà”, “Besame mucho” e “Quizas Quizas”, “Messico e Nuvole”, fino a brani di grande successo per Mannoia come “Quello che le donne non dicono”, “Come si cambia”, “I dubbi dell’amore” e la bella interpretazione che la cantante dà di “Sally”, di Vasco Rossi.
“Noi – ha detto ancora Mannoia – siamo la dimostrazione che il pop e il jazz si possono incontrare. Danilo non ha avuto nessuna spocchia contro il pop e viceversa”. La scaletta è aperta, “ qualche volta cambieremo – hanno spiegato gli artisti – Non so, magari daremo vita a collaborazioni man mano che andiamo in varie piazze. Se capita”. “Suoniamo le canzoni della nostra vita – ha detto Rea – Ogni volta che lo abbiamo fatto siamo entrati in una atmosfera magica, ricca di emozione, forse perché sappiamo che ogni concerto sarà diverso dall’altro”.
In chiusura della data di Roma c’è spazio anche per “Che sia benedetta”, brano sanremese cantato da Mannoia, scritto dalla cantautrice Amara che è salita sul palco delle terme di Caracalla per interpretarlo insieme. E a proposito di Sanremo, alla domanda di una nuova partecipazione al Festival, Mannoia non si tira indietro ma chiarisce che al momento non ci pensa: “Non è ora nei miei progetti, se viene fuori una bella canzone, quella giusta, allora vediamo”.
Un nuovo programma Tv? “ Idee ne abbiamo tante, sono disponibile a farne altri certo, se mi lasciano la libertà che abbiamo avuto nel chiamare chi volevo e sui temi che volevo trattare. Allora, in quel caso perché no?”. Spazio anche alle iniziative a tema sociale come “Una, Nessuna, Centomila”: “Stiamo pensando di tornare a fare qualcosa. Mi sembra evidente che ce ne è bisogno”, ha detto Fiorella Mannoia, “Non vogliamo che quella manifestazione resti un evento sporadico – ha aggiunto la cantante – abbiamo idee e progetti in proposito. Ci saranno novità”.
E sul concerto per l’Emilia Romagna la risposta non lascia spazio a repliche: “Era doveroso farlo. Non potevamo abbandonare i nostri connazionali che hanno subito. Ricordo che con l’iniziativa ‘Una, Nessuna e Centomila a Campo Volo, abbiamo raccolto più di due milioni di euro. Quindi si fa. Sarà una goccia nel mare ma non si può non fare”, ha concluso la cantante.
AGI – La Russia ha sferrato un nuovo attacco notturno contro la capitale ucraina, il sesto negli ultimi sei giorni, in cui ha utilizzato “più di 30” missili e droni che sono stati abbattuti dalle difese aeree ucraine. Lo ha reso noto su Telegram l’amministrazione militare di Kiev.
“Continua il terrore a Kiev con attacchi aerei. Pazzi terroristi e attaccano la capitale quasi senza sosta. Negli ultimi sei giorni i russi hanno lanciato il sesto attacco aereo contro la città”, si legge nel rapporto dell’Amministrazione militare. Secondo la fonte, le forze russe questa volta hanno usato una combinazione di droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana lanciati da “diverse direzioni” e missili da crociera lanciati da aerei dalla regione del Mar Caspio. Al momento non si conoscono vittime.
L’allarme del sindaco di Kiev
Il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko alle 3.15 locali di oggi aveva riferito di nuove esplosioni a Kiev questa notte. Secondo media locali, la Kiev City Military Administration sempre via Telegram ha confermato che le difese aeree cittadine sono operative e ha invitato i residenti ad andare nei rifugi. Esplosioni sarebbero state udite anche a Cherkassy. L’allarme antiaereo è stato scattato in tutto il territorio ucraino.
Respinta la controffensiva ucraina a Belgorod
La Russia ha respinto la scorsa notte un tentativo ucraino di invadere la regione di Belgorod. A sostenerlo il ministero della Difesa di Mosca, che ha specificato che sono stati uccisi 50 militari ucraini durante il respingimento di tre tentativi di penetrare nella regione utilizzando aviazione e artiglieria.
AGI – Delusione per Jannik Sinner sconfitto in cinque set al secondo turno degli Open di tennis di Parigi al Roland Garros superato da Daniel Altmaier, 24enne tedesco n.79 del mondo, che già gli aveva creato qualche grattacapo di troppo al debutto negli scorsi Us Open. Il punteggio finale per il tedesco: 6-7 7-6 1-6 7-6 7-5.
BATTLE ROYALE
5 hours and 26 mins later, @daniel_altmaier outlasts Sinner in an epic 7-6(0), 7-6(7), 6-1, 7-6(4), 7-5 to make the #RolandGarros third round. pic.twitter.com/v6EeOd1WFk
— Roland-Garros (@rolandgarros)
June 1, 2023
L’altoatesino stenta a entrare in partita ma vince il primo set a tie break (7-0), per poi perdere il secondo sempre al tie break (9-7). Nel terzo set Sinner ritrova il suo gioco e concede appena un game al tedesco. Sembra la svolta invece è l’inizio di un incubo. Nel quarto set l’italiano va sotto di un break che poi recupera.
Cuore in mille pezzi ❤️#Sinner | #EurosportTennis | #RolandGarros pic.twitter.com/w6eTcdHp8H
— Eurosport IT (@Eurosport_IT)
June 1, 2023
Sul 4 pari nuovo break dell’italiano che va a servire per il match ma al secondo break-point si fa strappare di nuovo il servizio dal tedesco. Nuovo tie break e l’altoatesino perde ancora (7-4). Si va al quinto. Tedesco in vantaggio di un break va a servire sul 6-5: al quinto match point, dopo aver annullato tre palle del contro-break (l’ultima con un errore impossibile di Sinner) il tedesco chiude l’incontro e manda a casa l’azzurro. Amaro epilogo per Sinner dopo una battaglia di 5 ore e 26 minuti che ridimensiona decisamente il nostro tennista che sembra sempre meno a suo agio sulla terra rossa.
AGI – “Sono delusa dal fatto che, mentre l’Italia e la Germania sono disposte ad appoggiare un compromesso” sulla circolazione nel corridoio del Brennero, “l’Austria continua a ritardare la discussione senza cercare o accettare veramente qualsiasi proposta. Questo non è un atteggiamento costruttivo. Tutte le misure prese sul Brennero non sono di aiuto, anche per la stessa Austria, e non sono sostenibili. Le misure di dosaggio” che limitano il traffico di mezzi pesanti “non vanno bene, limitano la libera circolazione dei beni e aumentano le emissioni per colpa delle file di camion” e “non appoggiamo queste misure”. Lo ha dichiarato la commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, al termine del Consiglio Ue Trasporti a Lussemburgo.
“Le restrizioni prese unilateralmente dall’Austria sul Brennero” secondo la Commissione “potrebbero essere ritirate in parallelo alle misure prese dai Paesi vicini per migliorare il buon funzionamento e la sostenibilità dell’intero corridoio”. “Ci siamo quasi”, ha detto Valean prima di attaccare l’atteggiamento di Vienna nei negoziati.
“Da un anno e mezzo la Commissione ha cominciato la discussione a livello nazionale per individuare quali misure possano essere prese per rendere il Brennero un percorso sostenibile e garantire la libera circolazione delle merci”, ha spiegato la commissaria.
Nel corso del Consiglio, il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, ha insistito sul dossier spingendo anche per un’accelerazione da parte della Commissione europea di una procedura d’infrazione contro l’Austria. “La decisione è maturata oggi. L’Italia ha esposto tutte le sue ragioni, sostenuta con forza dalla Germania e poi da altri Paesi come Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Olanda, Bulgaria”, si legge in una nota del Ministero.
Salvini all’Ue: interventi contro i divieti austriaci
“Il Consiglio prenda atto della insostenibilità economica e ambientale” della situazione al Brennero, “chiediamo l’intervento della Commissione” per garantire il rispetto dei Trattati. È quanto detto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel Consiglio Trasporti a Lussemburgo. Lo riferisce il Mit in una nota.
AGI – Con i ballottaggi di domenica e lunedì – ma anche, contestualmente, il primo turno in Sicilia e Sardegna – ormai alle nostre spalle, possiamo dire che le elezioni comunali 2023 hanno avuto un esito piuttosto inequivocabile: una vittoria netta del centrodestra e una, altrettanto netta, sconfitta del centrosinistra.
In particolare, la narrazione giornalistica dei giorni scorsi si è focalizzata molto sulle (presunte) responsabilità di Elly Schlein in quanto leader nazionale del PD, in particolare sulla sua incapacità di convertire quello che era stato ribattezzato “effetto Schlein” – cioè una netta crescita dei consensi al PD nei sondaggi dopo la sua vittoria alle primarie – in un buon risultato in occasione del suo primo test elettorale. Ma, come sa bene chi segue le nostre analisi, in realtà è da parecchio che il cosiddetto “effetto Schlein” sembra aver esaurito la sua spinta propulsiva. Da quasi due mesi, infatti, i consensi al Partito Democratico della nostra Supermedia sono sostanzialmente fermi, poco sopra la soglia del 20%.
Un dato che si conferma anche questa settimana, l’ennesima in cui i consensi alle forze politiche si mantengono sorprendentemente stabili. Fratelli d’Italia è sempre il primo partito con il 29%, seguita dal PD (20,6%) e dal Movimento 5 Stelle, in lieve calo al 15,7%. Lega (9%), Forza Italia (7,1%) e Azione (4,1%) sono gli unici altri partiti al di sopra del 4%, ossia la soglia di sbarramento in vigore per le elezioni europee, il prossimo grande appuntamento elettorale che si terrà esattamente tra un anno. Al di sotto di questa soglia, continua il derby tra Verdi/Sinistra e Italia Viva, intorno al 3%, nonché quello tra gli ultra-europeisti di +Europa e gli euroscettici per antonomasia di Per l’Italia-Italexit, entrambi poco sopra il 2%.
In attesa che si sedimenti nell’opinione pubblica l’esito delle ultime amministrative, quindi, lo scenario continua a essere quello di una netta predominanza di FDI e del centrodestra in generale. Uno scenario confermato dai risultati delle urne, a differenza di quanto avvenuto in passato sempre in occasione di elezioni amministrative (si pensi a quelle del 2021 o del 2022) che tendevano a premiare maggiormente il centrosinistra a dispetto del quadro nazionale dipinto dai sondaggi.
Nonostante il PD sia stato comunque la lista più votata in occasione del primo turno, il centrosinistra ora governa solo 26 dei 91 comuni superiori andati al voto in quest’ultima tornata, mentre il centrodestra è passato da 32 a 40. Peraltro, se a questo bilancio basato sui comuni delle regioni a statuto ordinario, aggiungiamo i risultati parziali del primo turno nei comuni di Sicilia e Sardegna, la situazione per PD e alleati peggiora ulteriormente.
Dei 91 comuni superiori al voto per le #amministrative2023 9 sono passati dal centrosinistra al centrodestra e 5 hanno fatto la traiettoria inversa. Nel complesso il centrodestra ha guadagnato 8 comuni, mentre il centrosinistra ne ha persi 4.#MaratonaYouTrend pic.twitter.com/jgKh49SZMw
— YouTrend (@you_trend)
May 29, 2023
Tra le altre cose, le elezioni amministrative hanno fatto passare in secondo piano la drammatica situazione in Emilia-Romagna – complice anche il fatto che la fase più acuta dell’emergenza pare essere rientrata L’alluvione ha colpito profondamente l’opinione pubblica, provocando da un lato un’enorme ondata di solidarietà (volontari, raccolte fondi) e dall’altro alcune polemiche di carattere politico come spesso avviene in queste tristi occasioni.
Pur non essendo un tema strettamente politico, è comunque interessante capire cosa pensano gli italiani rispetto al verificarsi di tragedie come questa, ed è per questo che diversi istituti di sondaggio hanno svolto delle ricerche in proposito. Scoprendo ad esempio che il 75% degli italiani, secondo Demopolis, ritiene che la recente alluvione sia uno degli effetti del cambiamento climatico, ormai “fuori controllo”.
E che, sempre per Demopolis, il 56% degli italiani attribuisce il cambiamento climatico stesso a scelte e comportamenti dell’uomo, più che a una naturale evoluzione del clima (35%). Di conseguenza, non stupisce che il 44% ritenga “del tutto inadeguato” l’impegno che i leader mondiali stanno dispiegando per contrastare il cambiamento del clima, contro un 31% che lo ritiene insufficiente, per quanto apprezzabile, e un 25% che invece lo ritiene adeguato.
Anche le inchieste di Euromedia chiamano in causa una responsabilità umana in quanto avvenuto: oltre il 60% degli intervistati ritengono che questa tragedia sia dovuta all’incapacità di prevedere e prevenire questi fenomeni e alla mancanza di manutenzione del territorio. Una percentuale simile (56%) individua proprio a questa mancata manutenzione il verificarsi di tragedie simili (frane, alluvione, crolli) nel sondaggio realizzato da EMG, che vede anche un 82% di italiani ritenere “insufficiente” l’opera di messa in sicurezza dei territori nel nostro Paese.
Un piano nazionale di messa in sicurezza, nel sondaggio Demopolis, viene definito “prioritario” dal 60% degli italiani: eppure – per Euromedia – solo il 26% ritiene che il cambiamento climatico e la precarietà territoriale sia uno dei maggiori problemi dell’Italia (contro il 50% e oltre che indica, ad esempio, l’inflazione). Questi numeri, tutti rilevati nei giorni di massimo allarme di quella che è solo l’ultima di tante catastrofi che si sono verificate nel nostro Paese, sono probabilmente destinati a ridimensionarsi nuovamente, una volta che l’emergenza sarà via via dimenticata e scomparirà dai notiziari. Difficile, quindi, che possa diventare un tema di rilevanza politica sul quale possa venire a crearsi una dialettica tra governo e opposizione, e ancor meno che possa influire in qualche modo gli orientamenti politici degli italiani.
NOTA: La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 18 al 31 maggio, è stata effettuata il giorno 1° giugno sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Euromedia (data di pubblicazione: 24 maggio), Ipsos (27 maggio), Noto (25 maggio), Piepoli (24 maggio), SWG (22 e 29 maggio) e Tecnè (21 e 28 maggio). La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.
AGI – È stato trovato, in un’area verde abbandonata nell’abitato di Senago, il cadavere di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese, scomparsa da cinque giorni.
È stato il fidanzato Alessandro Impagnatiello, fermato per omicidio, a far trovare il corpo della donna. “L’ho uccisa io“, avrebbe confessato il barman 30enne durante l’interrogatorio alla caserma di Senago. È stato l’uomo a indicare agli inquirenti dove fosse il corpo della compagna.
Uccisa a coltellate
Secondo un primo esame l’ha prima accoltellata, uccidendola, e dopo ha cercato di bruciare invano il suo cadavere. Per disfarsi della donna, il 30enne ha avvolto il corpo con sacchi di plastica e alcuni teli che aveva in casa.
Dall’appartamento lo ha trascinato passando anche sulle scale della palazzina fino alla sua macchina. In seguito ha abbandonato il corpo in un’intercapedine di un box di una palazzina in via Monte Rosa, a circa mezzo chilometro da casa.
Crollato dopo l’esame sulle scale del condominio
Quando ha visto gli specialisti della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri analizzare le scale comuni del condominio, Alessandro Impagnatiello è crollato e ha deciso di confessare l’omicidio.
Intorno alle 22, il barman 30enne, accompagnato dai militari, era rincasato brevemente per recuperare alcuni oggetti personali dall’appartamento in via Novella messo sotto sequestro dagli inquirenti.
Forse convinto di aver ripulito le tracce dell’omicidio nella casa, non è stato lo stesso per le aree comuni della palazzina dove nella notte tra sabato e domenica sarebbe passato trascinando il cadavere della fidanzata.
Già nella sua Volkswagen T-Roc nel pomeriggio di ieri le tute bianche dell’Arma avevano repertato alcune macchie di sangue. Nel lungo interrogatorio avvenuto questa notte con la pm Alessia Menegazzo e i carabinieri del nucleo investigativo Impagnatiello ha detto di aver agito da solo senza l’aiuto di complici.
Fidanzato trasferito a San Vittore
Alessandro Impagnatiello è stato trasferito dalla caserma dei carabinieri di Senago nel carcere milanese di San Vittore. In corso di notifica il fermo emessa dalla pm Alessia Menegazzo in cui il barman è accusato di omicidio volontario aggravato, soppressione di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale
L’omicidio
Un omicidio d’impeto al culmine di una discussione dopo la 29enne aveva incontrato l’altra fidanzata del compagno. Lo scorso sabato, nonostante nutrisse già dei sospetti da aprile, Giulia ha acconsentito a incontrare quella che a suoi occhi era l’amante del futuro padre del suo bambino. Era stata l’altra donna, una collega statunitense del barman, a chiedere il faccia a faccia anche lei insospettita dai comportamenti del 30enne.
Quest’ultima dopo essere rimasta anche lei incinta di Impagnatiello aveva scelto di interrompere la gravidanza. Nell’incontro chiarificatore le due donne hanno preso coscienza delle innumerevoli bugie raccontate dal 30enne e della doppia vita che l’uomo portava avanti con loro.
La stessa sera ci sarebbe stato poi un ulteriore confronto tra Tramontato e Impagnatiello che sarebbe degenerato – secondo l’ipotesi accusatoria – nell’omicidio della donna. È stato il ritrovamento di alcune tracce biologiche, verosimilmente sangue, nell’auto di Alessandro Impagnatiello a far decidere agli inquirenti milanesi di indagare l’uomo.
Impagnatiello provò a incontrare l’amante dopo l’omicido
Alessandro Impagnatiello ha cercato senza riuscire di incontrare la collega americana con cui aveva una relazione parallela dopo aver ucciso la compagna. Per convincerla a incontrarsi l’uomo le avrebbe detto di essere “un uomo libero” e che la 29enne se n’era andata.
Inoltre le avrebbe ribadito, mentendo, che il figlio che Tramontano portava in grembo non era suo. L’incontro non si è concretizzato perché l’americana si è spaventata.
AGI – Saranno 14,9 milioni gli italiani che approfitteranno della Festa della Repubblica per aggiudicarsi un weekend lungo, o anche qualche giorno in più, fuori casa in vacanza. Molti però gli indecisi fino all’ultimo momento a causa del meteo instabile.
Giro d’affari da 6 miliardi di euro
Con una budget medio di 400 euro pro-capite messo a disposizione tutto compreso, il giro d’affari generato sfiorerà 6 miliardi di euro: una cifra sostanzialmente in linea con il resto dei “ponti” trascorsi del 2023. Questi i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio – Swg riferiti al ponte del 2 giugno.
Va però notato che la propensione a partire che gli italiani manifestano oggi è inferiore, di circa 4 punti percentuali, a quella dichiarata solo un mese fa per la stessa ricorrenza, anche per l’incertezza del meteo che potrebbe scoraggiare le partenze.
È sorprendente notare come, nonostante la lunghezza mediamente piuttosto ridotta del viaggio pianificato – il 67% del campione starà fuori casa 1 o 2 notti al massimo – 1 Italiano su 2 abbia scelto, come destinazione, una località fuori dalla sua regione di residenza e addirittura 1 su 10 una meta estera.
Il mare stravince, scelto dal 36% degli intervistati, ma anche città d’arte e borghi totalizzano, complessivamente, un ottimo 27%. In buona posizione anche la montagna, con il 14% delle preferenze.
AGI – L’Europa League va al Siviglia: nella finale di Budapest una Roma coraggiosa si arrende solo ai rigori dopo l’1-1 dei tempi regolamentari che non si era schiodato neppure dopo i supplementari e una partita infinita durata 147 minuti. Decisivi gli errori dal dischetto di Mancini e Ibanez. L’unico a trasformare è stato Cristante mentre Ocampos, Lamela, Rakitic e Montiel sono andati a segno per il 5-2 finale.
Usciamo sconfitti ai calci di rigore.
FORZA ROMA SEMPRE!#ASRoma pic.twitter.com/tGRA2RkG9k
— AS Roma (@OfficialASRoma)
May 31, 2023
Al 35mo la Roma passa in vantaggio: il gol è di Paulo Dybala che raccoglie un filtrante di Mancini e infila il portiere Bounou con un rasoterra. Al 44mo su corner del Siviglia il colpo di testa di Fernando che però colpisce male e mette alto. Nel recupero, al 50mo, spagnoli vicini al pareggio con Rakitic che centrato in pieno il palo con un bel tiro da fuori area.
Il pareggio andaluso arriva a inizio ripresa, al 55mo: cross di Ocampos dalla sinistra, intervento scomposto di Mancini che con la coscia spedisce la palle alle spalle di Rui Patricio. Doppia occasione per la Roma al 67mo: prima Abraham al volo con Bounou che salva, poi Ibanez tutto solo ciabatta a lato. Subito dopo esce Dybala per Wijnaldum, 10 minuti dopo Belotti per Abraham.
Al 76mo Taylor assegna il rigore al Siviglia per un tocco di Ibanez su Ocampos ma viene richiamato al Var e rivede la sua decisione perché il difensore ha toccato prima il pallone della gamba dell’attaccante. La Roma invoca a sua volta un penalty al’81mo: sul tiro di Matic, Fernando la tocca con il braccio ma Taylor fa segno non era staccato dal corpo e non viene richiamato al Var.
Partita nervosa che Taylor ha a tratti faticato a controllare: ben 13 gli ammoniti, sei dei quali romanisti. Giallo anche per Mourinho. Nel finale occasionissima per Belotti all’84mo: servito da un’intuizione di Pellegrini su punizione, il Gallo la gira ma il portiere la devia. L’arbitro non concede neanche il corner.
Poi la partita scivola fino alla fine dei tempi supplementari. Una traversa di Smalling fa illudere i tifosi ma è durante la lotterai dei rigori che si decide tutto. GLi spagnoli escono vincitori alzando per la settima volta la coppa al cielo. Per la Roma solo gli applausi dei tifosi e una grande delusione.
AGI – L’accordo sull’innalzamento del tetto del debito pubblico è stato approvato dalla Camera del Congresso americano. Il testo ha raccolto la maggioranza dei voti richiesti. Adesso verrà discusso dal Senato dove i Democratici hanno la maggioranza. Il segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha indicato nel 5 giugno il giorno entro il quale l’accordo deve diventare esecutivo, per evitare che gli Stati Uniti restino senza soldi in cassa.
Biden: “Una buona notizia”
“Questo accordo è un compromesso bipartisan” e “una buona notizia per il popolo americano e per l’economia americana”. Lo ha detto il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, commentando la notizia. “L’accordo – ha aggiunto – protegge priorità chiave e conquiste degli scorsi due anni su cui milioni di famiglie operaie, studenti e veterani contano”.
Biden ha ringraziato lo Speaker della Camera, il Repubblicano Kevin McCarthy, e il leader dei Democratici, Hakeem Jeffries, e invitato il Senato ad approvare velocemente il testo.